Prendetela con un pizzico di sano scetticismo, ma pare che ci sia la possibilità concreta di trovare presto in vendita il primo strap-on “bionico” della storia. La Orgasmatronics inc., già produttrice di vari giocattolini interessanti fra cui un kit per l’hackeraggio di vibratori, ha lanciato una campagna su Indiegogo per realizzarlo in crowdfunding.
Battezzato Ambrosia vibe, si tratta di un dildo in silicone che incorpora un sensore di pressione disposto su tutta la sua lunghezza. Ogni qual volta il fallo viene toccato/leccato/infilato/ecc. il sensore invia i relativi dati a un processore Arduino piazzato in una scatoletta da appendere alla cintura. Questa elabora le informazioni e le trasforma in istruzioni che controllano un miniovetto vibrante inserito alla base del dildo. In altre parole, tutto ciò che avviene al fallo di gomma viene tradotto più o meno fedelmente in vibrazioni sul clitoride – od ovunque piazziate l’oggetto. Ciò trasformerebbe il piacere squisitamente mentale di indossare un simulacro inanimato di fallo in una forma di divertimento di gran lunga più fisica, permettendo nuove rivoluzionarie forme di gioco erotico.
Trattenete gli alleluia, però. Benché il concetto sia splendido e gli inventori parecchio intelligenti e simpatici (il loro motto: «più scienza e meno pantaloni»), il crowdfunding di sex toy raramente finisce bene. Negli ultimi anni si è vista una lunga serie di progetti gestiti da cani, truffe, prodotti abbandonati e altri orrori. Anche quando tutto sembra andare per il verso giusto, i siti di crowdfunding hanno la brutta abitudine di chiudere all’improvviso le campagne adducendo motivazioni discutibili – tipo il rifiuto da parte dei merchant di trattare pagamenti online relativi a prodotti sessuali. Realisticamente ci sono quindi ancora molti ostacoli da superare.
Spero tuttavia che la folle creatività del dott. X Treme alla fine abbia la meglio, anche perché al momento i segnali sono positivi. Dopo pochi giorni dal lancio, l’Ambrosia vibe ha infatti già raccolto un quinto dei 32.000 dollari necessari per andare in produzione.
La presentazione dei tipi della Orgasmatronics del resto è convincente, a modo suo. Eccola qua: