{"id":1758,"date":"2016-12-28T00:00:00","date_gmt":"2016-12-27T23:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2016\/12\/28\/gia-balestra\/"},"modified":"2020-05-31T18:44:07","modified_gmt":"2020-05-31T16:44:07","slug":"gia-balestra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/gia-balestra\/","title":{"rendered":"Paladina dei clitoridi (e dei vibratori famosi): intervista con Gia Balestra"},"content":{"rendered":"
Come avrete notato, su www.ayzad.com <\/em>\u00e8 molto difficile che parli di sex toy. Ok, ogni tanto mi diverto a presentare quelli pi\u00f9 assurdi<\/strong> nella serie Non comprarlo!<\/a><\/em>, ma in genere sono pi\u00f9 interessato ad aspetti diversi dalla banale recensione, come per esempio il loro design<\/a>. Certi fenomeni sono per\u00f2 cos\u00ec eclatanti da non poter essere ignorati, soprattutto da quando non si limitano pi\u00f9 al resto del mondo ma sono sbarcati pure in Europa.<\/p>\n Mi riferisco al Magic Wand<\/em>, di cui probabilmente avrete gi\u00e0 sentito parlare come minimo perch\u00e9 qualunque donna l\u2019abbia usato ne diventa sostenitrice fanatica<\/strong>. Gli uomini meno, non tanto per competitivit\u00e0 (la paura di essere sostituiti<\/em> da un sex toy \u00e8 idiota, e comunque si supera imparando a fare cose<\/a> che nessun vibratore potr\u00e0 mai fare<\/a>) ma perch\u00e9 \u00e8 brutto da morire, sembra un frullatore <\/strong>e ha una potenza francamente inquietante, se lo si pensa applicato ai genitali. Eppure.<\/p>\n Eppure il Magic Wand \u00e8 considerato unanimamente il miglior vibratore al mondo<\/strong>, al punto di essere imitatissimo e perfino oggetto di vera e propria contraffazione\u2026ma tutte le signore che conosco mi confermano che l\u2019originale resti inarrivabile. Cos\u00ec mi sono messo a studiarlo, e ho scoperto una storia molto pi\u00f9 interessante<\/strong> del previsto.<\/p>\n <\/p>\n Il nuovo slogan usato nelle pubblicit\u00e0 divenne un ancora pi\u00f9 improbabile \u00ableggero come una piuma!\u00bb, la forma cambi\u00f2 leggermente per eliminare ogni bordo spigoloso e nel 1975 anche gli Stati Uniti vennero invasi da questo oggetto equivoco, ora dotato di un motore a due velocit\u00e0 dall\u2019assurda potenza di 24 watt. Tenuto conto che la maggior parte dei comuni vibratori non si spinge oltre 1 watt<\/strong> \u00e8 facile capire l\u2019entusiasmo suscitato in tante casalinghe che fino a quel momento avevano l\u2019abitudine di sedersi sulla lavatrice durante il ciclo di centrifuga \u201cper tenerla ferma, se no d\u00e0 fastidio ai vicini\u201d. La cosa salt\u00f2 all\u2019occhio anche della commissione federale per la sicurezza dei prodotti elettrici, che negli anni \u201990 impose una riduzione di potenza.<\/p>\n La parte pi\u00f9 buffa di tutta questa storia \u00e8 comunque l\u2019imbarazzo di Hitachi<\/strong> nell\u2019ammettere di produrre anche <\/em>sex toy. L\u2019azienda infatti non ha mai ammesso ufficialmente questo utilizzo del suo prodotto: nel 1998, dopo che i media avevano cominciato a rimarcare tanta reticenza, si \u00e8 limitata a togliere il proprio marchio dalla scatola<\/strong>, e nel 2013 ha definitivamente venduto brevetto e macchinari al suo distributore statunitense Vibratex \u2013 che \u00e8 il motivo per cui oggi il giocattolo si chiama ufficialmente solo \u2018Magic Wand Original\u2019<\/strong>.<\/p>\n Il punto \u00e8 che tutti <\/em>i Magic Wand prodotti dopo la cessione del brevetto montano un motore meno potente<\/strong> (15 watt, che sono comunque sufficienti a mantecare anche la malta) e sono leggermente pi\u00f9 fragili dei vecchi Hitachi, che erano prodotti con una logica da industria pesante prussiana \u2013 per intenderci: \u00e8 normale che modelli di 45 anni fa continuino a funzionare perfettamente senza aver mai avuto un problema. A meno che non li si usi come mazza da baseball, comunque, dovrebbero durare parecchi anni senza particolari difetti.