È possibile che negli ultimi giorni abbiate letto o sentito la notizia della morte da Darwin award di un certo “Hasse”, un uomo svedese il cui cadavere irriconoscibile è stato trovato nudo nei pressi di un nido di calabroni… che mostrava tracce di sperma. In effetti, la storia di qualcuno così stupido da scoparsi un alveare di insetti velenosi era così succulenta da essere stata riportata dai media di tutto il mondo – tranne che per la parte in cui si scopriva che in fondo era solo una leggenda urbana.
Questa panzana è nata infatti lo scorso settembre su un giornale satirico che scherzava sulle proteste degli attivisti per i diritti animali, che in quel periodo erano preoccupati del benessere dei calabroni. Come capita spesso per le bufale, gli elementi di parabola morale contro i pervertiti corrispondevano così bene ai pregiudizi comuni che la battuta si è tramutata in “vera” notizia, e molti giornalisti non si sono nemmeno presi la briga di controllarla. Vergogna vergogna. Soprattutto perché la leggenda è – quasi – vera.
Fra le centinaia di pratiche sessuali fuori dal comune che ho studiato per scrivere XXX – Il dizionario del sesso insolito c’è infatti anche la melissofilia, la cui etimologia latina rimanda tanto al miele quanto alla ben più importante melittina. Quest’ultima è il componente principale del veleno delle vespe, i cui effetti comprendono gonfiore, ipersensibilità e proprietà vasodilatatorie. Ciò significha che – se si riesce a soprassedere il dolore atroce – farsi pungere da imenotteri quali api, calabroni, zanzare e alcune formiche è come prendere un superViagra, e vale anche per le donne.
Quindi sì: ci sono davvero persone che si impegnano a farsi pungere da calabroni proprio sui genitali. E no: non è che davvero si scopino gli alveari. Gli animali (uno o due al massimo) di solito vengono posizionati accuratamente usando delle pinzette, o intrappolati in un bicchiere che viene poi posto sulla pelle nuda per gustarsi il brivido dell’attesa della puntura. Mi permetto di raccomandare a quei lettori che stanno già uscendo in cerca di vespe di tenere a portata di mano anche un kit antiallergico. L’1% della popolazione mondiale è infatti gravemente allergica al veleno di questi insetti, e ha la sgradevole abitudine di morire entro un’ora dalla puntura.