Spiegare di cosa mi occupo a chi non mi conosce non è mai stato semplice, ma da quando sono stato lanciato nell’Olimpo dei sex blogger è diventato ancora più complicato. Una reazione frequente per esempio è: «Quindi sei uno di quelli che recensiscono i dildi!», e mi indispone non poco anche perché la maggior parte dei sex toy di cui scrivo qui sono del tipo orrendamente assurdo, buono solo per riderci su. Il fatto è che al di là di non possedere l’anatomia adatta per testare il 99% della produzione, non saprei nemmeno cosa dirne se non il solito ‘vibra, ronza e l’unico modo per sapere se può piacerti e provarlo di persona’.
Qualche giorno fa però sono stato intervistato per Volonté, la rivista online del colosso svedese dei sex toy Lelo, e ho fatto mente locale sui suoi prodotti particolarmente innovativi e le curiose inziative di marketing con cui vengono proposti. «Questo sì che andrebbe approfondito» ho pensato, così mi sono messo in contatto con chi quei giocattoli li produce. Il mio interlocutore è stato il direttore dell’ufficio marketing Steve Thomson, che s’è trovato a rispondere a un sacco di domande sugli aspetti più arcani dell’industria dei prodotti per adulti.
Usare la tecnologia per superare i pregiudizi (e le restrizioni pubblicitarie)
Ayzad – Ciao Steve! Prima di tutto puoi darmi qualche informazione di base su Lelo?
ST – La società è stata fondata in Svezia a Stoccolma nel 2003. In quel periodo la città era un polo creativo, e tre ingegneri e designer – Filip Sedic, Eric Kalen e Carl Magnusson – si sono ritrovati a discutere un’idea: un prodotto di lusso per il piacere rivolto a donne che hanno tutto. Da allora Lelo è cresciuta fino a diventare un marchio di design internazionale con 9 sedi, 3 centri di distribuzione e 500 dipendenti in tutto il mondo, oltre che milioni di clienti molto soddisfatti.
A oggi siamo leader di mercato con 10 milioni di prodotti venduti in oltre 50 paesi. Il nostro catalogo comprende 55 prodotti e accessori di piacere, un numero che cresce di anno in anno. Lelo ha vinto 33 importanti premi internazionali e infiniti altri più locali.

Ora 2 è un simulatore di cunnilingus che oltre a vibrare è dotato di una piccola sporgenza che si muove come una lingua instancabile
A – Quali sono i prodotti più venduti?
ST – Nel 2016 i best seller femminili sono per ora Ina Wave, Soraya e Gigi 2. A questi si aggiunge il nuovissimo massaggiatore prostatico Hugo. Ciascuno di essi ha un fedelissimo seguito sui social media: a renderli così tanto popolari è proprio il passaparola.
A – Ho notato che anche i sex toy sono soggetti a tendenze. Dal vostro punto di vista quali sono le ultime mode?
ST – Sì, proprio come accade con l’abbigliamento o la tecnologia anche per i sex toy ci sono tendenze e mode nettamente identificabili. Per due anni dopo l’uscita di 50 sfumature quelli più venduti sono state le palline dell’amore perché venivano citate nei libri. I vibratori wireless sono diventati molto popolari decisamente in fretta, e adesso c’è molta richiesta di massaggiatori stile Wand.
Lo sviluppo di prodotti per il piacere viene spesso trainato dalle tecnologie disponibili, pertanto c’è una tendenza verso prodotti più intelligenti e meglio connessi – telecomandi, app per smartphone e simili, che negli ultimi anni hanno registrato un aumento di richieste, accettazione e qualità. L’anno scorso la nostra gamma di massaggiatori prostatici ha rivaleggiato in termini di vendite con i prodotti per la donna. In effetti il più evoluto, chiamato Hugo, è stato il best seller assoluto delle feste di Natale.
Questo conferma che il mercato è pronto e desideroso di accogliere sex toy maschili di alta qualità, e che l’atteggiamento nei confronti del piacere maschile è cambiato radicalmente sulla scia dello sdoganamento dei sex toy femminili.

