Lussuria
Emiliano Fittipaldi
Feltrinelli
€ 16
208 pagine
Lingua: Italiano
Isbn: 978-8807173172
@: compralo online
Lo studio delle sessualità insolite è senza dubbio affascinante, ma come potrete immaginare richiede una certa dose di pelo sullo stomaco. In una normale giornata di lavoro può capitare infatti di occuparsi anche di body modification estrema, scat, zoofilia, emetofilia e altre pratiche non proprio gestibilissime – eppure dopo un po’ ci si fa l’abitudine. Figuratevi quindi che sorpresa sia stata per me non riuscire a leggere più di venti pagine per volta di questo libro.
La colpa non è affatto dell’autore, che ha fatto anzi un lavoro di ricerca eccellente; il problema sono piuttosto i contenuti, che ogni volta mi riempivano di un tale livello di disgusto da costringermi a mettere giù Lussuria e dedicarmi alle attività più innocenti che trovassi per ritrovare un po’ di equilibrio emotivo. Tanto per capirci, adesso in casa ho un puzzle da 5.000 pezzi pronto da incorniciare e una pianta grassa semiannegata per tutte le volte che l’ho annaffiata.
Il fatto è che questa inchiesta di Emiliano Fittipaldi esamina – basandosi su documentazione rigorosissima – il fenomeno della sessualità dei preti cattolici. Tradotto in termini pratici, ciò significa che un 2% di pagine tratta dei loro figli illegittimi, un altro 5% delle relazioni gay e della lobby omosessuale (e omofoba) che opera in Vaticano… e il restante novantatre è dedicato alla pedofilia.
Vivere immersi nella cultura cattolica dell’Italia distorce molto la percezione di quanto sia diffuso l’abuso di minori fra il clero. I casi trattati dai nostri giornali sono una minima frazione di quelli trattati dai media stranieri: nei paesi anglosassoni, per esempio, si dà per scontato che i preti cattolici molestino i minorenni – e non per pregiudizio.
La questione è stata chiarita anche dalla chiesa stessa, che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per bocca del cardinale Silvano Tomasi: «Non più del 5% dei sacerdoti pratica abusi su minorenni». Peccato che secondo gli ultimi dati, risalenti al 2014, ci siano 420.521 fra preti e vescovi nel mondo, senza nemmeno contare le altre cosiddette “forze apostoliche”. Il cinque per cento equivale quindi a oltre 21.000 stupratori di bambini: un esercito di criminali, ai quali innumerevoli famiglie che ignorano questi numeri affidano quotidianamente i figli pensando che siano al sicuro.
L’aspetto più atroce di tutto ciò è però che la notizia davvero brutta è un’altra. Il libro di Fittipaldi dimostra infatti oltre ogni possibile dubbio che quel 5% (sempre ammesso che il numero non sia una delle tante sottostime smascherate nell’inchiesta) viene supportato attivamente da un sofisticato apparato che agisce per proteggere i violentatori. Lussuria dimostra nero su bianco l’esistenza di strutture interne alla chiesa con la funzione specifica di insabbiare i casi, salvare dalla giustizia i colpevoli, intimidire le vittime per evitare denunce e addirittura per truffarle proponendo compensi extragiudiziali di gran lunga inferiori a quanto sentenzierebbero i tribunali.
Dichiarazione dopo dichiarazione, documento dopo documento il panorama che si delinea fa sembrare la SPECTRE un club di boy scout e Hitler un tenero agnellino: loro per lo meno agivano mossi dall’ingordigia, mentre in questo caso non si scorge altro intento che il puro, insulso gusto di fare del male a persone indifese.
Ecco perché leggere queste pagine è così stomachevole. Il problema è evidente quanto la sua causa nella repressione di una sessualità libera, sana e informata; la possibilità di fermare i responsabili di queste mostruosità è palesemente a portata di mano e richiederebbe solo una firma – eppure non viene fatto nulla. Lussuria espone semmai le prove di una rete criminale che, dal più insignificante curato di campagna ai papi, agisce consapevolmente per ostacolare la giustizia.
Di fronte a una situazione del genere resistere allo schifo e informarsi diventa allora un primo passo indispensabile per prendere coscienza di un crimine che persiste grazie all’ignoranza e all’omertà. Questo libro è quindi necessario quanto altre grandi denunce quali Gomorra, La Casta o La prigione della fede – anche per capire quanta differenza corra tra gli innocui giochi erotici di chi frequenta questo sito e la vera depravazione.
Nota – Questa recensione avrebbe dovuto chiudersi con un’intervista di approfondimento all’autore, Emiliano Fittipaldi. Purtroppo i miei tentativi di contattarlo direttamente non hanno però avuto riscontro, e sei diverse richieste all’ufficio stampa di Feltrinelli sono andate del tutto ignorate. Ho l’impressione che ciò dica qualcosa sul valore che viene attribuito in Italia al dibattito sulla sessualità – e sul perché si creino le condizioni per certe catastrofi sociali.