{"id":1782,"date":"2015-04-10T00:00:00","date_gmt":"2015-04-09T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2015\/04\/10\/pessimi-pensieri-intervista-ayzad-2011\/"},"modified":"2015-04-10T00:00:00","modified_gmt":"2015-04-09T22:00:00","slug":"pessimi-pensieri-intervista-ayzad-2011","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/pessimi-pensieri-intervista-ayzad-2011\/","title":{"rendered":"Pessimi pensieri – \u00c8 qui la festa? Intervista ad Ayzad (2011)"},"content":{"rendered":"

Questa intervista \u00e8 \u00a0stata pubblicata originariamente su Pessimi pensieri<\/a> <\/em>e per qualche motivo non era stata ancora archiviata anche qui. Con parecchio\u00a0 ritardo, ecco quindi una chiacchierata molto approfondita sul mondo delle feste estreme in Italia.<\/span><\/p>\n

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Da qualche anno chi naviga in internet e, soprattutto chi visita frequentemente i siti BDSM (sadomaso) pi\u00f9 importanti del panorama italico, ha realizzato che qualcosa sta accadendo e, a quanto pare, qualcosa di grosso.
Nel tempo le feste a tema BDSM si sono moltiplicate e appena iscritti a qualche sito o community state certi che sarete subissati d’inviti a feste, cene aperitivi e incontri di ogni sorta e natura, in ogni dove, o quasi, della penisola.<\/p>\n

Tutto bene direi, se ci s’incontra e dal virtuale si passa al normale dov’\u00e8 il problema? Il problema \u00e8 che non esiste un modo per definire la qualit\u00e0 di una festa se non … partecipando; per\u00f2 una volta che vi siete sobbarcati qualche chilometro, vi siete vestiti come pensavate fosse indicato e avete anche speso qualche soldino in attrezzatura che fare se la festa non vi soddisfa? La formula soddisfatti o rimborsati non esiste, guai se fosse cos\u00ec.
Per la serie … provate per voi (o quasi) mi sono rivolto a due persone che organizzano feste da anni nella scena italiana e ho chiesto, chiesto e chiesto fino a sfinirli di domande.<\/p>\n

\"Sadistique\"

Foto: Okrim per Sadistique<\/p><\/div>\n

Ho impacchettato il tutto in un articolo in due parti sulle feste milanesi pi\u00f9 “datate”: Ultimo Luned\u00ec del mese, Festa del Piede, Sadistique, Secret<\/em>. La prima parte, giusto per motivi organizzativi sar\u00e0 tutta su Secret Fetish Party e su Sadistique.<\/p>\n

Pronti allora?
Controllato il dress-code?
Allacciate le cinture?
Si parte!
Primo scalo: Secret Fetish Party & Sadistique … nelle parole di Ayzad.<\/p>\n

D: Ayzad<\/a> \u00e8 un signore sulla quarantina, flemmatico e tranquillo, che vive il<\/span> e nel <\/span>sadomaso (<\/strong>o, come preferisce chiamarlo lui, BDSM) da quanti anni?<\/strong><\/p>\n

Ayzad: avendone ora quasi 42 facciamo 24, oppure sbagliamo casualmente i conti e facciamo 27.<\/p>\n

\u00a0D: la domanda era tendenziosa perch\u00e8 vorrei andare all’origine della tua presenza come praticante nella Scena italiana (sempre che \u201cScena italiana\u201d non sia un esagerare) fin dagli albori o all\u2019incirca<\/strong>.<\/p>\n

