Nel febbraio 1912, lo scienziato George Murray Levick si trovò in una situazione particolarmente brutta: abbandonato fra i ghiacci dell’Antartide a causa del clima più rigido del normale, che impediva l’avvicinamento delle navi, dovette vivere per sei mesi senza provviste in una grotta gelata in attesa dei soccorsi. Ma la parte più brutta fu rimanere circondato da un nutrito gruppo di depravati così incalliti da lasciarlo scioccato. Necrofili, pedofili, omosessuali, stupratori, incestuosi… il pover uomo ne fu così disgustato da rifiutarsi di divulgare i propri diari sul quella terribile esperienza – fino a oggi.
Recentemente Douglas Russell, curatore della sezione di ornitologia del Museo di Storia Naturale di Londra, ha infatti scoperto una copia dei suoi scritti che rivelano tutta l’atroce verità…sui pinguini di Adelia. L’oggetto di uno studio tanto sconvolgente era infatti una colonia di quei teneri animaletti, che non erano mai stati osservati prima per un periodo così lungo e di cui non si conoscevano quindi le abitudini sessuali.
Il puritano Levick, ingannato dall’aspetto quasi antropomorfo dei pinguini, ne scrisse come se si fosse trattato di persone: «bande di piccoli delinquenti composte da mezza dozzina o più individui si radunano nei pressi delle collinette, disturbandone gli abitanti con i loro costanti atti di depravazione» dice per esempio una pagina esposta nell’ambito della mostra L’ultima spedizione di Scott, ed è facile immaginarsi lo scienziato con i baffi ghiacciati che perde il monocolo per l’indignazione.
I suoi colleghi odierni hanno saputo poi dare una spiegazione per lo strano comportamento dei palmipedi. Secondo gli studi moderni, il problema sta tutto nel fatto che il periodo della riproduzione dura poche settimane durante le quali i pinguini si trovano insieme per la prima volta in grande numero. A causa delle dure condizioni ambientali la mortalità è così elevata che sono ben pochi quelli dotati di esperienza dall’anno precedente, pertanto la maggior parte del branco… improvvisa, facendo spesso dei gran pasticci. In fondo, nulla di troppo diverso da ciò che capita anche qui con le idee bislacche di chi si avvicina al sesso educato solo da massicce dosi di porno.