{"id":16909,"date":"2022-07-12T03:31:14","date_gmt":"2022-07-12T01:31:14","guid":{"rendered":"https:\/\/ayzad.com\/tutta-la-verita-su-endorfine-e-subspace-intervista-con-hermes-solenzol\/"},"modified":"2023-06-08T14:29:40","modified_gmt":"2023-06-08T12:29:40","slug":"endorfine-e-subspace","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/endorfine-e-subspace\/","title":{"rendered":"Tutta la verit\u00e0 su endorfine e subspace \u2013 Intervista con Hermes Solenzol"},"content":{"rendered":"
Quando mi chiedono cosa ci sia di divertente nel subire dolore, di solito offro un riassunto supersemplificato della cosiddetta \u201cestasi endorfinica\u201d, o \u201csubspace\u201d. Fa cos\u00ec: l\u2019eccitazione sessuale innalza la soglia di sopportazione di stress e dolore. Quando l\u2019organismo riceve stress a sufficienza rilascia molecole oppioidi che ti fanno volare via di testa. Cos\u00ec, in certe condizioni, alcune persone si divertono a ricevere stimoli dolorosi\u2026 che possono diventare\u00a0molto\u00a0<\/em>piacevoli. <\/p>\n Prima di tutto, potresti cortesemente presentarti ai lettori?<\/strong><\/p>\n Hermes Solenzol<\/p>\n<\/div>\n Mi definirei un neuroscienziato kinky e un intellettuale dai vasti interessi. Sono un cosmopolita nato a Roma da genitori spagnoli. Sono cresciuto in Spagna\u00a0sotto le cure dell\u2019Opus Dei<\/a>, un\u2019organizzazione cattolica ultraconservatrice. A 15 anni ho avuto una crisi religiosa che mi ha fatto abbandonare il cattolicesimo e intraprendere\u00a0una ricerca spirituale<\/a>. Durante la leva obbligatoria sono scampato per un pelo al\u00a0dovermi ribellare al colpo di stato del 1981<\/a>. Finito il liceo mi sono trasferito prima a Parigi e poi negli Stati Uniti, dove ho fatto un postdottorato all\u2019Istituto Sanitario Nazionale<\/em>. Il sadomasochismo mi interessava da molto, e nella citt\u00e0 di Washington ho scovato un\u2019organizzazione BDSM chiamata prima\u00a0People Exchanging Power<\/em>\u00a0e oggi\u00a0Black Rose<\/em>. \u00c8 l\u00ec che ho conosciuto mia moglie, con cui vivo in California da oltre 30 anni e dove siamo membri di\u00a0Threshold<\/em>, l\u2019associazione kinky locale sin da quando ci siamo trasferiti. <\/p>\n Il tuo particolare percorso ti pone in una posizione ideale per esaminare in dettaglio alcune questioni che gli appassionati di eros insolito trattano spesso ma solo in termini empirici. Tipo le endorfine, che vien fuori siano un argomento ben pi\u00f9 complicato della solita frasetta \u00abe poi si scatenano le endorfine\u00bb nota ai pi\u00f9. A proposito: la scienza cosa sa di preciso su queste molecole?<\/strong><\/p>\n Sulle molecole e i loro ricettori la scienza ne sa parecchio perch\u00e9 negli Stati Uniti la ricerca sulla dipendenza da oppioidi \u00e8 stata generosamente finanzata dal\u00a0National Institute of Drug Abuse<\/em>. <\/p>\n Nello specifico, ti ho scoperto tramite i tuoi articoli sulla scienza del subspace \u2013 e pur essendo un discreto esperto mi ha colpito la tua osservazione su come non ci sia un solo \u2018subspace\u2019, ma tre. Mi spieghi meglio?