\u00a0Ayzad: mi sa che parlare di Scena italiana \u00e8 un’esagerazione davvero, ma \u00e8 questione di punti di vista e su quest\u2019argomento, se vuoi, possiamo tornare dopo o in un\u2019altra occasione. Per rispondere alla tua domanda posso farti una cronistoria della mia esperienza nel BDSM. Riassumendo, i passi sono questi: avere colto da piccino tanti stimoli a sfondo BDSM peraltro molto comuni nella controcultura di quei tempi; avere avuto la fortuna di poter viaggiare all’estero non appena compiuti i 18 anni e aver quindi vissuto alcuni ambienti pi\u00f9 maturi della situazione italiana; un po’ d\u2019esperienza con le partner, come capita a tutti; e a un certo punto l’incontro con una ragazza che mi ha “costretto” a conoscere il giro allora nascente di coloro che s\u2019incontravano tramite i primi gruppi basati su Internet. A quel punto mi sono trovato non so bene come fra i “fondatori” della Scena italiana.
Mah, cose che capitano!<\/p>\n

D: cose che capitano per\u00f2, ad oggi, Ayzad ha in curriculum un (forse l’unico)\u00a0testo<\/a> “serio” di BDSM in Italia, un (forse l’unico) libro-dizionario<\/a> aggiornato di perversioni (<\/strong>o, come preferisce Ayzad, parafilie) in Italia, una festa mensile in co-gestione\/co-organizzazione con Fulvio Brumatti (Sadistique<\/a><\/em>) e una meno periodica ma pi\u00f9 “di richiamo” in co-gestione con LadyMaster, il SECRET Fetish Party<\/a><\/em>\u2026 Qualcosa deve essere successo per trasformare un ragazzo che viaggia e che sperimenta i propri desideri in uno dei pi\u00f9 conosciuti divulgatori e uno dei pi\u00f9 seri organizzatori di feste in Italia: un po’ di storia e qualche accenno di geografia della “scena italiana” prima di Ayzad lo vogliamo fare?<\/strong><\/p>\n

Ayzad: direi che possiamo dividere la risposta in pi\u00f9 parti. Partiamo dall’ultima domanda: la “Scena italiana”. \u00c8 chiaro che quello che oggi chiamiamo BDSM non sia una novit\u00e0: sono attivit\u00e0 che si sono sempre fatte, tanto che vengono citate persino dai biografi di Aristotele. Ci\u00f2 detto, fino al 1980 circa nessuno in Italia si era posto il problema di suddividere il sadomasochismo patologico dai giochi innocui fra adulti consenzienti (il BDSM, appunto). Direi che la “nostra storia” comincia in quel periodo con le Edizioni Moderne, una casa editrice di riviste di settore che pubblicava anche quattro testate dirette da Fulvio Brumatti in cui veniva spiegata, teorizzata e dimostrata proprio questa distinzione. La Scena \u00e8 nata da l\u00ec, con la piccolissima comunit\u00e0 di appassionati lettori che emergeva dal buio conoscendosi tramite gli annunci (i famosi “fermoposta”) pubblicati nelle ultime pagine di quelle riviste.<\/p>\n

Con gli anni sono arrivati altri aspetti, un passetto dopo l’altro. I video su cassetta VHS, importati dal Nord Europa a prezzi folli, in cui si poteva vedere effettivamente come si svolgessero certe pratiche; le prime “serate d’incontro” in case private o locali che si prestavano a ospitare queste strane bande di \u201cdepravati\u201d\u2026 Tutto si sarebbe fermato l\u00ec se, nel frattempo, non fosse spuntata anche Internet con la sua capacit\u00e0 di divulgazione di tecniche, oggetti, termini, filosofie.<\/p>\n

Quindi il Web, i primi newsgroup, minisiti e altre varie ed eventuali. Intorno alla fine degli anni ’90 era diventato pi\u00f9 semplice organizzare incontri e confrontarsi con tempi pi\u00f9 rapidi dell’invio di buste tra un fermoposta e l’altro. Non a caso ci fu, come in tutti gli altri paesi, un fiorire di aperitivi, cene e occasioni d’incontro varie fra appassionati.<\/p>\n

D: quindi con Internet si forma un circuito di conoscenze, una rete effettiva di relazioni anche a livello nazionale?<\/strong><\/p>\n

