Arena Editions, 2002<\/em>
$ 50<\/em>
195 pagine<\/em>
Lingua: inglese<\/em>
ASIN: B017AJ76E6<\/em>
Isbn: 892041-57-X<\/em>
@:\u00a0compralo online<\/a><\/p>\n
Il fachiro Musafar gir\u00f2 per decenni la Persia del dodicesimo secolo portando con s\u00e9 pesi, campanelle e specchi – letteralmente. Gli oggetti erano infatti appesi a ganci metallici che gli trapassavano la carne e la stiravano dolorosamente a ogni movimento, o anche solo quando il vento li faceva dondolare. Musafar voleva mostrare al mondo l’estasi mistica dell’ascetismo, e mor\u00ec ignorato da tutti.<\/p>\n
Fakir Musafar, nato nel 1930 nel Sud Dakota con il borghesissimo nome di Roland Loomis, gira dal 1977 il mondo per mostrare l’estasi spirituale e carnale della modificazione del corpo, per fortuna sta benone ed \u00e8, a modo suo, una superstar. Non che gli sia andata sempre cos\u00ec bene: nonostante avesse iniziato a sperimentare sin dai diciassette anni le possibilit\u00e0 offerte da piercing, deprivazione sensoriale, bondage estremo e altre pratiche, Roland si \u00e8 dovuto nascondere a lungo per non rischiare di finir ripudiato dalla societ\u00e0 come il primo Musafar. Mentre imparava a tatuarsi e marchiarsi a fuoco da solo, mentre scopriva le esperienze extracorporee indotte dalla Danza del Sole, ci\u00f2 che appariva ai suoi vicini di casa era il prototipo del “bravo ragazzo”, primo della classe alla scuola luterana e perfettamente conforme agli standard dell’all American boy<\/em>.<\/p>\n Spirit + Flesh<\/em> \u00e8 la raccolta delle foto realizzate da Fakir Musafar fra il 1948 e il 2002. La prima parte \u00e8 composta da autoritratti: si parte con un ragazzino dal sorriso furbetto che si traveste con eleganza insolita per un crossdresser e poi, immagine dopo immagine, si vede sparire gradatamente Roland per far comparire al suo posto il Fachiro. C’\u00e8 Fakir strizzato, Fakir steso su un letto di lame, Fakir con piercing impressionanti… Ogni tanto il soggetto \u00e8 qualche amico altrettanto bizzarro, i cui tratti somatici fanno pensare che sia solo uno straniero di passaggio, con tante storie da raccontare e tante altre ancora da vivere.<\/p>\n A un certo punto arriva poi il Fakir pubblico, con foto scattate da altri e pratiche ancora pi\u00f9 intense e spettacolari: il castello di lance della kavadi<\/em>, bondage apparentemente micidiali, gli uncini del rituale o-kee-pa <\/em>reso celebre da Un Uomo Chiamato Cavallo<\/em>. Anche i comprimari cambiano: sono persone pi\u00f9 “normali”, pi\u00f9 disposte a farsi fotografare con i loro tatuaggi, i piercing estremi o i karada<\/em> che col proseguire delle pagine divengono sempre pi\u00f9 eleganti e precisi.<\/p>\n Spirit + Flesh<\/em> \u00e8 anche – o forse soprattutto – un viaggio nel tempo e attraverso le varie fasi della cultura della bodymod<\/em>. Passato il primo shock, quello che si nota \u00e8 il progresso nella qualit\u00e0 degli abiti fetish, nella competenza nelle varie pratiche, nella serenit\u00e0 dei partecipanti, nella disponibilit\u00e0 a dichiarare gli aspetti pi\u00f9 propriamente erotici dei giochi raffigurati. Il prezzo non basso di questo volume fotografico sarebbe ampiamente giustificato gi\u00e0 da questa testimonianza storica senza pari.