{"id":16409,"date":"2021-11-21T01:20:46","date_gmt":"2021-11-21T00:20:46","guid":{"rendered":"https:\/\/ayzad.com\/?p=16409"},"modified":"2021-11-24T21:34:58","modified_gmt":"2021-11-24T20:34:58","slug":"feticismi-apocalittici-e-mamme-pancine","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/feticismi-apocalittici-e-mamme-pancine\/","title":{"rendered":"Feticismi apocalittici e mamme pancine"},"content":{"rendered":"
[et_pb_section fb_built=”1″ admin_label=”section” _builder_version=”3.22″ global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_row admin_label=”row” _builder_version=”3.25″ global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” global_colors_info=”{}” custom_padding__hover=”|||” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_text admin_label=”Text” _builder_version=”3.27.4″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”]<\/p>\n
Una parte \u2013 pi\u00f9 piccola di quel che immaginate \u2013 del lavoro di studioso delle sessualit\u00e0 insolite consiste nell\u2019analizzare le evoluzioni della pornografia. \u00c8 stato infatti dimostrato come il porno rifletta chiaramente lo zeitgeist<\/a>: gli anni \u201970 del secolo scorso sono stati caratterizzati da erotica intellettualoide e piena di pretese politiche; gli \u201980 hanno inseguito l\u2019estetica del lusso; i \u201990 erano innamorati di tecnologie un po\u2019 immature; il cambio di millennio giocherellava invece con lo shock e la confusione queer di ruoli e generi\u2026 Pur molto semplificata, col senno di poi \u00e8 facile leggere la mappa di fenomeni sociali innescati da eventi esterni e spesso anticipati sui set a luci rosse. Addirittura, addentrandosi negli sviluppi dei filoni pi\u00f9 marginali spesso si riesce ad anticipare quali potranno essere le tendenze future \u2013 che, a naso, oggi non sembrano particolarmente felici<\/a>.<\/p>\n Una delle mode che mi hanno pi\u00f9 colpito nell\u2019ultimo anno \u00e8 la moltiplicazione di scenari di stupro molto particolari. Se in quelli per cos\u00ec dire \u201ctradizionali\u201d ci\u00f2 che viene messa in scena \u00e8 un\u2019eccitazione cos\u00ec estrema da risultare incontrollabile, da qualche tempo a questa parte le preferenze del pubblico sembrano infatti andare in direzioni ancora pi\u00f9 oscure e inquietanti.<\/p>\n Prima sono arrivate le fantasie di \u201cgenocidio razziale\u201d, in cui l\u2019ansia per gli sbarchi di migranti viene esorcizzata attraverso scenari grotteschi dove i maschi bianchi vengono sottomessi, esclusi o castrati mentre le donne venerano l\u2019Uomo Nero (ovviamente superdotato, come da clich\u00e9) e generano con compiacimento una nuova Europa dalla pelle sempre pi\u00f9 scura.<\/p>\n Poco dopo \u00e8 spuntata una reazione agghiacciante: gruppi sempre pi\u00f9 numerosi in cui la fecondazione viene vista come una punizione estrema. Spesso le immagini sono banalissime, ma assumono tutto un altro significato grazie ai commenti o alle caption<\/em> – cio\u00e8 le scritte applicate da chi riposta il materiale come se si trattasse di memi da diffondere sui social. Quel che accadr\u00e0 dopo non ha importanza: l\u2019unica cosa che conta \u00e8 concentrarsi sulla fertilit\u00e0 dell\u2019utero di turno, sulla quantit\u00e0 di eiaculato, sul rifiuto di usare anticoncezionali, perfino sui risultati strabilianti degli esami fatti dall\u2019uomo, che hanno certificato sperma vitalissimo e motilissimo \u2013 praticamente una garanzia di pancione in arrivo. Roba da corso di ginecologia pi\u00f9 che da 120 giornate di Sodoma<\/em>, ma