{"id":1817,"date":"2012-12-29T00:00:00","date_gmt":"2012-12-28T23:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2012\/12\/29\/fetish-non-esiste\/"},"modified":"2020-08-01T19:43:48","modified_gmt":"2020-08-01T17:43:48","slug":"fetish-non-esiste","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/fetish-non-esiste\/","title":{"rendered":"Prendete nota: il vostro fetish non esiste"},"content":{"rendered":"
Fra il 1948 e il 1953 i primi, celeberrimi Rapporti Kinsey<\/em><\/a> stravolsero parecchie idee riguardo la sessualit\u00e0 grazie al pi\u00f9 semplice e meno usato fra i trucchi accessibili ai ricercatori: chiedere a persone comuni cosa le eccitasse, anzich\u00e9 costruire grandi teorie sullo studio di pochissime anomalie cliniche. Il moderno concetto di sesso \u201cnormale\u201d deriva ancora in gran parte da quei sondaggi,<\/strong> basati su circa 18.000 risposte. La mappa del desiderio tracciata da milioni di persone di tutto il mondo libere di scatenare le loro libido dietro la protezione offerta dalla privacy e dall\u2019anonimit\u00e0 di Internet si \u00e8 dimostrata molto diversa da quelle usate dai professionisti per studiare sinora la sessualit\u00e0 umana. Pare infatti che sia la letteratura accademica, sia le divulgazioni (fra cui il mio XXX \u2013 Il dizionario del sesso insolito<\/em><\/a>) siano decisamente imprecise. O meglio: tutte le buffe e assurde parafilie elencate dal sottoscritto sono davvero l\u00e0 fuori \u2013 ma secondo questa ricerca non sono affatto dei feticismi.<\/p>\n In effetti il punto \u00e8 proprio la definizione stessa di \u2018feticismo\u2019. Tecnicamente un feticismo \u00e8 un\u2019anomala attrazione compulsiva verso qualcosa che non dovrebbe avere nulla di erotico, eppure eccita il soggetto \u2013 il tipico esempio \u00e8 il feticismo dei piedi<\/em>. Ci\u00f2 che hanno riscontrato<\/a> Ogas e Gaddam \u00e8 che in realt\u00e0 \u00e8 molto pi\u00f9 corretta l\u2019interpretazione popolare del termine: secondo i loro dati, un \u201cfeticismo\u201d non \u00e8 altro che uno dei moltissimi interessi che compongono una sessualit\u00e0 sana e normale<\/strong>. Si tratta solamente di un\u2019espressione dell\u2019istinto innato che gli esseri umani hanno per la ricerca di novit\u00e0, e la biologia gioca un ruolo importante negli approcci estremamente diversi che donne e uomini hanno verso la pornografia \u201cinsolita\u201d. La met\u00e0 maschile del pianeta, che ancora si sta grattando il testone collettivo riguardo il successo di Cinquanta sfumature di grigio<\/em><\/a>, sar\u00e0 senz\u2019altro concorde.<\/p>\n Bench\u00e9 la maggior parte dei miei lettori sar\u00e0 probabilmente meno che impressionata da tutto ci\u00f2, questi risultati hanno comunque implicazioni profonde per la sessuologia<\/strong>. Il concetto stesso di \u2018parafilia\u2019, per esempio, potrebbe dover essere eliminato proprio come \u00e8 accaduto con \u2018perversione\u2019 quando siamo passati a un approccio non moralistico nei confronti del sesso. Anche l\u2019elenco dei feticismi comuni utilizzato dai professionisti per le loro diagnosi dovrebbe essere ridefinito: com\u2019\u00e8 che i transessuali e i cuckold non vi compaiono, quando sono invece fra i primi generi pornografici di interesse in tutto il mondo? Perch\u00e9 nei media e fra i ricercatori prevale ancora il concetto di pedofilo vagante in impermeabile, quando tutti i dati \u2013 e non solo quelli di Oga e Gaddam \u2013 indicano senza alcun dubbio un estremo interesse collettivo per tutto ci\u00f2 che riguarda l\u2019incesto?<\/p>\n Sarebbe tuttavia sbagliato anche pensare che l’analisi delle fantasie online sia sufficiente per comprendere del tutto i misteri dell’eros<\/strong>. A billion wicked thoughts dimostra infatti chiaramente (per l\u2019ennesima volta) che le preferenze nella scelta della pornografia e l\u2019effettivo comportamento sessuale sono le due cose quasi completamente distinte. Da una parte diversi presupposti pseudoscientifici \u2013 tipo \u00abDiventerai dipendente, insensibile e andrai alla ricerca di roba sempre pi\u00f9 estrema\u00bb – sono del tutto sbagliati, ma dall’altra la sfera di ci\u00f2 che avviene veramente nelle camere da letto di tutto il mondo resta ancora tutta da indagare. In effetti, la venerabile pubblicazione Psychology today<\/em> sta ospitando una diatriba molto interessante<\/a>, completa del contrappunto degli autori<\/a>, proprio su questo argomento.<\/p>\n Una cosa per\u00f2 \u00e8 certa. Considerato ci\u00f2 che cercate voi stessi<\/a>, sapevate gi\u00e0 che alcuni feticismi \u201cincredibili\u201d sono in realt\u00e0 molto pi\u00f9 comuni<\/strong> di quanto si pensi. Oggi potete tuttavia festeggiare il fatto di essere un po\u2019 pi\u00f9 \u201cnormali\u201d di ieri anche per il mondo vanilla<\/a>. Ammesso che esista, s\u2019intende.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Fra il 1948 e il 1953 i primi, celeberrimi Rapporti Kinsey stravolsero parecchie idee riguardo la sessualit\u00e0 grazie al pi\u00f9 semplice e meno usato fra i trucchi accessibili ai ricercatori: chiedere a persone comuni cosa le eccitasse, anzich\u00e9 costruire grandi teorie sullo studio di pochissime anomalie cliniche. 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\nOggi per\u00f2 viviamo nel XXI secolo, e se c\u2019\u00e8 una cosa che non ci manca \u00e8 l\u2019accesso ai dati \u2013 di qualsiasi genere. I neuroscienziati Ogi Ogas<\/strong> e Sai Gaddam<\/strong> hanno pertanto fatto quel che era pi\u00f9 logico, e hanno esaminato un bel po\u2019 di informazioni: un miliardo di ricerche sul Web, i dati interni di parecchi siti, tag, centinaia di migliaia di log di ricerche individuali, valutazioni di video, pi\u00f9 di un milione di racconti online, contavisite e molto altro. Il tutto relativo al porno. Il loro obiettivo era controllare di persona cosa guardasse la gente per eccitarsi, e ci\u00f2 che hanno scoperto \u2013 raccolto nel libro A billion wicked thoughts<\/em><\/a> \u2013 \u00e8 stato piuttosto sorprendente.<\/p>\nCos’\u00e8 emerso dalla ricerca di Ogi Gas e Sai Gaddam?<\/h2>\n
Le implicazioni di questi risultati per la sessuologia<\/h2>\n