Ayzad: la rete c’era anche prima, con personaggi di notevole spessore che dedicavano energie a mantenere vitale la propria rete di contatti. Internet ha semplificato tutto e ha permesso a persone magari meno esperte ma pi\u00f9 entusiaste di creare nuove reti di pi\u00f9 facile accesso per tutti. Nello stesso periodo Fulvio organizzava le prime feste vere e proprie, che tuttavia erano ben diverse – a causa della mancanza di cultura specifica e della paura delle persone – da quelle di adesso.<\/p>\n

D: gi\u00e0 altre volte \u00e8 saltato fuori il nome di Fulvio Brumatti. Con lui collabori anche per l’organizzazione del Sadistique<\/a>, come vi siete incontrati? Perch\u00e8 ad una festa gi\u00e0 rodata a Milano (<\/strong>l’Ultimo Luned\u00ec del Mese) avete pensato di affiancare un’altro evento a frequenza mensile?<\/strong><\/p>\n

\"Sadistique\"

Sadistique<\/p><\/div>\n

Ayzad: stai correndo in avanti! A questo punto della storia siamo gi\u00e0 saltati al 2000 circa, quando per una serie di motivi personali e professionali le feste di Fulvio avevano subito una battuta di arresto e sia su Internet che nei rari incontri fra appassionati l’argomento principale era “peccato che non ci siano pi\u00f9 feste nelle quali trovarsi con altri amanti del genere”. A furia di ripetersi per migliaia di volte che ci sarebbe piaciuto avere le feste “come le fanno all’estero” e avere constatato che nessuno si metteva a organizzarle ho pensato che fosse il caso che ci provassi io. E questa \u00e8 la storia di come sono finito a organizzare feste\u2026 Per la questione della carriera come divulgatore invece\u2026
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D: no no, aspetta, torna indietro di un passo tu, questa volta \u2026<\/strong><\/p>\n

Ayzad: Dica.<\/p>\n

D: battuta d\u2019arresto delle feste di Fulvio Brumatti e tu fai l’organizzatore, con lui, del Sadistique… Non ti sembra che ci sia un buco tra le due cose? Come vi siete incontrati? Chi ha avuto l’idea? Cosa si pensava di fare al Sadistique che gi\u00e0 non fosse nell’Ultimo Luned\u00ec<\/em>?<\/strong><\/p>\n

Ayzad: semplicemente la casa editrice di cui ho parlato prima aveva chiuso e Fulvio aveva altre preoccupazioni pi\u00f9 urgenti che non organizzare feste, con tutte le complicazioni che comportano i rapporti con i titolari dei locali e la scarsa o nulla remunerazione economica che ne deriva. Con Fulvio c\u2019eravamo incontrati molti anni prima, quando avevo collaborato con le sue riviste (cos\u00ec come collaboravo con altre testate BDSM straniere). Il Sadistique<\/a> invece nasce proprio dal riprendere delle feste di Fulvio; lui aveva ricominciato con due appuntamenti: l’Ultimo Luned\u00ec (che c’\u00e8 ancora oggi) e la Prima Domenica<\/em>, un appuntamento con scarsa partecipazione anche perch\u00e9 pomeridiano – entrambi determinati dalla disponibilit\u00e0 del locale che ospitava gli eventi. Io, nel frattempo, curavo un evento chiamato Revolution<\/em>, sponsorizzato da uno dei primi negozi online di articoli BDSM. Peccato che questo negozio fosse gestito da personaggi poco raccomandabili che si sono volatilizzati da un giorno all’altro lasciando sia qualche parcella insoluta (non so quante, ma le mie per certo), sia un certo numero di appassionati (e non erano pochi) con tanta voglia di continuare il Revolution, che in effetti non era venuto niente male. Fulvio ebbe allora l’idea di chiamare gli organizzatori di Revolution, cio\u00e8 il mio ex socio Shakner ed io, per dare nuova linfa vitale all’appuntamento della domenica pomeriggio. Da questo nacque Sadistique, una festa con un concetto un po’ diverso da quelle che si erano viste fino a quel momento.\u00a0Ossia:<\/p>\n