<\/strong><\/p>\n Volevo studiare I percorsi neuronali che collegano il cervello col midollo spinale e attivano il rilascio di endorfine quando sentiamo dolore. La loro origine \u00e8 in un\u2019area del tronco encefalico chiamata nucleo del rafe magno (NRM). Tuttavia da l\u00ec parte anche un altro percorso neuronale di inibizione del dolore, che per\u00f2 utilizza come neurotrasmettitore la noradrenalina anzich\u00e9 le endorfine. Tale percorso ha origine in tre regioni che si chiamano nucleo ceruleo, A5 e A7. La cosa strana che ho riscontrato \u00e8 che la noradrenalina blocca il rilascio di endorfine nel midollo spinale. Esaminando la letteratura ho appreso che i collegamenti fra il NRM e i tre nuclei noradrenogenici si inibiscono a vicenda. Ci\u00f2 indica che ci siano due stati analgesici mutualmente esclusivi: uno attivato dalle endorfine e uno dalla noradrenalina, connessi a stati mentali differenti. Il rilascio di noradrenalina avviene in situazioni di pericolo, ed \u00e8 accompagnato da attivit\u00e0 e iperattenzione. Il rilascio di endorfine invece avviene durante i comportamenti di paralisi e altre condizioni in cui diventiamo immobili e sonnolenti. Ho pensato che tutto ci\u00f2 avesse a che fare col subspace e l\u2019ho scritto su\u00a0Fetlife<\/em>, il social network BDSM. L\u00ec una donna che si fa chiamare Glass Hummingbird mi ha risposto sostenendo di sapere indurre a piacere questi due diversi subspace, e di avere modo di dimostrarlo. Trattandosi di una infermiera utilizzava la misurazione del ritmo cardiaco tramite un pulsossimetro; le endorfine lo abbassano, mentre l\u2019adrenalina lo alza. <\/p>\n Grazie per il chiarimento e per aver condiviso una storia tanto personale. Mi sa che l\u2019ovvia prossima domanda sia chiederti se puoi suggerire qualche modo specifico per stimolare ciascun tipo di reazione di subspace.<\/strong><\/p>\n Su Fetlife c\u2019\u00e8 altra gente che sta facendo esperimenti con i pulsossimetri. Pare che all\u2019inizio di una sessione la prima cosa che si attiva sia lo stato noradrenogenico. Nelle condizioni ideali quello endorfinico arriva dopo pochi minuti e pu\u00f2 durare ore. Una complessa molecola di beta-endorfina<\/p>\n<\/div>\n Hai scritto anche che comprendere la neurochimica del subspace ti ha permesso di comprendere meglio il fenomeno del sub-drop, in cui alcune persone provano disagio a scoppio ritardato dopo un\u2019esperienza altrimenti piacevole. Me ne puoi parlare un po\u2019 \u2013 e magari dirmi anche come prevenirlo o gestirlo?<\/strong><\/p>\n Basandomi su quel che ho sentito, e un po\u2019 sull\u2019esperienza personale, penso che ci siano due tipi di drop. <\/p>\n Grazie per avere condiviso le tue scoperte. Prima di chiudere, ti va di indicare dove si possano trovare i tuoi lavori online?<\/strong><\/p>\n Quest\u2019estate pubblicher\u00f2 il mio romanzo\u00a0Games of Love and Kink<\/em>, che \u00e8 una storia romantica su una giovane coppia che scopre il BDSM. \u00c8 ambientato nella spagna dei tardi anni Settanta, durante i grandi cambiamenti sociali della transizione dalla dittatura alla democrazia. I personaggi sperimentano anche relazioni aperte e giochi kinky di gruppo. Si tratta della versione inglese del primo dei miei\u00a0cinque romanzi in spagnolo<\/a>, sui quali si trovano pi\u00f9 informazioni\u00a0qui<\/a>. Quando mi chiedono cosa ci sia di divertente nel subire dolore, di solito offro un riassunto supersemplificato della cosiddetta \u201cestasi endorfinica\u201d, o \u201csubspace\u201d. Fa cos\u00ec: l\u2019eccitazione sessuale innalza la soglia di sopportazione di stress e dolore. Quando l\u2019organismo riceve stress a sufficienza rilascia molecole oppioidi che ti fanno volare via di testa. Cos\u00ec, in certe […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16903,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_et_pb_use_builder":"","_et_pb_old_content":"","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[12,19,25],"tags":[],"class_list":["post-16909","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-bdsm","category-cultura","category-interviste"],"yoast_head":"\n
