Greenery Press, 2000
€ 15,00
138 pagine
Lingua: inglese
Isbn: 1-890159-27-1
@: compralo online
Mr. Bean non fa ridere – anzi. Lo avevo già intuito traducendo il suo celebre articolo “contro” lo slogan Sano, Sicuro & Consensuale, ma ritrovarlo come manualista mi ha messo addosso un’ansia tipo pre-esame terribile. Flogging a prima vista non sembra nulla di speciale: sono appena 138 pagine, e conoscendo gli americani mi aspettavo una raccolta di assurdità tipo “ricordate che frustarvi sui bulbi oculari con il filo spinato può essere pericoloso” oppure la solita guida ai centotrentottomila tipi di fruste sul mercato.
Invece no – Mr. Bean fa sul serio, va dritto al punto e bandisce ogni cazzata con l’autorevole buon senso di uno che le frustate le dà e le prende da più di trent’anni. E oltretutto mette subito le cose in chiaro: si parla solo di flogger (niente cane, quirt, bullwhip, spazzole o stelle filanti), e solo del loro utilizzo di base. Per i giochini da esperti se ne riparla un’altra volta – inoltre come umiliazione finale è pure un libro densissimo, scritto piuttosto in piccolo.
Risultato: Ayzad il pischello, dal basso dei suoi sedici anni di esperienza S/m, ha girato ogni pagina con il timore di scoprire da un momento all’altro di avere sempre sbagliato tutto.
Flogging ha un’impostazione geniale. Prima viene descritta in stile narrativo una sessione in modo da evidenziare bene le tecniche, le motivazioni, la psicologia e gli effetti di una flagellazione. Poi la stessa situazione viene analizzata punto per punto, così da chiarire determinati aspetti, gli errori e i comportamenti corretti che hanno avuto luogo. Ci sono quattro sessioni, al termine delle quali ci si ritrova a possedere ogni umana sapienza sull’uso dei flogger. Come digestivo sono state aggiunte due appendici: storia delle fruste e guida all’acquisto.
In effetti gli unici accenni ad altri strumenti verberatori sono solo riferimenti occasionali, ed è vero che non ci sono descrizioni di tecniche troppo esoteriche – la più “strana” è l’uso contemporaneo di due flogger con cambio al volo dello strumento, che a parte il nome da supercazzola non è nulla di trascendentale. Ciò però non significa che si tratti di un libro superficiale: vi si trova tutto quel che c’è da sapere prima di fustigare qualcuno, col pregio di restare un testo scorrevole, senza sbrodolature o tecnicismi.
Per chi se lo stesse chiedendo, alla fine sono stato promosso a pieni voti. Però trovare formalizzate e bene organizzate tante informazioni e “dritte” è stata un’esperienza estremamente utile, che mi avrebbe fatto un gran comodo in passato. Alcuni capitoli – come quello sull’interpretazione delle reazioni e i comportamenti del sub – dovrebbero entrare a far parte del catechismo Bdsm di ogni pervertito.
È chiaro: un libro non può sostituire in alcun modo l’esperienza pratica. Però come ripete più volte l’autore leggere qualche pagina non richiede grosso impegno ma permette quanto meno di evitare una bella serie di errori comuni – e di divertirsi di più. E se lo dice Mr. Bean…