«Trovo che molte persone vivano in una realtà molto, molto piccola. Quando si fanno cose come le mie, invece, la propria concezione della realtà diventa improvvisamente grandissima.» È la frase di chiusura del mini-documentario che potete trovare qui sotto, e che sconsiglio vivamente a tutti coloro che trovino certe pratiche BDSM “troppo estreme”. A pronunciarla è infatti Fakir Musafar, il più importante esperto di body play al mondo e uno dei fondatori del movimento dei ‘primitivi moderni’, con oltre 60 anni di ricerca dell’estremo alle spalle.
Fakir è un ex pubblicitario statunitense alla cui vita è stato dedicato un bellissimo libro, e senza dubbio il più grande divulgatore dell’aspetto spirituale nelle pratiche di modificazione corporale (piercing, tatuaggi, branding, scarificazioni e altro). Come spiega nel video – in inglese con sottotitoli in francese – ha dato un contributo fondamentale alla cultura della sicurezza in questo ambito, ed è anche merito suo se oggi è possibile fare queste cose senza particolari rischi per la salute. Parlare di quest’uomo in ambito sessuale sembra un po’ fuori luogo: dopotutto quel che fa lui manca completamente dell’aspetto erotico e non può essere considerato BDSM… o no?
Beh, a dire il vero no. Tuttavia la sua attività ha molti punti di contatto con i giochi estremi con cui si divertono tante persone in tutto il mondo. In entrambi i casi ci sono infatti il rifiuto di uniformarsi alle convenzioni, la curiosità di esplorare senza paura ciò di cui è capace il nostro corpo, il confronto con se stessi. E poi, da un punto di vista neurochimico, c’è l’estasi endorfinica.
Semplificando al massimo concetti che meriterebbero molto più spazio, quello che lui chiama ‘esperienza extracorporea’ e quello che gli amanti del BDSM conoscono come ‘subspace’ sono fisiologicamente la stessa cosa, anche se a diversi livelli di intensità. Quando il corpo umano subisce stress estremi, infatti, produce in risposta delle molecole chiamate ‘endorfine’ che sono chimicamente simili alla morfina e inducono uno stato di benessere assoluto. Si tratta di un fenomeno ben noto, che è stato riscontrato in casi che vanno dai maratoneti esausti ai soldati feriti in guerra, dai mistici assorti in rituali di mortificazione corporale a, appunto, gli amanti del BDSM e del body play.
Nel corso dei secoli lo stato d’estasi prodotto dalle endorfine è stato definito ‘kensho’, ‘illuminazione’, ‘parlare con dio’, ‘transverberazione’, ‘indiamento’ e in molti altri modi assolutamente nobili e rispettati. Pensateci due volte prima di giudicare Fakir Musafar solo un freak, o chi pratica BDSM solamente un “pervertito”: chi si divertiva con certe cose in molti casi è stato addirittura fatto santo, e dopotutto aprire la propria mente fa sempre bene, qualunque sia il sistema.
Ora, quindi, eccovi il documentario.