Fra i progetti che non sono ancora riuscito a realizzare c’è un libro sul sesso interculturale. Una delle cose che mi hanno sempre lasciato perplesso è infatti quanto ciascun gruppo etnico basi la propria idea della sessualità nelle altre culture su poco più che dicerie – e come manchino informazioni sull’interazione sessuale di culture differenti. Credetemi se vi dico che ho cercato a lungo dati attendibili su questi argomenti, eppure non ho scovato praticamente nulla.
Immaginate quindi la mia sorpresa quando mi sono imbattuto in questa intervista (in inglese) con la schiava Alia, che è nientemeno che una musulmana sciita di origini siriane impegnata in una relazione BDSM con un Master gay a capo di una family leather. Ho cominciato a guardarla pensando che si trattasse dell’ennesima sciroccata, tuttavia mi sono dovuto ricredere. Sembra proprio che Alia abbia la testa ben piantata sulle spalle, e il suo insolito stile di vita ha parecchio da insegnare a coloro disposti ad ascoltare. Benché sembri molto nonchalante è piuttosto evidente che anche sostenere questa intervista di un’ora abbia richiesto molto coraggio: vi suggerisco quindi di non perdere un’occasione tanto unica di arricchire le vostre conoscenze.