altrettanto perversa. <\/p>\n Una delle prime cose che mi sono tornate in mente dopo avere identificato il boom di interesse per le fecondazioni \u00e8 stato un pezzo dell\u2019intervista al biografo di Joseph Farrel<\/a>, il disegnatore erotico pi\u00f9 estremo di tutti i tempi. In una conversazione rimasta fuori dall\u2019articolo, parlando della presenza ricorrente di personaggi femminili gravidi era venuto fuori che fossero il simbolo di un curioso ragionamento. \u00abLa Francia \u00e8 andata a pallino dopo i tempi d\u2019oro del dopoguerra,\u00bb pare avesse dichiarato Farrel. \u00abIl presente \u00e8 uno schifo e il futuro sar\u00e0 peggio, quindi tu che osi mettere al mondo nuove vite meriti qualsiasi punizione\u00bb.<\/p>\n A ben guardare poteva essere un buon punto di partenza. Molte parafilie nascono infatti dal tentativo di compensare una mancanza di controllo \u2013 reale o anche solo percepita. Possono cos\u00ec prendere la forma di una opposizione (per esempio: se ti senti anziano e vittima del tempo che passa, \u00e8 facile che abbia fantasie sessuali con partner molto pi\u00f9 giovani di te) o un\u2019accettazione totale. Sempre restando nel campo delle pi\u00f9 recenti tendenze pornografiche, quest\u2019ultimo caso si manifesta per esempio con il feticismo per le ineguaglianze sociali<\/a> o per la distruzione dell\u2019ecologia<\/a>. Naturalmente non ho certezze al riguardo, ma la sensazione di essere sulla strada giusta era piuttosto netta. Poi \u00e8 accaduta una coincidenza magnifica. Ecco quindi la chiacchierata che ci siamo fatti.<\/p>\n <\/p>\n \u00a0<\/em>\u00c8 stato uno studio abbastanza lungo perch\u00e9 si \u00e8 trattato di seguire costantemente i gruppi e tentare di profilare alcune delle Pancine per evitare che partisse la polemica, gi\u00e0 sorta con Maisto, il Signor Distruggere<\/a>, che le Pancine fossero un’invenzione. La profilazione, invece, ci ha dimostrato che sono persone esistenti e che sono molte. Il lavoro di analisi si \u00e8 basato sullo stile della fenomenologia: attraverso le parole chiave ricorrenti, ho cercato di comprendere quale fosse \u201cil massimo dell\u2019esperienza possibile\u201d, il modello sia linguistico, sia relazionale, sia culturale al quale le Pancine sono legate. Intendo una sorta di narrazione \u201ctipo\u201d che potremmo definire una moderna mitologia che ho analizzato dal punto di vista di molti possibili modelli di riferimento. <\/em><\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n Quindi, tanto per chiarire\u2026 le mamme pancine sono proprio come in quei post assurdi?<\/p>\n Esistono e condividono davvero quel tipo di pensiero. Ne abbiamo profilate 42, e ci \u00e8 voluto molto tempo per creare il genere di confidenza che permette di ottenere dati personali approfonditi. <\/em><\/p>\n <\/p>\n Che tipo di persone fa parte di una sottocultura del genere?<\/p>\n In realt\u00e0, questo non sono riuscita a scoprirlo. Ho fatto diverse ipotesi: manie religiose, superstizione, famiglie disfunzionali. In linea generale, non esiste un ambiente sociale unico che crei le Pancine, perch\u00e9 quelle analizzate provengono dal Nord e dal Sud, dalla campagna e dalla citt\u00e0, hanno diversi livelli di istruzione, dalle elementari alla laurea. Anche le confessioni religiose sono tutte rappresentate.