Due problemi frequenti delle ricerche sul sesso dipendono dalla metodologia dei sondaggi. Innanzitutto la maggior parte delle persone tende a essere men che perfettamente obiettiva quando si tratta di rispondere a domande sulla propria vita sessuale, tanto che per ottenere dati affidabili è meglio affidarsi a osservazioni indirette. Ancora più influente, tuttavia, è la mancanza di consenso sul significato di molti termini. Un esempio tipico riguarda come il numero di persone che praticano BDSM varia dall’8 al 12,5% a seconda di quale sondaggio si guardi: fare sesso bendati e con le mani legate è sufficiente per rientrare nella categoria? O bisogna tirare in mezzo fruste e frustini? E che mi dite degli strap-on? E degli strap-on grossi?
Tenendo a mente tutto ciò, l’Istituto Kinsey ha ri-analizzato i risultati delle ricerche che stimano il numero degli americani LGBT (ossia: lesbiche, gay, bisessuali e trans) adulti, per stabilire quale sia la percentuale degli individui non-eteronormativi in quella società. Mentre la percezione dello statunitense medio è che addirittura il 25% dei suoi connazionali sia omosessuale, i dati veri, grezzi e sorprendenti pare che dicano infatti che il numero reale sia precipitato dal 10% degli anni Cinquanta all’attuale 3,4% – ma è davvero così?
Per farla breve… Sì. E no.
In effetti la stima originale di uno su dieci si riferiva a tutte le persone che avevano avuto esperienze non tradizionali, ma comprendeva anche molti soggetti che si identificavano comunque nel modello eterosessuale predominante. Il valore di 3,4% conta invece solo coloro che si identificano apertamente con orientamenti alternativi. Il che, come hanno sottolineato i ricercatori Kinsey, è piuttosto impressionante: in soldoni significa che quasi un americano su venticinque è dichiaratamente LGBT!
Ma la più recente indagine Gallup/Williams Institute sull’argomento ha riservato anche altre sorprese per i feticisti delle statistiche. Alcune domande servivano infatti a determinare il profilo sociodemografico della popolazione LGBT nel nord America, e il quadro che hanno tracciato è abbastanza diverso da ciò che ci si sarebbe aspettati. Ecco qui in breve alcune informazioni interessanti:
- Ci sono leggermente più donne LGBT che uomini (3,6 contro 3,3%)… senza però contare che la maggioranza delle persone transessuali è nata maschio ma si identifica oggi come femmina;
- Ci sono più LGBT giovani che vecchi, con un declino costante dal 6% rilevato fino ai 29 anni fino all’1,9% degli individui sopra i 65;
- Ricordate lo stereotipo del “gay benestante”? Beh, è sbagliato: la maggior parte delle persone LGBT ha stipendi nettamente sotto la media, e non ha completato l’università;
- Mentre fra gli eterosessuali il 54% è sposato e il 23% single, il 20% delle persone LGBT è sposato, il 18% vive con un partner e il 48% da solo. Sia le donne etero che quelle LGBT hanno figli nel 32% dei casi, ma solo il 16% dei maschi LGBT ha figli rispetto al 31% degli eterosessuali;
- Solo il 13% della popolazione LGBT statunitense voterà Romney nelle imminenti elezioni rispetto al 30% degli americani eterosessuali. Ma pensa un po’.