Se vi credete che occuparsi di sesso insolito sia il lavoro più bello del mondo, continuamente circondati da procaci signorine desiderose di sperimentare nuovi piaceri… beh, avete ragione. Ma ci sono anche aspetti occupazionali un po’ meno eccitanti – come per esempio quando si incappa in notizie come questa. Secondo questo studio pubblicato da Journal of parasitology, una delle esperienze sessuali più inquietanti che si possano avere consiste in una forma di zoofilia involontaria. Con un animale morto. E aggressivo. E pure brutto, a dirla proprio tutta.
Pare che per facilitare l’inseminazione nelle ostili condizioni degli abissi marini, i totani non emettano direttamente sperma, ma corpi solidi chiamati ‘spermatofori’ che penetrano i tessuti della femmina, vi si agganciano e rilasciano quindi il materiale genetico. Fin qui niente di troppo strano – specie sapendo come si accoppiano invece le chiocciole. Ma non divaghiamo.
Il fatto è che gli spermatofori sono parecchio resistenti, e se il totano non viene pulito bene c’è il rischio che resistano perfino alla cottura. Se state pensando ad Alien siete sulla buona strada. Come dimostra riporta infatti la ricerca in questione, sono stati registrati casi di persone (specie in Corea, che secondo me è un paese che concepisce la cucina in maniera punitiva) che dopo uno spuntino a base di calamaro sono state colpite da strani dolori alle gengive e alla lingua, e hanno dovuto subire un intervento di rimozione degli spermatofori che cercavano di figliare nel posto sbagliato.
Naturalmente nelle forme più ragionevoli di cucina gli organi interni dei cefalopodi vengono eliminati prima di cucinare il resto. Ma scommetto che non guarderete mai più il banco del pesce con gli stessi occhi.