<\/p>\n Fonte: lioness.io<\/p><\/div>\n Naturalmente appena ne ho avuto uno a disposizione l\u2019ho aperto per vedere in cosa consistesse il segreto del vibratore<\/strong> pi\u00f9 famoso del mondo \u2013 e la risposta \u00e8 stata prevedibilmente ovvia. I segreti sono in realt\u00e0 tre: una \u201ctesta\u201d particolarmente pesante per avere un\u2019inerzia che amplifica le 6.000 vibrazioni al minuto; un collo flessibile che riduce le vibrazioni nell\u2019impugnatura, e una ventola che previene il surriscaldamento del motore, che pu\u00f2 cos\u00ec girare a velocit\u00e0 maggiori. Proprio quegli elementi, guarda caso, su cui risparmia la maggior parte dei cloni venduti online e che risultano quindi meno efficaci e sicuri.<\/p>\n A ogni modo, mentre compivo i miei esperimenti da scienziato pazzo e mi documentavo sulla rete di vendita del giocattolo ho scorto un nome noto<\/a> fra i distributori italiani. O meglio: un nome che avevo gi\u00e0 sentito in altri ambiti bench\u00e9 sempre legati al piacere femminile. Cos\u00ec, saltellando di clitoride in clitoride, \u00e8 nata la seguente intervista.<\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n Ciao Gia, e grazie per la disponibilit\u00e0. Cominciamo con una tua presentazione? <\/p>\n Gia Balestra<\/p><\/div>\n Ma \u00e8 una mia impressione, o ci eravamo gi\u00e0 visti anni fa a Berlino?<\/em><\/p>\n Ci saremo visti al Kit Kat Club<\/a>, dove realizzavo i miei abiti MicroBondage<\/strong>! Il Kit Kat \u00e8 il mio locale preferito di Berlino, di cui amo l\u2019atmosfera da carnevale bizzarro, ubriaco e alterato ma anche estremamente educato.<\/p>\n <\/p>\n Questi abiti sembrano la risposta perfetta per tutti quelli che continuano a lamentarsi di \u201cnon avere niente di adatto\u201d per partecipare ai party fetish\/BDSM<\/a>\u2026 Chiss\u00e0 quando si metteranno in testa che con un po\u2019 di creativit\u00e0 si risolve tutto! Ma, a ogni modo, com\u2019\u00e8 nata l\u2019idea e come li realizzi?<\/em><\/p>\n I primi prototipi di MicroBondage, chiamati anche The Pornopinks<\/em>, sono nati durante i lunghi pomeriggi sulla spiaggia di Palolem a Goa, in India. Hanno avuto un successo istantaneo, fin dai primi abiti che ho tagliato l\u00ec. Tanto che quando la richiesta \u00e8 aumentata sono dovuta andare ad acquistare il particolare cotone di cui sono fatti a Tiripur, nello stato indiano del Tamil Nadu, dove viene prodotto. Con questi outfit ho vestito mezza Berlino alternativa!<\/p>\n <\/p>\n Adesso per\u00f2 la tua attivit\u00e0 principale consiste nell\u2019importazione dell\u2019Europe Magic Wand in Italia, giusto? Mi incuriosisce molto sapere cosa ti ha portato a questa scelta\u2026 ma soprattutto come la hai trasformata in realt\u00e0. Come si diventa importatori e distributori di sex toy?<\/em><\/p>\n Per me la cosa \u00e8 partita dal successo del mio cortometraggio Clitorissima<\/em><\/strong>, che ha vinto il premio per Eccezionale Visione Creativa al Cinekink Film Festival<\/a><\/em> di New York. Questo mi ha dato il coraggio di inviare il film alla Amok Marketing Sa, l\u2019azienda danese che produce l\u2019Europe Magic Wand, e di chiedere di diventare loro agente in Italia. La risposta positiva \u00e8 arrivata nel giro di 12 ore, e oggi sono molto onorata di rappresentare un sex toy cos\u00ec leggendario.