Lelo e le Storie Tese è un cofanetto emblematico del marketing trasversale dell’azienda. Contiene l’ultimo album di Elio e le Storie Tese insieme a un vibratore Siri 2, che può andare anche a ritmo di musica
A – Mi hanno spesso colpito le vostre iniziative più originali, tipo la campagna Beyond the wave in cui la tecnologia veniva usata per stuzzicare l’interesse di chi normalmente avrebbe ignorato prodotti erotici. Puoi dirmi di più di questa strategia?
ST – Lo sdoganamento di quest’industria nel mainstream avanza giorno dopo giorno: Lelo ne è all’avanguardia grazie a oggetti progettati per essere belli, eleganti e non minacciosi. Tuttavia non è stato un percorso facile, perché la pubblicità di prodotti per adulti in molti paesi è soggetta a forti restrizioni e ciò ci costringe a inventare costantemente modi intelligenti e sorprendenti per fare arrivare il nostro messaggio al grande pubblico. In un certo senso farci conoscere è una sfida fantastica; ci sprona a essere creativi e ci divertiamo molto.
Ecco perché investiamo un sacco di tempo a progettare idee di campagne come quella che hai citato, per cui abbiamo coinvolto attori famosi nella produzione di un intero film che può essere visto nella sua completezza solo se i partner lo guardano assieme usando i loro smartphone. Cerchiamo sempre di aprire nuove vie creative per coinvolgere un pubblico che potrebbe essere interessato ai nostri prodotti ma non ha opportunità di conoscerci a causa delle restrizioni pubblicitarie nel suo paese.

I designer di Lelo al lavoro
Sognare il sex toy ideale
A – Una campagna particolarmente interessante era il Premio UnDesign, in cui invitavate a progettare un sex toy ideale. Mi ricordi come funzionava di preciso?
ST – Il concorso è stato lanciato nel 2013 con due categorie: Moda & Accessori, e Prodotti & Spazi; l’edizione 2014 ha aggiunto Grafica, Illustrazione & Pittura. Benché volessimo specificamente e deliberatamente che il premio non fosse centrato solo sui sex toy abbiamo lasciata aperta quella porta ai partecipanti, e il risultato è stato che abbiamo ricevuto parecchie idee interessanti per prodotti di piacere. La cosa più importante è stata però avere incoraggiato persone creative a scoprire nuovi modi per fare incontrare la gente anche in modi non sessuali.
L’iniziativa era parte delle celebrazioni “10 anni di piacere” per il compleanno del marchio. Ha attratto designer e artisti di tutto il mondo che hanno presentato prodotti finiti e progetti che hanno rivelato nuove possibilità di piacere in moltissimi campi. In termini di numeri nel 2013 abbiamo ricevuto 150 proposte da 38 paesi, che sono schizzati a 500 proposte da 55 paesi nel 2014.