<\/em><\/p>\n \u00a0<\/em>Ho ipotizzato che si tratti di confini invisibili ma cos\u00ec profondamente radicati da costituire un limite all\u2019evoluzione del comportamento. Se ci pensa, nella nostra societ\u00e0, sono molti i limiti invisibili ma invalicabili: se si viene da una certa parte di un agglomerato urbano si avr\u00e0 a che fare con persone tutte dello stesso tipo, che frequentano le stesse scuole e che sono portate ad adeguarsi alle aspettative future del gruppo. Sappiamo bene che la scuola, lungi dal permettere un\u2019effettiva ascesa sociale, se non in casi rari, non elimina ma mantiene le differenze di classe. L\u2019emancipazione da modelli visti nell\u2019infanzia (per questo teorizzo che queste donne siano cresciute in famiglie disfunzionali, che abbiano avuto pochissimo capitale sociale al quale relazionarsi e grazie al quale progredire), nonostante gli studi, diventa impossibile e queste giovani donne continuano a ripetere i modelli acquisiti durante l\u2019infanzia. Ma, davvero, non si pu\u00f2 parlare di un certo tipo di persona.<\/em><\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n Quando si incontrano fenomeni cos\u00ec radicalizzati \u00e8 difficile capire quale sia la loro effettiva entit\u00e0. Mi vengono in mente le TERF, pseudofemministe che odiano le donne transessuali: online sembra un esercito potentissimo, ma\u00a0analizzando lucidamente i dati<\/a>\u00a0si scopre che ce ne sono appena poche centinaia in tutto il mondo. Non \u00e8 che anche le mamme pancine siano solo assoluta minoranza, ma molto \u201crumorosa\u201d? C\u2019\u00e8 una stima di quante siano in Italia, e quante eventualmente ve ne sono all\u2019estero?<\/p>\n Ci sono anche all\u2019estero e il termine che usano per descrivere s\u00e9 stesse \u00e8 lo stesso. Non posso fare una quantificazione precisa del numero perch\u00e9 le vere Pancine appartengono a gruppi chiusi: tuttavia, i gruppi aperti dove maturano la radicalizzazione in Pancine sono centinaia.<\/em><\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n Un\u2019osservazione che mi ha colpito molto nel suo libro \u00e8 quella che definisce le pancine \u00abfeticiste del pancione\u00bb, per le quali perfino il marito e i figli rappresentano solo un accessorio della condizione idealizzata di poter sfoggiare il pancione. Potrebbe approfondire un poco questo concetto?<\/p>\n La cosa straordinaria, secondo me, \u00e8 che le pancine, una volta madri, pur attribuendo ai figli doti e diritti speciali, pur proteggendoli da qualsiasi influenza del buon senso (per esempio gli interventi degli insegnanti), non sono poi cos\u00ec interessate ai figli. Non ne descrivono l\u2019aspetto o il carattere: sono semplicemente \u00abil mio Principino, la mia Principessa\u00bb. Stereotipi. Quello che sembra interessare queste donne \u00e8 l\u2019emblema della gravidanza, il pancione, che mostra a tutti il raggiungimento di una condizione privilegiata. \u00c8 il Pancione che cercano di eternare in stampi di gesso, cuscini della nascita, orecchini fatti con il cordone ombelicale. Ci\u00f2 che le lega ai figli \u00e8 una condizione di gravidanza perenne: il fatto, per esempio, di indicare l\u2019et\u00e0 in mesi, \u00abcome fossero forme di parmigiano\u00bb, dice Maisto, \u00e8 un\u2019impressionante forma di voracit\u00e0 e, davvero, molte sembrano sul punto di volersi mangiare i figli per riportarli nel grembo materno, insomma, alla condizione visibile dello status di madre. Anche l\u2019allattamento, protratto sino ad et\u00e0 ridicole, \u00e8 il tentativo di non sganciare i figli dal proprio corpo.