<\/p>\n <\/p>\n In effetti insieme ai rabbit<\/a> e al Sybian<\/a>, i Magic Wand sono considerati un po\u2019 ovunque fra i migliori sex toy di tutti i tempi. Per curiosit\u00e0: come pubblicizzi questo prodotto, e quanti se ne vendono in Italia? <\/em><\/p>\n Ho iniziato da poche settimane e per ora sto ancora organizzandomi. Diciamo che sono la pubblicista di me stessa e che sto vedendo come in queste cose conti moltissimo il passaparola. Per questo cerco di contattare figure di donne potenti, sofisticate e sessualmente progressive, che possano consigliare a tutte le italiane che gi\u00e0 posseggono aspirapolvere e microonde di regalarsi anche la Rolls Royce dei vibratori. <\/p>\n Il tuo comprensibile interesse per il piacere femminile \u00e8 anche alla base del progetto <\/em>Clitorissima<\/a> al quale accennavi prima e che ho scoperto vedendo online le tue foto nelle quali vai in giro con un immenso clitoride portato come uno zaino. Ma di cosa si tratta, di preciso?<\/em><\/p>\n Clitorissima \u00e8 il risultato di circa 16 anni di studi indipendenti sulla sessualit\u00e0 femminile<\/strong>, partiti dal fatto che mia madre mi ha educata con la falsa narrativa che i minori non possano avere orgasmi perch\u00e9 il loro corpo non \u00e8 \u201cmaturo\u201d. Non ho messo in discussione questa falsit\u00e0\u00a0 fino ai miei 40 anni\u2026 poi la verit\u00e0 si \u00e8 presentata senza avvisare. Adesso sono come quelli che escono da una setta: sono ossessionata e incazzata per le informazioni che non ho avuto e per il lavaggio del cervello compiuto dalla chiesa cattolica\u2026<\/p>\n Ti pare possibile che, fra saune e giovani amanti, a Roma i preti gay abbiano pi\u00f9 possibilit\u00e0 di intrattenimento sessuale delle donne italiane, che ancora faticano ad accettare la possibilit\u00e0 di comprarsi un vibratore? Parlando di numeri, in Italia un uomo ha a disposizione un esercito di 50.000 sex worker di entrambi i sessi a portata di click, mentre le donne nemmeno conoscono il proprio corpo. \u00c8 una follia pura. Questa ignoranza sessuale non \u00e8 accettabile nel 2016: le donne devono svegliarsi!<\/p>\n <\/p>\n Abito MicroBondage (Ph. Daniela Scheible Modella Natasha Enquist)<\/p><\/div>\n Quando ho visto il documentario sono rimasto piuttosto colpito da alcune dichiarazioni sorprendenti, come quelle delle donne che hanno \u201cscoperto di avere un clitoride\u201d a un\u2019et\u00e0 gi\u00e0 molto avanzata. Quali sono le storie pi\u00f9 curiose che hai incontrato durante le tue interviste?<\/em><\/p>\n Prima di intervistare sconosciute sulla consapevolezza clitoridea ho voluto cominciare da tutte le donne delle mia famiglia, incluse mia madre e mia zia. Questa zia ha raccontato di aver avuto consapevolezza della clitoride all’eta di 40 anni, dopo aver avuto 2 figli! A proposito: quante persone hai intervistato? Se ho capito bene \u00e8 un progetto ancora aperto, vero?<\/em><\/p>\n A Berlino ho intervistato circa 150 proprietarie di clitoride. Vorrei che il progetto Clitorissima diventasse globale<\/strong>, come un\u2019Epifania della Clitoride, ma per il momento posso permettermi di promuoverlo solo tramite guerrilla marketing. L\u2019anno prossimo arriveranno i fondi per fare sul serio, e vorrei continuare il progetto intervistando altre 150 donne in ogni paese del mondo. \u00c8 qualcosa alla quale ho deciso di dedicare tutto il resto della mia vita, e visto che ho ancora 30-40 anni davanti c\u2019\u00e8 molto da fare!<\/p>\n Oggi Clitorissima \u00e8 presente su tutti i social media; ogni giorno invio mail e messaggi alle giornaliste che scrivono di sessualit\u00e0, eppure in Italia non ho mai ricevuto alcuna risposta. La colpa \u00e8 del muro che abbiamo nella testa, che per\u00f2 si pu\u00f2 demolire con l\u2019informazione. Io sono fiduciosa: \u00e8 un progetto semplice e facile da capire<\/strong>, che non necessit\u00e0 di macchinari o costi particolari.