È plausibile che la polizia di Yamate, nella prefettura giapponese di Kanagawa, fosse un po’ perplessa quando ha ricevuto la ventiquattresima denuncia di furto di un sellino di bici in pochi giorni. Probabilmente avranno capito di essere sulla strada giusta quando le telecamere di sicurezza di un parcheggio hanno identificato il trentacinquenne Joji Kondo mentre staccava quattro altri sellini. Quel che sicuramente non si aspettavano, tuttavia, era di trovare nell’abitazione dell’uomo una collezione di ben 200 sellini rubati. «Mi piace apprezzare l’odore di donna che vi rimane attaccato» si è giustificato Kondo – che a questo punto può essere considerato il re dei misofili di tutto il mondo.
La misofilia, detta anche ‘ozolagnia’, è il feticismo relativamente comune per gli odori del corpo umano. Sudore, pelle e aromi più intimi sono tutti bersagli possibili per un misofilo – benché persone diverse si fissino su diversi profumi o loro combinazioni: gliospressiofili per esempio puntano solo agli odori più pungenti e spesso sgradevoli. Altri sono più raffinati e orgogliosi di essere definiti anche ‘renifleur’, dal termine francese per ‘annusatore’.
Il caso giapponese è emblematico, perché Kondo rubava solo sellini di pelle da biciclette per signora. Ha spiegato che il cuoio trattiene meglio l’odore, vantandosi addirittura con i poliziotti di essere capace di identificare ciascun sellino solo dall’odore e dal sapore. Come mi è stato ripetutamente detto dalle camgirl che ho intervistato perXXX – Il dizionario del sesso insolito, la misofilia è così frequente che il grosso dei loro guadagni non derivava dagli show bensì dalla vendita di mutandine e calze usate (e spedite in sacchettini sigillati). Se siete loro clienti, a proposito, ho un’altra informazione per voi: le ragazze mi hanno confessato anche che per soddisfare le numerosissime richieste spesso si avvalevano dell’aiuto dei loro amici maschi, cui chiedevano di indossare e “profumare” gli articoli per loro conto…