Caterina II di Russia, meglio nota come Caterina la Grande, non aveva vita facile. La sua ascesa al potere, il regno, la sua rivoluzione politica e la colorita vita personale farebbero arrossire Il trono di spade. Non c’è quindi da stupirsi che scaricasse lo stress di intrighi politici e cospirazioni nel più antico dei modi, ritagliandosi momenti privatissimi con i suoi molti noti amanti e indulgendo nel genere di pratiche che solo una zarina poteva permettersi.
I suoi nemici usavano spesso la fama di donna dissoluta come arma contro di lei, esagerando la sua reputazione lasciva. Quando morì – d’infarto sul gabinetto, come Elvis – la notizia fu spesso riportata, per esempio, come incidente sessuale in cui fosse coinvolto un cavallo… e ancora oggi c’è chi sia convinto di questa leggenda. E questo può far capire perché, quando le truppe sovietiche razziarono il suo palazzo di Pushkin (oggi Carskoe Selo) durante la Seconda Guerra Mondiale, non furono molto sorpresi di scovare il suo fantasmagorico boudoir.
Anziché distruggerlo i soldati documentarono la scoperta con una dozzina di foto fra cui «un’intera parete di falli di legno di tutte le forme e dimensioni» e passarono oltre. In realtà i contenuti della stanza erano già ben noti a una ristretta cerchia di ospiti del palazzo: erano stati perfino ben catalogati negli anni Trenta, insieme al resto dell’immensa collezione di pornografia e arte erotica della famiglia Romanov – ma l’elenco finì distrutto poco dopo la guerra con altri simboli imperialisti.
Nella furia della rivoluzione la camera dei giochi venne devastata, e i suoi contenuti rubati o distrutti. Metà di quelle incredibili foto andarono perdute, ma le rimanenti sono recentemente ricomparse online permettendoci di curiosare nella vita erotica di una delle donne più potenti di tutti i tempi. Eccole.