<\/p>\n <\/p>\n Cosa deve fare un lettore che volesse vedere la versione completa di Clitorissima?<\/em><\/p>\n L\u2019attuale versione del video dura circa 15 minuti. Intanto si pu\u00f2 cominciare dal trailer<\/a>, che si trova facilmente online. Poi si pu\u00f2 guardarlo nella versione in streaming a pagamento<\/a>, e naturalmente ai festival ai quali continua a partecipare.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Come avrete notato, su www.ayzad.com \u00e8 molto difficile che parli di sex toy. Ok, ogni tanto mi diverto a presentare quelli pi\u00f9 assurdi nella serie Non comprarlo!, ma in genere sono pi\u00f9 interessato ad aspetti diversi dalla banale recensione, come per esempio il loro design. 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Nato nel 1968 come un vero apparecchio per massaggi <\/strong>prodotto in Giappone dalla Hitachi, \u00e8 stato caratterizzato fin dall\u2019inizio dalla \u201ctesta\u201d morbida e dall\u2019alimentazione a cavo, che permette l\u2019uso di un motore di gran lunga pi\u00f9 potente di quelli usati di norma nei sex toy. Gi\u00e0 due anni dopo il lancio i progettisti si resero conto che il successo ottenuto <\/strong>dal loro oggetto avesse qualcosa di strano: o i giapponesi erano straordinariamente bravi nel procurarsi strappi e lussazioni, oppure veniva usato per scopi diversi dal previsto. Per identificarli non ci volle molto, tanto che in breve tempo la potenza venne ulteriormente aumentata, la testa fu resa pi\u00f9 gradevole al tatto\u2026e sulla confezione cominciarono a comparire incongrue immagini di signorine molto, molto felici.<\/p>\n
L\u2019unico problema di questa piccola meraviglia \u00e8 stato, almeno fino a poco tempo fa, il fatto che fosse venduto solo oltreoceano<\/strong>. Certo, era possibile farsene spedire uno dagli Stati Uniti, ma per usarlo sarebbe servito un adattatore per la spina di tipo americano e un trasformatore di tensione apposito\u2026non c\u2019\u00e8 da stupirsi quindi che dalle nostre parti sia rimasto a lungo un oggetto misterioso<\/strong>. Almeno fino a quando qualcuno non ha avuto l\u2019ovvia idea di produrne una versione ufficiale modificata per la rete elettrica europea, che si chiama infatti Europe Magic Wand.
\n<\/em>Il vibratore \u00e8 identico alla controparte made in USA, con alcune modifiche minori che lo rendono perfino migliore. Innanzitutto il cavo pi\u00f9 lungo, che permette di usarlo in modo marginalmente meno impacciato; il regolatore di velocit\u00e0 ha pi\u00f9 livelli, in modo da adattarsi anche a chi non ha un clitoride corazzato\u2026 e infine la \u201cpalla\u201d \u00e8 di un silicone pi\u00f9 facilmente lavabile rispetto all\u2019originale. Tutto perfetto, quindi? Beh, non proprio.<\/p>\n
Intervista a Gia Balestra<\/h2>\n
\n<\/em>
\nSono nata a Milano nel \u201960 e cresciuta nella lussureggiante campagna veneta. Ho fatto studi di gemmologia e di lavoro sono una designer. E poi una viaggiatrice, quasi vegana.
\n\u00a0<\/strong><\/p>\n
\nLa politica ufficiale \u00e8 di non rivelare i numeri precisi, ma posso dirti che in confronto al nord Europa qui in Italia i pezzi venduti sono prevedibilmente molto, molto inferiori<\/strong>.<\/p>\n
\nUna delle persone intervistate mi ha raccontato invece che la sua consapevolezza clitoridea \u00e8 nata aprendo un cassetto della cucina<\/strong> e sbattendoci contro\u2026 Un\u2019altra ricorda di avere usato sulla vulva un\u2019albicocca fresca come lubrificante. Pi\u00f9 di recente, una ragazza mi ha raccontato che quando all’et\u00e0 di 7\/8 anni si masturbava si era convinta di aver inventato l’orgasmo, perch\u00e9 nessuno le aveva detto niente e credeva di essere l’unica al mondo a provare quelle sensazioni!<\/p>\n