{"id":1645,"date":"2014-09-16T00:00:00","date_gmt":"2014-09-15T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2014\/09\/16\/casa-delle-bambole\/"},"modified":"2020-07-15T13:56:47","modified_gmt":"2020-07-15T11:56:47","slug":"casa-delle-bambole","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/casa-delle-bambole\/","title":{"rendered":"Female masker: nella casa delle bambole"},"content":{"rendered":"

Vi \u00e8 capitato negli anni scorsi di vedere puntata di Lucignolo<\/em><\/a> dedicata alle rubberdoll? Se quel genere di gioco vi intriga, l\u2019emittente inglese Channel 4 <\/em>ha fatto di meglio qualche tempo fa, trasmettendo il documentario Secrets of the living dolls<\/em><\/a>, che ha portato alla ribalta il fenomeno ancora pi\u00f9 raro dei female masker<\/em><\/strong>, signori (e pochissime signore) che si divertono a vestirsi da donna. No, non usando trucco e abbigliamento come fanno i comuni travestiti, ma infilandosi letteralmente nella pelle (in silicone) di una donna<\/a>. E aggiungendo protesi per sagomare il corpo. E \u2013 soprattutto \u2013 maschere che avvolgono l\u2019intera testa.
\nA dirla tutta, l\u2019espressione fissa di queste maschere \u00e8 appena leggermente meno inquietante delle tute complete anatomicamente corrette \u2013 ma bisogna ammettere che a volte il risultato sia notevole<\/strong>. Alcuni masker arrivano davvero ad assomigliare a Barbie <\/em>giganti. L\u2019aspetto pi\u00f9 curioso \u00e8 comunque perch\u00e9<\/em> lo facciano. Certo, fare sesso mentre si sperimenta un\u2019identit\u00e0 alternativa fa senz\u2019altro parte dell\u2019attrattiva, e dopotutto \u00e8 il motivo per cui alcuni di loro utilizzano complicate protesi che trasformano i genitali maschili in un\u2019approssimazione penetrabile di quelli femminili. Ma la vera ragione \u00e8 un\u2019altra.<\/p>\n

Perch\u00e9 si diventa female masker?<\/h2>\n

\u00abPensavo che nessuna ragazza sexy avrebbe mai voluto stare con me\u00bb dice una \u201cbambola\u201d intervistata nel documentario, \u00abcos\u00ec me ne sono costruito una\u00bb. Il ragionamento \u00e8 simile a quello di un altro interessante personaggio, un pensionato settantenne che spiega candidamente come alla sua et\u00e0 trovi solo partner sopra i 50, nessuna delle quali attraente come il suo alter ego femminile.
\nPer questo tipo di persone si tratta davvero di una ricerca estetica<\/strong>, non di un modo per sedurre il prossimo. Anzi: a dirla tutta, la stragrande maggioranza dei masker non esce nemmeno mai da casa quando indossa quei costosi aggeggi (la sola tuta senza mani, piedi o testa viene venduta a circa 2.000 dollari). La paura \u00e8 di non essere accettati<\/strong>, presi in giro o aggrediti. La loro fantasia pi\u00f9 proibita viene spesso espressa in termini cos\u00ec pacati da fare tenerezza: \u00abil sogno \u00e8 di poter fare cose normali in abiti straordinari. Roba come uscire a fare due passi, o fare shopping\u00bb.<\/p>\n

<\/h2>\n

Le convention per female masker<\/h2>\n

Per offrire ai masker un\u2019opportunit\u00e0 d\u2019incontro al di fuori di forum virtuali come Dollspride.com<\/a> sono nate apposite convention<\/strong>. Prima negli Stati Uniti, dove la pi\u00f9 grande si chiama Rubberdolls World Rendezvous<\/em><\/a>, e successivamente qui in Europa. Di solito si tratta di eventi molto specifici, poich\u00e9 come sovente capita con le sessualit\u00e0 alternative, basta un\u2019interpretazione leggerissimamente diversa dello stesso feticismo (per esempio usare un costume da rubberdoll<\/em> senza volto, anzich\u00e9 con la maschera da bambola) per non essere veramente accettati nel gruppo.
\nUn altro grande appuntamento si tiene a Londra: la Dollcon Europe<\/em><\/a> \u00e8 un pochino pi\u00f9 ecumenica, al punto di prevedere anche un\u2019uscita di gruppo per il leggendario fetish party del Torture Garden<\/em>, e\u2026 una visita guidata al museo dei trasporti, naturalmente vestiti da bambola. Mah. La prevendita online dei biglietti del precedente evento \u00e8 andata esaurita in poco tempo.<\/p>\n

Guardate il video qui sotto per entrare nella ‘casa delle bambole’.<\/p>\n