<\/p>\n La mia perversione invece m’ha portato a notare i dettagli negli sfondi. Col passare degli anni si vedono cambiare infatti anche i particolari: il peso intarsiato indiano degli anni ’90 quarant’anni prima era un semplice portalampada; l’intelaiatura del letto di chiodi era nascosta in un carrello a testa in gi\u00f9, che una volta rovesciato nessuno avrebbe pi\u00f9 notato. E l’estasi nello sguardo di Roland per quei giochi “proibiti” non sarebbe pi\u00f9 stata altrettanto intensa. Poterla vedere oggi \u00e8, pi\u00f9 che uno spettacolo, un onore.<\/p>\n [\/et_pb_text][\/et_pb_column][\/et_pb_row][\/et_pb_section]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Spirit + Flesh Fakir Musafar Arena Editions, 2002 $ 50 195 pagine Lingua: inglese ASIN: B017AJ76E6 Isbn: 892041-57-X @:\u00a0compralo online Il fachiro Musafar gir\u00f2 per decenni la Persia del dodicesimo secolo portando con s\u00e9 pesi, campanelle e specchi – letteralmente. Gli oggetti erano infatti appesi a ganci metallici che gli trapassavano la carne e la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_et_pb_use_builder":"on","_et_pb_old_content":"![\"Portrait](\"https:\/\/ayzad.com\/files\/2012\/06\/fakir.jpg\" "\\"fakir\\"")
Essere “strani” non \u00e8 mai facile, e nella provincia americana stretta dalla paranoia della guerra fredda doveva essere ancora pi\u00f9 esasperante – specie quando ogni momento di privacy portava scoperte esaltanti, che Roland avrebbe tanto voluto condividere con chiunque. Per sfogarsi per\u00f2 aveva un’arma segreta: una camera oscura in cui, ogni volta che lo spaccio cittadino riusciva a fare arrivare pellicola e reagenti, si chiudeva per scattare autoritratti che testimoniavano i progressi della sua ricerca sulla body modification. Questo a fianco \u00e8 uno dei primi, ironicamente intitolato Il Perfetto Gentiluomo.<\/em><\/p>\n![\"Photo](\"https:\/\/ayzad.com\/files\/2012\/06\/fakir2.jpg\" "\\"fakir2\\"")
<\/a><\/p>\nSpirit + Flesh<\/h3>\r\nFakir Musafar<\/em>\r\nArena Editions, 2002<\/em>\r\n$ 50<\/em>\r\n195 pagine<\/em>\r\nLingua: inglese<\/em>\r\nASIN: B017AJ76E6<\/em>\r\nIsbn: 892041-57-X<\/em>\r\n@:\u00a0compralo online<\/a>\r\n\r\nIl fachiro Musafar gir\u00f2 per decenni la Persia del dodicesimo secolo portando con s\u00e9 pesi, campanelle e specchi - letteralmente. Gli oggetti erano infatti appesi a ganci metallici che gli trapassavano la carne e la stiravano dolorosamente a ogni movimento, o anche solo quando il vento li faceva dondolare. Musafar voleva mostrare al mondo l'estasi mistica dell'ascetismo, e mor\u00ec ignorato da tutti.\r\n\r\nFakir Musafar, nato nel 1930 nel Sud Dakota con il borghesissimo nome di Roland Loomis, gira dal 1977 il mondo per mostrare l'estasi spirituale e carnale della modificazione del corpo, per fortuna sta benone ed \u00e8, a modo suo, una superstar. Non che gli sia andata sempre cos\u00ec bene: nonostante avesse iniziato a sperimentare sin dai diciassette anni le possibilit\u00e0 offerte da piercing, deprivazione sensoriale, bondage estremo e altre pratiche, Roland si \u00e8 dovuto nascondere a lungo per non rischiare di finir ripudiato dalla societ\u00e0 come il primo Musafar. Mentre imparava a tatuarsi e marchiarsi a fuoco da solo, mentre scopriva le esperienze extracorporee indotte dalla Danza del Sole, ci\u00f2 che appariva ai suoi vicini di casa era il prototipo del \"bravo ragazzo\", primo della classe alla scuola luterana e perfettamente conforme agli standard dell'all American boy<\/em>.\r\n\r\n
