Lamentarsi delle ingerenze del Vaticano nella società civile italiana fa parte della nostra cultura, e a ragione. Non c’è dubbio che una bella spolverata di laicità farebbe molto bene a questa nazione, eppure anche un mangiapreti come me deve ammettere che c’è chi sta molto peggio di noi per colpa della religione. Mentre qui ci preoccupiamo di “piccolezze” come chiederci se il Papa Buono 2.0 («Ehi! Questo non è neanche un nazista dichiarato! Evvai!») pagherà finalmente le tasse, buona parte del resto del mondo è alla mercè dei fondamentalisti… «islamici!» starete già pensando. E invece no. Parlo dei cristiani, cari miei. Quelli che in Italia sono sconosciuti, ma che globalmente stanno avvicinandosi sempre più al numero dei cattolici come li intendiamo noi.
I pedofili standard della Sacra Romana Chiesa non hanno niente da invidiare a personaggini delinquenziali come i fanatici assassini in Irlanda, o tutta una serie di figure pittoresche degli Stati Uniti fra cui i plagiatori di bambini, i truffatori evangelici, i profanatori di funerali, i massacratori di medici e così via. Tutte queste forme di estremismo sono accomunate – come sempre in situazioni del genere – da una strategia di lavaggio del cervello di persone gravemente ignoranti e disagiate, che a furia di sentire le stesse follie per tutta la vita finiscono per crederci.
I meccanismi utilizzati li conosciamo benissimo perché sono gli stessi che qui vengono inflitti ai bambini ostaggi del catechismo. Terrore di un giudizio superiore, costruzione di un irrisolvibile senso di inadeguatezza tramite il concetto di ‘peccato’, ignoranza alimentata da confuse storie magiche, deragliamento del benessere concreto in nome di una immaginaria gioia dopo morti, e soprattutto la drammatica trasformazione della sessualità in un nemico di cui essere disgustati. Non c’è da stupirsi che gli psichiatri abbiano tanto lavoro – e pensate in che condizioni ci si può ridurre vivendo in zone dove tutto ciò viene portato all’eccesso, peggio che nel Vecchio Testamento.
Darrel Ray, per esempio, è figlio di un predicatore e fino a trentacinque anni fa ha avuto una vita “religiosa” estremamente attiva… e disperante. Poi un bel giorno grazie anche ai suoi studi di antropologia e sociologia si è accorto di qualcosa che dovreste già sapere: più si fa sesso e più si sta bene – e più si sta bene, meno credito si dà alle assurde frottole dei sacerdoti. E viceversa.
La scoperta lo ha (comprensibilmente) entusiasmato tanto che ci ha realizzato sopra uno studio, che si può scaricare integralmente qui. Darrel si è anche specializzato in educazione sessuale… ma qui sono cominciati i problemi.
Nella Bible Belt (gli stati meridionali in cui i fondamentalismi sono più diffusi) la gente aveva infatti paura di entrare in contatto con lui poiché temeva le rappresaglie della comunità. Psicologi ed educatori non fanatici, in compenso, evitavano di rendere pubbliche le proprie posizioni sapendo che altrimenti avrebbero rischiato grosso.
Anziché demotivarlo, tanto orrore ha spinto l’uomo a impegnarsi ancor più nella battaglia per il benessere delle vittime dei fondamentalismi. Prima ha creato l’organizzazione Guarire dalla religione, che realizza conferenze e gruppi di supporto per chi ha bisogno di aiuto per sottrarsi alle sette estremiste. A questa si è aggiunto di recente il Progetto terapeuti laici, che offre a professionisti e clienti la possibilità di entrare in contatto in forma anonima.
Se volete assistere a una conferenza (in inglese) di Darrel Ray potete farlo qui. Tutto sommato può essere una buona idea, poiché le sue comparse in pubblico sono spesso accompagnate da contestazioni violente e minacce da parte di “terroristi cristiani”. E tutto semplicemente perché sostiene che il sesso sia una cosa buona. Figuriamoci cosa succederebbe se parlasse degli altri argomenti di questo sito…