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La Dyvina – Intervista con Ayzad

Intervista pubblicata originariamente su SexGoods.

 

Forse conoscete La Dyvina per le rubriche radiofoniche sulla sessualità che conduce su Radio Deejay, M2O e altre emittenti. Da qualche tempo gestisce inoltre il sito SexGoods, dove continua a parlare di sesso… soprattutto del tipo tradizionale. È così che è nata una collaborazione per trattare anche gli aspetti più insoliti, il cui primo passo è stata inevitabilmente un’intervista di presentazione. Eccola.

 

La Dyvina ha il piacere di presentare il nuovo “ambassador” di SexGoods, il massimo esperto in Italia di Bdsm e sesso estremo, Monsieur Ayzad. 

Giornalista, scrittore, specializzato nel campo delle sessualità alternative, autore di svariati libri fra i quali spiccano BDSM – guida per esploratori dell’erotismo estremo – e XXX – Il dizionario del sesso insolito. La mia curiosità per il suo lavoro è illimitata: l’ho intervistato nell’ambito di Xplore, festival del piacere, a cui partecipava come relatore. Anche se non siete interessati a fruste e bondage, il mio consiglio è di seguirlo comunque sul mio blog SEXGOODS – le delizie del sesso – nella sua categoria “UNUSUAL SEX”, per approfondire l’universo del sesso estremo, aprire prospettive insolite sulla sessualità tout court e sulla psicologia dei rapporti. Pronti per le bizzarrie sessuali più strane e inusuali? Ayzad vi assicurerà divertimento, stupore e molte sorprese!

 

 

  • Cos’è un “esploratore dell’eros estremo” e cosa fa? 

Quella è la mia definizione di chi trova stretti i confini della sessualità come la si intende di solito, codificata entro una manciata di pratiche e comportamenti standard che sono senz’altro piacevoli ma anche privi di fantasia. Si tratta di persone che scelgono allora di curiosare al di là di quei confini, di aprire la mente verso le infinite altre forme che può prendere l’eros e trovare un proprio percorso che non stimoli solo i genitali ma anche la testa e l’anima al cento per cento. Estremo non significa quindi fare cose necessariamente esagerate, ma piuttosto che diano emozioni molto intense, che soddisfino appieno la propria natura più profonda.  

 

  • Chi è Ayzad?

Sono un giornalista pentito che ha iniziato a esplorare trent’anni fa e continua a divertirsi un mondo nello scoprire ancora tanti segreti dell’erotismo. Ora che ho imparato a vivere bene io, trovo moralmente ed eticamente corretto aiutare anche gli altri a compiere il loro percorso; scrivo libri e articoli, tengo conferenze e laboratori, organizzo eventi e faccio personal coaching. È un lavoro strano e un po’ buffo, ma anche bellissimo.

 

  • Perché, nella vita, hai scelto di occuparti di BDSM, sesso estremo, psicologia dei rapporti?

La scelta di farlo per professione è nata quasi per caso molti anni fa, quando approfittai di un anno sabbatico per scrivere il mio primo libro firmato Ayzad. Pensavo si sarebbe trattato di un’opera che avrebbe incuriosito solo i (tanti!) curiosi del BDSM, e invece è diventata un best seller che oggi è arrivato alla quinta edizione, tradotta anche per il mercato internazionale. La più grande sorpresa in questi anni è stata ricevere letteralmente migliaia di mail e di ringraziamenti da parte di chi leggendo ciò che scrivo dice di avere finalmente trovato il modo di vivere serenamente la propria sessualità, o ha salvato amori in crisi. Di fronte a testimonianze simili, con che cuore avrei potuto tornare a fare un “giornalismo” che ormai consiste solo nel creare paure e odio per conquistare un clic in più? L’alternativa è stata continuare a studiare l’argomento, approfondirlo sempre di più… ed eccomi qua!

 

  • Che cos’è per te, la sessualità?

Un territorio quasi infinito, i cui veri confini sono costituiti solo dalla legge, dai limiti dettati dalla fisiologia, la fisica e quelle altre regole su cui non abbiamo controllo, ma soprattutto dalla consensualità e dalla consapevolezza. Il problema è che la maggior parte delle persone si concentra in quella minuscola parte di mappa di cui esistono atlanti più o meno attendibili – ma nemmeno tanto. È un po’ come nascere in provincia, in uno di quei posti anonimi di fianco ai quali si passa quando si guida in autostrada, e ostinarsi a non viaggiare mai. Così si finisce per rodersi il fegato sognando quei luoghi meravigliosi intravisti ogni tanto alla tele, guardandoli magari anche con l’astio che nasce dall’invidia. Io preferisco andarli a visitare, gustare ciò che hanno da offrire e scegliere semmai di non tornarci, ma senza mai tarpare i miei sogni… e riportando a casa tantissime conoscenze, esperienze, ricordi e nuovi stimoli.

