Women – The Ownership Manual
Logan Alexander
American Taboo Press
€8,28
230 pagine
Lingua: Inglese
ASIN: B007IUGMGG
Isbn: 978-0615942377
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Uno dei più grandi babau del BDSM è giustamente ‘Attenti ai predatori!’ Nessuno vuol diventare la vittima di un bastardo senza scrupoli che pensa solo alla propria soddisfazione. ‘Predatore’ indica qualcuno che farà di tutto, compreso mentire, creare false percezioni e usare violenza per ottenere piacere, fregandosene alla grande del benessere dell’altro. Benché personaggi del genere siano sempre esistiti, oggi sono un sottoprodotto particolarmente comune dei nostri tempi e li si può incontrare con una certa facilità nel giro del BDSM, dove essere sottomessi e rendersi vulnerabili fa parte della cultura stessa e mette loro a comoda disposizione vittime ideali
Alcuni predatori sono semplici sociopatici incapaci di provare empatia, pochissimi sono consapevolmente a caccia di gente da danneggiare, la maggior parte sono deficienti immaturi della razza dei “seduttori professionisti”, e praticamente tutti sono banalmente degli ignoranti. Il problema della malvagità è proprio questo: nemmeno Hitler si svegliava la mattina pensando «Mwahahah! Quale bella crudeltà compirò oggi?» Semplicemente, il grosso dei malvagi non è consapevole di comportarsi male (ok, Adolf non era fra questi) perché non ha mai imparato a ragionare in modo sensato e umano. Basti pensare ai populisti.
Voglio pensare che l’autore di Women: the Ownership Manual appartenga a quest’ultima fascia. Un sociopatico funzionale con un’allucinatoria immagine di sé come di un uomo di mondo supremamente saggio (anche se secondo il suo profilo di Fetlife quando ha scritto il libro era un avvocato di 36 anni con ben due amici) che sinceramente non s’è reso conto del danno che avrebbe potuto fare il suo libro se preso alla lettera da persone altrettanto ignoranti. In effetti è probabile che sarebbe sorpreso dal sentirsi definire un predatore – del resto all’inizio nemmeno io lo avevo riconosciuto come tale!
Avevo preso questo libro divertito dal titolo (lett. Donne – Il manuale per il proprietario) e per tutta la prima metà mi era anche piaciuto abbastanza. Quella parte è dedicata al giusto modo di approcciare le donne, e mi sono reso conto di come parecchi maschietti poco raffinati potrebbero trarre giovamento dai suoi suggerimenti, che vanno da ‘lavati tutti i giorni’ a ‘ascoltala quando parla’, fino ad arrivare a indicazioni diciamo “avanzate” sul comprendere la sessualità femminile. Per quanto sia inesplicabile, considerate le storie dell’orrore che ho sentito da tante amiche mi sa che un simile corso tipo Elementi di essere una persona semidecente dovrebbe essere obbligatorio per tanti colleghi dotati di pene.
Quel che non mi aveva convinto molto erano i cosiddetti “casi di studio” in cui il sig. Alexander, forte della sua presunta esperienza e senza alcuna qualifica, chiude ciascun capitolo descrivendo le vite private di emeriti sconosciuti. Il tono dà l’impressione di un terapeuta o qualcosa di simile, ma ho imparato a diffidare di chi si dichiara esperto a casaccio su questioni come il benessere degli altri, e non c’è segnale d’allarme più luminoso di un sessuologo fai-da-te. D’altra parte queste sezioni sono tollerabili intermezzi porno se siete interessati, altrimenti si possono saltare e via.
I guai sono cominciati con la seconda metà del libro, dove il tono resta apparentemente pieno di buon senso, ma il contenuto scivola impercettibilmente nel territorio dello stupro. Lavaggio del cervello, abusi premeditati, demolizione dell’autostima, modificazioni corporee irreversibili e altre azioni orrende vengono riunite con argomenti innocui tipo il sesso orale, facendole così passare al di sotto dei radar. Naturalmente un classico degli abusi scriteriati come la “nonconsensualità consensuale” viene trattato come uno dei tanti giochini divertenti, e un paragrafo agghiacciante su «certo, è ovvio che gli abbia ceduto tutto ciò che possedevo compreso ogni oggetto e il conto in banca, perché è una cosa tanto da schiava e mi fa sentire così liberata!» compare per esempio infilato fra due altre frasi molto romantiche e ragionevoli.
Questa alternanza fra Tenero Confidente Sexy e Viscido Stupratore è una tipica tecnica predatoria. Si viene cullati in un falso senso di fiducia, pensando perfino che lui stia preoccupandosi di prevenire addirittura problemi improbabili ai quali non avresti mai pensato, ma nel frattempo lo stronzo sta piazzando le proprie pedine per un finale di partita devastante che ti lascerà massacrato in più modi di quanti tu ne possa concepire.
Ma ripeto: è altamente probabile che l’autore non abbia nemmeno mai contemplato che marchiare a fuoco la parola ‘troia’ sul culo di qualcuno (uno dei tanti esempi contenuti nel libro) possa causare problemi a lungo termine. Dopotutto, a quel punto ti avrà comunque già mollata da un pezzo, quindi che importa secondo la sua visione egocentrica del mondo?
Il punto è che la massa ignorante e vulnerabile delle 50 sfumature è capace di prendere un libro del genere per buono, come ha fatto una iscritta a Goodreads che suggerisce addirittura di regalarne una copia ai propri partner troppo poco ChristianGreyosi per renderli un po’ più maschi. Per non parlare di quelli alla «Giusto, mo’ mi prendo una pausa dal difendere i valori naturali della famiglia e faccio come dice quel ‘Lexander là e vado a dare qualche ceffone alla mia cagna, così impara chi è che porta i pantaloni a casa mia!»
Per tutti gli altri individui, dotati di cervello, la sezione Libri del mio sito contiene un lungo elenco di letture molto migliori scelte apposta per chi ama l’erotismo estremo. Quello vero.