\nQuesta \u00e8 anche la spiegazione ripetuta spesso nei manuali e nei seminari sul kink \u2013 tuttavia \u00e8 tutt\u2019altro che completa, per non dire piuttosto imprecisa. Per fortuna ho scoperto per\u00f2 un\u00a0articolo molto interessante su questo argomento<\/a>\u00a0scritto dalla miglior fonte possibile: un neuroscienziato specializzato che oltretutto pratica BDSM. Potevo forse trattenermi dall\u2019importunarlo?<\/p>\n
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\nPer chi fosse interessato alle mie credenziali scientifiche ci sono la\u00a0mia biografia<\/a>\u00a0e un elenco di\u00a0pubblicazioni<\/a>.<\/p>\n
\nEndorfina<\/em>\u00a0\u00e8 un termine ombrello che copre un gruppo di quasi 40 peptidi pi\u00f9 correttamente noti come\u00a0oppioidi endogeni<\/em>. Appartengono a quattro famiglie \u2013 encefaline, dinorfine, endorfine e nocicettina\/orfanina \u2013 codificate da quattro geni differenti ed elaborate in varie combinazioni da quattro diversi ricettori.
\nGran parte dei miei studi sono stati dedicati a studiare il rilascio di endorfine nel midollo spinale dei topi \u2013 ho scoperto un nuovo metodo per misurarle. Un altro neuroscienziato spagnolo, Jon Kar Zubieta, ha trovato un modo sofisticato per misurare il rilascio di endorfine negli esseri umani coscienti. Si inietta un oppioide contenente isotopi che possono essere tracciati dalla\u00a0tomografia a emissione di positroni<\/a>\u00a0quando si uniscono ai loro ricettori. Ci\u00f2 consente di vedere in che modo le endorfine fanno cose differenti nelle varie aree cerebrali. Non \u00e8 che ci sia una \u201czuppa di endorfine\u201d in tutto il cervello, bens\u00ec rilasci molto localizzati.
\nLe endorfine vengono rilasciate anche nel sangue, ma non superano la barriera sangue-cervello, pertanto misurarle con dei prelievi \u2013 che \u00e8 il modo con cui si \u00e8 sostenuto di rilevare lo\u00a0sballo da endorfine<\/em>\u00a0\u2013 in realt\u00e0 non dice nulla su cosa stia avvenendo nel cervello.<\/p>\n
\nEro scettico, ma lei si \u00e8 offerta di venire a Los Angeles a mostrarmelo. Cos\u00ec ci siamo infilati in una stanza di motel con i nostri aggeggi BDSM e un pulsossimetro, e abbiamo cominciato a giocare. Quando la colpivo con un paddle o un\u00a0cane\u00a0<\/em>i suoi battiti andavano su e poi gi\u00f9, pertanto andava in subspace noradrenogenico seguito da uno endorfinico, e proprio come aveva detto sapeva indurre entrambi a volont\u00e0, senza bisogno di stimoli esterni. Figurati che mi ha fatto vedere di poter superare i 110 battiti al minuto in questo modo.
\nPoi \u00e8 venuto il mio turno. Lei non sapeva fare impact play, cos\u00ec ha messo su della musica e mi ha inserito degli aghi mentre tenevo il pulsossimetro sul dito. Gli aghi in principio fanno male, ma poi sono scivolato in un subspace profondo in cui la musica \u00e8 diventata estremamente piacevole, proprio come quando ti fai una canna. Mi ha riferito che i valori sul misuratore schizzavano su e gi\u00f9 molto rapidamente, per cui non ha saputo dire in che tipo di subspace mi trovassi \u2013 potrei avere fluttuato fra uno e l\u2019altro.