<\/em><\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n Dal mio punto di vista di studioso delle sessualit\u00e0 insolite, tutto ci\u00f2 mi ha fatto naturalmente pensare a feticismi \u2013 intesi in senso prettamente erotico \u2013 relativi alla gravidanza. Un classico \u00e8 quello appunto per il pancione, ma ce ne sono altri che si sono diffusi soprattutto negli ultimi anni: per la cosiddetta \u201cfamiglia tradizionale\u201d in cui la donna \u00e8 solamente fattrice e casalinga; per l\u2019inseminazione come punizione sociale che costringe le vittime a essere madri frustrate anzich\u00e9 donne emancipate; per l\u2019uomo rozzo (tipicamente trumpiano, con tanto di cappellino rosso) visto come \u201cmaschio alfa\u201d e padre ideale\u2026<\/p>\n \u00c8 possibile che ci sia un elemento psicosessuale anche nella dottrina delle mamme pancine?<\/p>\n Non conoscevo queste parafilie e ci ho riflettuto molto. L\u2019idea che queste donne giochino \u201ceroticamente\u201d alla sottomissione mi pare troppo sofisticata, anche perch\u00e9 non c\u2019\u00e8 in loro alcuna malizia, nessuna eccitazione, che sarebbe comunque necessaria per un gioco erotico: sembrano semplicemente del tutto ignoranti su quale sia una normale sessualit\u00e0. Il sesso sono \u201ci doveri\u201d: l\u2019uomo li pretende, la donna si presta \u00abalmeno lui non pu\u00f2 andare a dire a sua madre che non ti concedi\u00bb oppure rischiare di non ricevere \u201cla paghetta\u201d, ovvero i soldi che i mariti consegnano alla moglie per le spese di famiglia. \u00abSe non ti concedi tutte le volte che te lo chiede, \u00e8 ovvio che non ti dia la paghetta\u00bb. \u00c8 raccapricciante e non ci vedo alcun gioco sessuale, solo un comportamento stereotipato che sembra venire, pi\u00f9 che dagli Stati Uniti, da sacche profondissime di malessere famigliare.<\/em><\/p>\n \u00a0<\/em><\/p>\n E cosa mi dice allora di una sublimazione dell\u2019eccitazione nel gioco di potere di gestire nientemeno che la creazione di una nuova vita? Dopotutto, anche le parafilie citate prima sono innanzitutto fantasie di rivincita nei confronti di un mondo troppo difficile da tenere sotto controllo.<\/p>\n Ecco, questo s\u00ec: in fondo, per chi non ha avuto modo di giocare, nella vita, altro ruolo che quello tradizionale, sposarlo, enfatizzarlo, renderlo fanatico e tribale pu\u00f2 essere una rivincita. L\u2019odio nei riguardi delle donne emancipate, \u00able maestrine laureate al classico\u00bb, \u00able faciline\u00bb, ne sembrerebbe una dimostrazione. La maternit\u00e0 per la maternit\u00e0, procreativa e non genitoriale, possessiva e non di accudimento, non necessita di studi. E non mi riferisco all\u2019essere madre, che \u00e8 invece una autorealizzazione matura e creativa. Essere incinte pu\u00f2 essere una rivincita nei riguardi delle aspettative disilluse, nei riguardi di madri sfinite ed emotivamente assenti, di contesti famigliari poco accudenti. Mi sono fatta l\u2019idea di donne sposate troppo giovani, per scappare dalla famiglia, forse malmaritate con uomini a loro volta troppo giovani per essere veri padri: per queste giovani donne, la diade mitologica Madre-Figlio, che esclude, di fatto, l\u2019entit\u00e0 maschile, sembra segno di una grande sofferenza, di grandi privazioni affettive.<\/em><\/p>\n Quando i figli saranno grandi, cosa sar\u00e0 di queste donne? Ricominceranno da capo fagocitando i nipotini oppure, terminata l\u2019et\u00e0 della procreazione, si troveranno in balia di una solitudine alla quale non sono preparate e che non hanno gli strumenti per affrontare?<\/em><\/p>\n Spero non vi attendeste una spiegazione perfetta, ma del resto non ci troviamo in un film. Nel mondo reale \u00e8 improbabile che qualcuno si svegli all\u2019improvviso strillando \u00abeureka!