 

  • Nel terzo Millennio esistono ancora tabù, false credenze, retaggi culturali nell’ambito della sfera sessuale…non è cambiato nulla?

Studiando la storia si scopre in realtà che la sessualità sia sempre stata in continuo cambiamento attraverso i tempi e le diverse culture. I nostri anni non fanno differenza, nel bene e nel male – basta leggere un quotidiano per rendersene conto. In questa evoluzione costante l’unico vero punto fisso è la convinzione, da parte di una certa fetta di popolazione, che le regole arbitrarie dei moralismi vadano rispettate a priori per fare piacere ad autorità un po’ traballanti, anche quando l’etica e il buon senso suggeriscono comportamenti ben diversi.

 

  • Chi riesce ad approcciare, con più serenità, un personal coaching di sessualità alternative… gli uomini o le donne? 

Il personal coaching viene purtroppo richiesto soprattutto da persone che la serenità l’hanno un po’ persa, proprio a causa di qualche problema con il loro modo di intendere la sessualità. Il mio ruolo consiste nell’aiutarli a inquadrare meglio da dove nasca la difficoltà, dare loro le informazioni necessarie e tracciare quindi insieme la strategia ideale per superare l’ostacolo. Di solito ci si riesce piuttosto bene, per fortuna! Nel tempo ho visto forse una leggera preponderanza di donne ma direi che, come è ovvio, ad avere bisogno di una guida siano persone di ogni genere e orientamento, perché l’eros riguarda tutti.

 

  • Nella tua esperienza personale con i clienti, tra intimità, vizi o perversioni, qual è la cosa più assurda ed estrema che ti hanno raccontato?

Una delle prime cose che si imparano affrontando una concezione più ampia di sessualità è che le stranezze non esistono se non in senso statistico. Alcune pratiche sono obiettivamente meno frequenti di altre, ma sono comunque un’espressione della complessità e della ricchezza di ciascun essere umano, e meritano di essere rispettate senza giudicare. L’unica eccezione, come sostiene anche la psicologia moderna, è rappresentata dai casi in cui la sessualità genera disagio nella persona o in chi le sta vicino: in quel caso bisogna intervenire per il bene di tutti.
Detto questo, se andrai a leggere il mio sito troverai parecchi articoli che trattano situazioni veramente particolari – da cui comunque si finisce sempre per imparare cose interessanti sul mondo che ci circonda e anche su noi stessi.

 

  • Come vive il sesso un esperto di BDSM ed erotismo estremo?

A parte il fatto che trovare lenzuola per letti a tre piazze è sempre difficilissimo… Piuttosto bene, grazie!
Battute a parte, affrontare l’argomento in modo razionale e sereno previene un sacco di problemi purtroppo comuni nelle relazioni cosiddette normali. Inoltre avere fatto propria la cultura di rispetto, consenso, comunicazione e sicurezza che è alla base della sessualità consapevole permette di vivere anche tutti gli altri aspetti del rapporto fra partner con molto più piacere.

 

  • Tra croci di S. Andrea, panche da fustigazione, gabbie, sling per fisting, gogne e altra mobilia inquietante, cosa avviene nei segretissimi party BDSM? 

A dire la verità i party BDSM seri non sono affatto segreti: quelli ammantati di mistero di solito è perché hanno qualcosa da nascondere, che è un buon indizio che sia meglio non frequentarli affatto. Tante persone si immaginano scenari stile Eyes wide shut, ma quella è fiction tanto quanto Indiana Jones non c’entra niente con la vita dei veri archeologi. Io per esempio organizzo da più di dodici anni un evento mensile a Milano che si chiama Sadistique e che si trova molto facilmente anche con Google: oltre alla parte di gioco contiene workshop sulle varie pratiche, mostre d’arte e mini-eventi culturali. Il commento più frequente fra chi partecipa la prima volta è che si tratti di un ambiente molto più sereno e rispettoso della maggior parte dei locali tradizionali.

 

  • La sessualità è un’espressione fondamentale dell’essere umano: come può contribuire Ayzad a regalare una maggiore soddisfazione e libertà sessuale? 

Per quanto mi riguarda ci provo tutti i giorni con le tante sfaccettature del mio lavoro. Spesso la difficoltà più grande consiste nel far sì che le persone abbandonino per un attimo tutti i pregiudizi sull’eros che si portano dentro, e si concedano di aprire la mente a visioni differenti – non necessariamente per poi abbracciarle, ma per lo meno per allargare i propri orizzonti. La strategia che ho adottato è stimolare la curiosità con spunti particolari, fuori dal comune, per poi andare a scoprire cosa c’è dietro.
E poi, più concretamente… se qualcuno che ci sta leggendo ha esigenze particolari può sempre contattarmi, così vediamo di rispondere alle sue domande.

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