\nUleriori letture e ragionamenti mi hanno portato a ipotizzare che ci possa essere un terzo tipo di subspace caratterizzato dal rilascio di serotonina, ma non sono riuscito a completare tutta la parte sperimentale come con gli altri due.<\/p>\n
\nPenso che a condurre al subspace noradrenogenico sia il coinvolgimento del bottom, che pu\u00f2 essere divertente e salutare. Urlare, dibattersi, pestare i piedi, insultare\u2026 sono tutti comportamenti tipici delle reazioni istintive di lotta\/fuga che pertanto prolungano il subspace noradrenogenico.
\nPer facilitare il subspace da endorfine, la prima cosa da fare \u00e8 creare un ambiente di fiducia che permetta al bottom di lasciarsi andare. Un po\u2019 di deprivazione sensoriale, tipo una benda, potrebbe aiutare: in questo modo la persona pu\u00f2 concentrarsi sul dolore e le altre sensazioni. Aiuta anche sdraiarsi o farsi sostenere da un bondage (tipo la croce di S. Andrea) che consenta di rilassare i muscoli. Il top dovrebbe parlare chiaramente e lentamente, in un tono basso che pu\u00f2 avere un effetto ipnotico. Il bottom deve avere la possibilit\u00e0 di produrre suoni, ma non di parlare: l\u2019idea \u00e8 di perdersi nelle sensazioni del corpo, non di rivolgersi all\u2019ambiente esterno.<\/p>\n
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\nIl primo avviene subito dopo la sessione. Sembra essere la conseguenza naturale dello sballo raggiunto poco prima \u2013 ci\u00f2 che sale deve anche tornare gi\u00f9. Dopo un periodo di stress quali il dolore e l\u2019ansia durante la sessione, il corpo attiva il sistema parasimpatico, che \u00e8 un ramo del sistema nervoso autonomo che serve a riequilibrare l\u2019organismo. Il ritmo cardiaco rallenta, il sangue si ritrae dalle periferie per irrorare gl iorgani interni, e ci\u00f2 fa sentire freddo soprattutto alle mani e ai piedi. Si pu\u00f2 avere sete o fame. Emotivamente ci pu\u00f2 essere il bisogno di connessione, contatto fisico e supporto emotivo; tuttavia chi \u00e8 pi\u00f9 introverso e non ha molta intimit\u00e0 col top potrebbe preferire non essere toccato e rimanere solo coi suoi pensieri.
\nNe consegue che per gestire questo primo tipo di sub-drop il top debba offrire accudimento. Per la maggior parte delle persone ci\u00f2 comporta avvolgersi in una coperta, farsi abbracciare e sentirsi dire parole di incoraggiamento, o chiacchierare. Acqua e snack possono dare una mano. L\u2019analisi dell\u2019accaduto pu\u00f2 aspettare, a meno che il bottom non senta la necessit\u00e0 di discuterne subito. Qualcuno potrebbe non voler essere toccato o interpellato, ma solo osservato da lontano.
\nIl secondo tipo di sub-dropo avviene uno o due giorni dopo la sessione, e quindi \u00e8 molto pi\u00f9 difficile da gestire. \u00c8 una sensazione di calo di energie e malinconia inspiegabile, che a volte sconfina nella depressione. Qui penso sia una sorta di astinenza dalle endorfine e dagli altri neurotrasmettitori rilasciati nel cervello durante la sessione. Non \u00e8 che ci si possa fare molto: saperlo riconoscere e dargli un nome aiuta, perch\u00e9 ci si rende conto che entro un paio di giorni passer\u00e0. Si dovrebbe evitare lo stress e concentrarsi su attivit\u00e0 ricaricanti, che cambiano da persona a persona \u2013 per me si tratta di leggere, per altri potrebbe essere una passeggiata nella natura, guardarsi un film, fare yoga o meditare.<\/p>\n
\nIl mio sito\u00a0Sex, Science & Spirit<\/a><\/em>\u00a0contiene un blog con un sacco di articoli non solo sul BDSM, ma anche su sesso, scienza, filosofia, politica e altro. Inoltre scrivo molto su\u00a0Medium<\/a><\/em>\u00a0e\u00a0Fetlife<\/a>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"