Vi fidereste del tizio nella foto? Eppure dovreste, perché questo scienziato palesemente pazzo è Dave Williams, e l’aggeggio che ha in testa è il prototipo del sex toy più rivoluzionario e stupefacente di cui abbia mai sentito parlare. Tipo che è telepatico. No, sul serio.
Tutti i dettagli del progetto si trovano nel blog che racconta ogni sviluppo di questa incredibile invenzione. Se però non leggete l’inglese o i discorsi da ingegnere vi risultano indigesti, la versione breve è la seguente. La Mattel oltre alle Barbie produce un giocattolo (che potete vedere nel video qui sotto) basato su un sensore elettroencefalografico di basso costo ma piuttosto sofisticato. Dave lo ha hackerato e collegato a un paio di sex toy, che nello specifico sono un vibratore e un elettrostimolatore erotico. Il suo obiettivo dichiarato è di dare ai giocattoli la capacità di stimolare le loro vittime fino a portarle a un passo dall’orgasmo… e poi fermarsi o torturarle automaticamente fino a che non sono un po’ più tranquille – e quindi ricominciare. Carogna.
Leggendo i discorsi da Wile E. Coyote che fa nel suo blog, tuttavia, vengono subito in mente molte altre possibilità facilmente realizzabili riprogrammando il chip Arduino al centro del sistema. Si potrebbero creare sex toy la cui intensità viene controllata direttamente dal pensiero – o da quello del partner – e dispositivi teledildonici che permettano di percepire ogni sensazione provata dall’altra persona anche a un continente di distanza; si potrebbe costruire qualcosa che sfrutti il proprio feedback neurale per stimolare ancora più perfettamente di quanto si riuscirebbe da soli; le implicazioni BDSM sono infinite…
Prima di mettere in pratica tutto ciò c’è però un ostacolo non banale da superare. Il sensore non è nato per identificare livelli di piacere od orgasmi. In effetti, il signor Williams al momento è impegnato nel tentativo di mappare queste sensazioni per farle riconoscere all’hardware – ma poiché ogni cervello è leggermente diverso dagli altri, c’è bisogno di una ampia campionatura. Se per caso vi trovate dalle parti di Londra e non vedete l’ora di sperimentare quell’affare potete contattare direttamente Dave, che cerca sempre nuove cavie nuovi volontari.