A meno che non passiate tutto il vostro tempo online su siti porno stravaganti, c’è una considerevole probabilità che siate capitati su un link al TED talk del professor Kees Moeliker sul suo studio della… necrofilia omosessuale fra paperi. Se così non fosse, potete guardarlo qui sotto: vi prometto che non ve ne pentirete.
Moeliker è il curatore del Museo di storia naturale di Rotterdam, e riassumendo una lunga storia il 5 giugno del 1995 ha notato due anatre che copulavano proprio fuori dal suo ufficio. Il che non sarebbe stato nemmeno troppo strano, se non fosse che erano entrambi maschi – e che quello passivo lo fosse perché aveva appena tirato le cuoia. Mosso dall’istinto scientifico, l’uomo prese appunti accurati sul fenomeno, raccolse l’esemplare morto e scrisse un paper (ahem…) che trovò il coraggio di pubblicare solo sei anni dopo.

Ignoriamo ora per un attimo come mai tutte le ricerche devianti vengano dai Paesi Bassi, e concentriamoci sugli effetti di quello studio. Il primo fu far vincere a Moeliker l’Ig-nobel, un premio assegnato a ‘ricerche improbabili che prima fanno ridere, e poi ragionare’. Subito dopo tuttavia lo scienziato cominciò a ricevere dozzine di testimonianze da tutto il mondo su altri comportamenti perversi da parte di animali: feticismi, sadomasochismo, cuckolding, coprofilia e molto altro.
Pur perplesso dalla propria notorietà, il curatore alla fine si rassegnò a fare l’unica cosa possibile: indire un Giorno del Papero Morto ufficiale, che viene ora celebrato presso il museo a ciascun anniversario di quella fatidica osservazione, raccogliendo numerosi fan… che poi chiudono in bellezza spostandosi nel vicino ristorante cinese, dove viene servita una cena di sei portate a base di anatra.

La notizia di solito viene riportata solo fin qui, ma non ci dovremmo dimenticare della parte di motivazione del premio Ig-nobel che parla di ‘ragionare’. Cosa significa davvero per noi un palmipede necrogay?
Il messaggio, corroborato da moltissimi studi un po’ meno bizzarri, è che ciò che gli uomini chiamano ‘perversione’ è in realtà del tutto naturale. Il sesso prende tante forme quante ne ha l’immaginazione e, semplicemente, non esiste affatto una ‘sessualità normale’ né men che meno un ‘sesso giusto’. Perfino i più candidi adoratori della “bellezza innocente della natura” o del “progetto puro di Dio” devono chinare le loro bigotte testolone davanti alle prove inequivocabili che in natura il piacere non segue alcun regolamento.
Capiamoci: ciò chiaramente non vuol dire che gli esseri umani debbano comportarsi come animali e seguire ciecamente i propri istinti – quella è la definizione da manuale di ‘sociopatia’. In quanto creature intelligenti e capaci d’amare, è evidente che tutte le nostre azioni debbano essere governate da principi etici – il più semplice ed efficace dei quali resta quel «sano, sicuro e consensuale» valido anche al di fuori del sesso. Ma l’etica e la morale sono due cose ben diverse, per non parlare dei moralismi. I propri comportamenti dovrebbero essere dettati dal fare la cosa giusta, e non dal seguire principi arbitrari tipo ‘perché qualcuno – di solito immaginario – dice di fare così’. Forse comprendere questa semplice regola è il modo migliore di celebrare il Giorno del Papero Morto… e qualsiasi altra giornata, in effetti.