Madame Ingrid – On tour
Madame Ingrid
Narcissus, 2012
€ 4,99
141 pagine
Lingua: italiano
ASIN: B07B8S85LR
@: compralo online
È da un pezzo che su www.ayzad.com non si parla di libri, quindi sarà il caso di provvedere con la recensione di un testo decisamente originale al quale ho avuto il piacere di collaborare anche io (ma solo in qualità di revisore). Si tratta di Madame Ingrid – On tour, è un ebook acquistabile presso tutte le librerie online ed è stato scritto dalla suddetta madame, ritratta anche in copertina.
La signora è una delle più celebri dominatrici professioniste d’Italia. Se però state temendo l’ennesima biografia fatta con lo stampino potete mettervi tranquilli: benché il libro racconti effettivamente la sua storia professionale, il formato è una volta tanto un po’ originale e prende la forma di una raccolta di memorie di viaggio.
Come spiegano infatti le prime pagine la scarsissima cultura BDSM del nostro paese negli anni Ottanta non offriva un granché per una sadica che volesse imparare a trasformare la propria passione in mestiere. Mossa da un approccio metodico e serissimo che tornerà poi a fare capolino più volte nella storia, Ingrid lascia allora il proprio lavoro da infermiera e parte per una serie di viaggi che la portano a visitare i luoghi chiave dell’eros estremo, tornando ogni volta a casa con più esperienze ma soprattutto con una visione più chiara del significato profondo del proprio ruolo di dominatrice.
Le mete descritte sono quattordici, compresa un’introduzione ambientata nella poco esotica Brescia dove madame ha il suo studio traboccante di strane macchine di tortura. Le altre vanno da luoghi prevedibili come Londra e Parigi a chicche quali la Russia della perestrojka, i primi club sadomaso olandesi, gli inquietanti vicoli di Phuket in Tailandia o l’ormai scomparsa Città Nera – un’utopia BDSM in Repubblica Ceca dove si era cercato di fondare un vero regno della dominazione femminile.
La prima bella sorpresa di On tour deriva dalle descrizioni di questi ambienti visti dalla posizione privilegiata di chi spesso si trova a visitarne il backstage. Si scoprono così lati sorprendenti sia nel bene che nel male – che se da una parte rovinano a volte l’illusione delle fantasie perfette rappresentate sui siti a tema, più spesso ricordano il lato umano di un mondo fatto di persone che hanno scelto di vivere al di fuori della “normalità” sociale. L’impressione è che ciò amplifichi ogni loro emozione, dalla gioia di riuscire a realizzare i propri sogni alle comuni paure e insicurezze varie.
Il secondo lato che non ci si aspetterebbe da un libro del genere è l’introspettività della protagonista, che si racconta senza riserve. Naturalmente non siamo a livelli di filosofia kierkegaardiana – e menomale – ma nemmeno su quello misero dei talk show: Ingrid fa anzi uno sforzo per identificare quali siano stati gli episodi che la hanno fatta maturare sia come donna che come mistress e la cosa stupisce chi si attende “ragionamenti” da velina con la frusta.
Si dice che i viaggi migliori non siano quelli puramente geografici ma quelli che ci portano a conoscere meglio noi stessi e i nostri simili. In questo caso ho l’impressione che si tratti allora di un viaggione imperdibile, alla fine del quale si avrà un’idea profondamente diversa del mondo della dominazione professionale e, forse, del nostro stesso rapporto con l’eros.