Smart Wand è la versione più elegante e senza fili del leggendario Magic Wand. Davvero potente, ha molte modalità fra cui l’attivazione progressiva quando “sente” di toccare un corpo umano
A – Ed esaminando le proposte quali tendenze sono emerse?
ST – L’impressione generale è che l’approccio alla sessualità stia cambiando in tutto il mondo, rendendo il piacere personale un argomento ampiamente discusso e accettato in tutti i paesi evoluti. Ciò suggerisce che l’industria del piacere possa solo crescere e migliorare.
Il futuro vedrà probabilmente applicare le stesse tecnologie usate in molte altre industrie. Il mondo digitale, mobile e wifi trainerà anche la tecnologia del piacere, offrendo maggore connettività alle coppie e nuovi entusiasmanti modi per esprimere la loro sessualità. I massaggiatori personali possono essere belli quanto l’ultimo modello di cellulare, e altrettanto innovativi.
A – C’è qualche proposta particolarmente stramba/geniale/sprovveduta che puoi condividere con noi?
ST – Ogni idea ha i suoi meriti, anche se naturalmente alcune sono meglio di altre. Criticare un’idea è ingiusto, perché con argomenti personali quanto il sesso è tutto soggettivo.
Come nasce un sex toy
A – A proposito di idee, puoi descrivermi come viene ideato e creato un nuovo sex toy?
ST – Le basi del nostro processo di design deriva in realtà dall’esperienza maturata nell’industria degli smartphone, che si è rivelata inestimabile per Lelo. Si tratta di un’esperienza centrata sull’incontro fra persone e tecnologia: bisogna sviluppare una conoscenza approfondita del modo in cui le persone si relazionano ai prodotti, come li usano e come interagiscono. Ormai è quasi intuitiva: abbiamo sviluppato un sesto senso riguardo alla forma che dovrebbe avere un particolare prodotto di piacere, e va al di là di misure e statistiche.
Abbiamo una grande squadra di designer a tempo pieno che lavorano con CAD, modellazione 3D, creta, legno e così via. Progettare un sex toy è questione di sperimentazione e istinto. Ciascun giocattolo nasce da un’idea, da un bisogno che viene identificato e dall’opportunità di soddisfarlo. Può arrivare da qualsiasi parte e ne abbiamo in continuazione. Allora ne parliamo, facciamo schizzi e cominciamo una procedura di filtraggio che ci permette di vedere quali idee abbiano più potenziale. La procedura continua fino a che entriamo nella fase di ricerca e sviluppo, durante la quale valutiamo le implicazioni del design e le tecniche produttive che richiede.
I rendering in 3D vengono preparati abbastanza all’inizio del percorso: in molti casi grazie alla possibilità di ricorrere a fabbriche che lavorano solo per Lelo otteniamo il prototipo scolpito pochi giorni dopo avere rifinito l’idea. Tutto si muove molto velocemente, e a volte sviluppiamo più progetti contemporaneamente. Negli ultimi due mesi del 2014 siamo usciti con 7 prodotti completamente diversi l’uno dall’altro con un’operazione senza precedenti per un marchio di lusso come il nostro. Del resto erano tutte ottime idee, quindi sono tutte arrivate sugli scaffali.
I design possono cambiare molto rispetto al primo concetto, il che può risultare davvero sorprendente. A volte è dovuto all’esperienza pratica, altre dai commenti dei clienti e altre ancora è semplicemente inesplicabile, come essere folgorati dall’ispirazione. L’idea per un nuovo prodotto di piacere può coglierti ovunque e in qualsiasi momento. Da lì in poi si tratta semplicemente di condividerla con tutto il team e rifinirla.
A – Considerate le tue risposte precedenti immagino che anche la tecnologia influisca molto sulla progettazione.
ST – Sì, la tecnologia è decisamente il fattore chiave della nostra innovazione. Sotto la superficie di silicone i nostri prodotti più recenti sono davvero molto avanzati tecnologicamente, e comprendono cose come l’attivazione sonora, la tecnologia digitale e i sensori di pressione. La nostra tecnologia SenseTouch per esempio è in grado di capire come stai usando il giocattolo e reagisce di conseguenza, come nel nostro best seller Luna Smart Bead.
A – E che mi dici dell’aspetto sessuologico dei vostri giocattoli? Durante la progettazione dei prodotti coinvolgete anche medici professionisti?
ST – Durante le fasi di ricerca & sviluppo e di collaudo ci rivolgiamo a consulenti esterni. Poi naturalmente tutti i prodotti vengono inviati a enti di certificazione come l’FDA americana perché vengano analizzati dal punto di vista sanitario.
A – Come vengono collaudati e rifiniti i giocattoli? Immagino che gli aneddoti si sprechino…
ST – Questo è un rigoroso segreto industriale, ma posso rivelare che ciascun prodotto che mettiamo in vendita supera mesi e mesi di collaudi da parte di un vasto gruppo di persone selezionate e competenti. È grazie a questi volontari pionieri che possiamo dare i tocchi finali che trasformano un buon giocattolo in un giocattolo mozzafiato.

Tiani 3 massaggia contemporaneamente clitoride e punto G, lasciando spazio per la penetrazione. La parte tonda è un telecomando che vibra in modo da sentire sempre cosa sta provando la partner
A – Eppure ci saranno per forza dei flop. Quanti progetti scartati ci sono per ciascun prodotto finale, e per quali motivi? Capita mai di ripescare e migliorare idee che erano state scartate?
ST – Tutti i prodotti di piacere Lelo sono soggetti a infinite bozze e revisioni, quindi da quel punto di vista per ciascun design definitivo possono esserci una cinquantina di variazioni che vengono scartate – e parlo solo di quelle che vengono prodotte fisicamente. Ogni giorno abbiamo qualche idea o qualcuno suggerisce cose talmente improbabili che non vengono nemmeno abbozzate. Poi ogni tanto queste idee vengono sviluppate in prodotti finiti appena compare una nuova tecnologia che le rende possibili.
A – Credo che dopo questa conversazione sia io che i miei lettori guarderemo i sex toy sotto un’altra luce. Prima di lasciarti però devo proprio farti un’ultima domanda: come sarà fatto il sex toy del futuro?
ST – Teniamo molto a continuare lo sdoganamento presso il grande pubblico e presentarci a clienti che non hanno mai avuto occasione di sperimentare i nostri prodotti. Sotto questo aspetto siamo in prima linea, ed esploreremo alcune idee di marketing su vastissima scala grazie alle quali fare il prossimo grande passo. Naturalmente è probabile che le app per smartphone diventeranno sempre più diffuse, così come la tecnologia wifi.