Un poliamore così grande
Dania Piras
Sonda
€18
192 pagine
Lingua: Italiano
Isbn: 978-8872241981
@: compralo online
Fino a oggi, quando mi chiedevano quale libro leggere sul tema del poliamore rispondevo un po’ controvoglia indicando il testo divulgativo più famoso sull’argomento: La zoccola etica, che però non mi ha mai convinto fino in fondo. Pur essendo storicamente fondamentale, infatti, quello è un libro molto americano: spaccia opinioni personali per certezze, ignora tutto ciò che va oltre i suoi limitati confini, e pretende di essere la fonte definitiva su un ambito che in realtà si era appena cominciato a discutere.
Beh, sono felice di avere una nuova risposta. Salvo sviluppi imprevisti, il mio nuovo testo preferito sulle relazioni “alternative” è questo Un poliamore così grande. Conoscendo l’autrice e il suo impegno sui temi delle cosiddette Non-Monogamie Etiche sospettavo che si sarebbe trattato di un buon libro – ma ha superato di gran lunga le mie aspettative, e credo valga la pena spiegare perché.
La prima sorpresa è arrivata dal tono. Piras (nota online anche come Hello Policose) ha messo a nudo se stessa e il suo percorso personale fra poliamori e rapporti non normativi con un’onestà quasi commovente, che rende la lettura molto lontana da quella di un classico manuale dell’espertone di turno. Le note bibliografiche e i riferimenti a studi accademici non mancano, per carità, ma sono sempre accompagnati dalle esperienze dell’autrice. Che, come tutti gli esseri umani, ha fatto pasticci, è rimasta ferita, ha attraversato paure e debolezze confessati senza filtri o ipocrisie. Il che ci porta alla sorpresa numero due.
Ciò che mi ha lasciato piacevolmente stupefatto è che, a differenza di tutti gli altri, questo libro sul poliamore… non è un’apologia del poliamore, anzi. Il messaggio centrale è semmai che le relazioni non-normative siano meravigliose – ma solo a patto di viverle consapevolmente, cioè facendo un sacco di lavoro spesso doloroso e sgradevole su se stessə e con le persone che amiamo. Chi vi si avvicina aspettandosi di trovare un’utopia di arcobaleni, glitter e unicorni è destinatə a prendere gran brutte facciate.
Dopo una quindicina d’anni di polirelazioni vissute sulla mia pelle posso non solo confermarlo, ma anche apprezzare quanto impegno abbia messo l’autrice nel presentare onestamente tutte le difficoltà che comporta abbandonare i dogmi su “come dovrebbe essere” l’amore e il rapporto fra adulti innamorati e seguire davvero il proprio cuore. Il percorso è molto, molto più complicato di quanto si immagini, e credere alla propaganda dell’attivismo da Instagram è peggio che fidarsi delle pubblicità che promettono di imparare a suonare il pianoforte in due settimane. Delusione e dubbi esistenziali sono sempre in agguato – così i sinceri avvertimenti di Un poliamore così grande saranno preziosi per non trovarsi impreparatə.
Meglio lasciar perdere e accettare lo stereotipo della Famiglia del Mulino Bianco, allora? Forse, ma anche no: la terza bella sorpresa di questo libro è come riconosce che non ci sia una sola soluzione adatta a chiunque. Qualcunə farà bene a mantenere rapporti monogami, altrə a sperimentare le tante forme di relazione etica fra più persone – e Piras spiega perché.
Nel farlo tuttavia presenta prevedibilmente i molti punti a favore della ridefinizione di quello che chiama ‘il Vero Amore™’, nonostante tutta la fatica che comporta. Spoiler: tanto la società prima o poi finirà comunque lì, quindi vale la pena di cominciare a capire di cosa si tratti.
Dopo tanti apprezzamenti, è giusto citare anche l’aspetto che mi è piaciuto meno di Un poliamore così grande. Dal punto di vista della scrittura vera e propria, abbondano i riferimenti alla cultura dell’attivismo sex positive, con il suo gergo e i suoi usi anche tipografici che potrebbero risultare ostici a chi si avvicinasse per la prima volta a questi temi. Non solo: l’autrice si lascia spesso scappare anche sprazzi di stile accademico e di inglesismi superflui, che accompagnati a ragionamenti già complessi per natura possono rendere la lettura più faticosa del necessario.
Nel complesso, però, è un libro che potrebbe davvero cambiarvi (in meglio) la vita.