Essere \"strani\" non \u00e8 mai facile, e nella provincia americana stretta dalla paranoia della guerra fredda doveva essere ancora pi\u00f9 esasperante - specie quando ogni momento di privacy portava scoperte esaltanti, che Roland avrebbe tanto voluto condividere con chiunque. Per sfogarsi per\u00f2 aveva un'arma segreta: una camera oscura in cui, ogni volta che lo spaccio cittadino riusciva a fare arrivare pellicola e reagenti, si chiudeva per scattare autoritratti che testimoniavano i progressi della sua ricerca sulla body modification. Questo a fianco \u00e8 uno dei primi, ironicamente intitolato Il Perfetto Gentiluomo.<\/em>\r\n\r\nSpirit + Flesh<\/em> \u00e8 la raccolta delle foto realizzate da Fakir Musafar fra il 1948 e il 2002. La prima parte \u00e8 composta da autoritratti: si parte con un ragazzino dal sorriso furbetto che si traveste con eleganza insolita per un crossdresser e poi, immagine dopo immagine, si vede sparire gradatamente Roland per far comparire al suo posto il Fachiro. C'\u00e8 Fakir strizzato, Fakir steso su un letto di lame, Fakir con piercing impressionanti... Ogni tanto il soggetto \u00e8 qualche amico altrettanto bizzarro, i cui tratti somatici fanno pensare che sia solo uno straniero di passaggio, con tante storie da raccontare e tante altre ancora da vivere.\r\n\r\nA un certo punto arriva poi il Fakir pubblico, con foto scattate da altri e pratiche ancora pi\u00f9 intense e spettacolari: il castello di lance della kavadi<\/em>, bondage apparentemente micidiali, gli uncini del rituale o-kee-pa <\/em>reso celebre da Un Uomo Chiamato Cavallo<\/em>. Anche i comprimari cambiano: sono persone pi\u00f9 \"normali\", pi\u00f9 disposte a farsi fotografare con i loro tatuaggi, i piercing estremi o i karada<\/em> che col proseguire delle pagine divengono sempre pi\u00f9 eleganti e precisi.\r\n\r\n<\/a>\r\n\r\nSpirit + Flesh<\/em> \u00e8 anche - o forse soprattutto - un viaggio nel tempo e attraverso le varie fasi della cultura della bodymod<\/em>. Passato il primo shock, quello che si nota \u00e8 il progresso nella qualit\u00e0 degli abiti fetish, nella competenza nelle varie pratiche, nella serenit\u00e0 dei partecipanti, nella disponibilit\u00e0 a dichiarare gli aspetti pi\u00f9 propriamente erotici dei giochi raffigurati. Il prezzo non basso di questo volume fotografico sarebbe ampiamente giustificato gi\u00e0 da questa testimonianza storica senza pari.\r\n\r\nLa mia perversione invece m'ha portato a notare i dettagli negli sfondi. Col passare degli anni si vedono cambiare infatti anche i particolari: il peso intarsiato indiano degli anni '90 quarant'anni prima era un semplice portalampada; l'intelaiatura del letto di chiodi era nascosta in un carrello a testa in gi\u00f9, che una volta rovesciato nessuno avrebbe pi\u00f9 notato. E l'estasi nello sguardo di Roland per quei giochi \"proibiti\" non sarebbe pi\u00f9 stata altrettanto intensa. Poterla vedere oggi \u00e8, pi\u00f9 che uno spettacolo, un onore.","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[14,13,10,16],"tags":[],"class_list":["post-857","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-libri-ed-ebook","category-mass-media","category-notizie","category-recensioni","et-has-post-format-content","et_post_format-et-post-format-standard"],"yoast_head":"\n