\u00bb e agitando uno schemino ben ordinato di fenomeni complessi. Perfino la scienza vera procede un passettino alla volta \u2013 figuriamoci la semplice osservazione di comportamenti tanto strani!<\/p>\n I paralleli sono per\u00f2 evidenti: categorie differenti di persone si sentono insignificanti, e in un impeto di hybris da trofeo giocano addirittura a interpretare dio, ciascuno a suo modo. Ci\u00f2 non esclude naturalmente che qualche individuo disturbato possa lasciarsi influenzare anche dal porno. Tuttavia diversi studi hanno confermato che la pornografia ha quasi sempre l\u2019effetto di disarmare le fantasie pi\u00f9 devianti \u2013 perch\u00e9, detto in soldoni, dopo essersi masturbati in genere si ha pi\u00f9 voglia di fare un pisolino che di passare all\u2019azione. La natura aspirazionale della sottocultura pancinista ha verosimilmente un decorso opposto, come accade con altri estremismi fanatici fondati sulla propaganda.<\/p>\n Suppongo che a questo punto ci starebbe bene un gran ragionamento sul concetto di perversione, sulla sua percezione e sulla sua accettabilit\u00e0 sociale \u2013 ma credo che ci stiate gi\u00e0 pensando da un pezzo, e posso risparmiarvi questo ulteriore tormento. Una cosa che mi piacerebbe, invece, \u00e8 sapere cosa pensiate di tutto ci\u00f2. \u00c8 possibile che stia prendendo una gran cantonata, o che qualcuno possa offrire interpretazioni pi\u00f9 puntuali e circostanziate. Nel caso, sono solo a una email di distanza.<\/p>\n [\/et_pb_text][\/et_pb_column][\/et_pb_row][\/et_pb_section]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Una parte \u2013 pi\u00f9 piccola di quel che immaginate \u2013 del lavoro di studioso delle sessualit\u00e0 insolite consiste nell\u2019analizzare le evoluzioni della pornografia. \u00c8 stato infatti dimostrato come il porno rifletta chiaramente lo zeitgeist: gli anni \u201970 del secolo scorso sono stati caratterizzati da erotica intellettualoide e piena di pretese politiche; gli \u201980 hanno inseguito […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16408,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_et_pb_use_builder":"on","_et_pb_old_content":"Una parte \u2013 pi\u00f9 piccola di quel che immaginate \u2013 del lavoro di studioso delle sessualit\u00e0 insolite consiste nell\u2019analizzare le evoluzioni della pornografia. \u00c8 stato infatti dimostrato come il porno rifletta chiaramente lo zeitgeist<\/a>: gli anni \u201970 del secolo scorso sono stati caratterizzati da erotica intellettualoide e piena di pretese politiche; gli \u201980 hanno inseguito l\u2019estetica del lusso; i \u201990 erano innamorati di tecnologie un po\u2019 immature; il cambio di millennio giocherellava invece con lo shock e la confusione queer di ruoli e generi\u2026 Pur molto semplificata, col senno di poi \u00e8 facile leggere la mappa di fenomeni sociali innescati da eventi esterni e spesso anticipati sui set a luci rosse. Addirittura, addentrandosi negli sviluppi dei filoni pi\u00f9 marginali spesso si riesce ad anticipare quali potranno essere le tendenze future \u2013 che, a naso, oggi non sembrano particolarmente felici<\/a>.\r\n\r\nUna delle mode che mi hanno pi\u00f9 colpito nell\u2019ultimo anno \u00e8 la moltiplicazione di scenari di stupro molto particolari. Se in quelli per cos\u00ec dire \u201ctradizionali\u201d ci\u00f2 che viene messa in scena \u00e8 un\u2019eccitazione cos\u00ec estrema da risultare incontrollabile, da qualche tempo a questa parte le preferenze del pubblico sembrano infatti andare in direzioni ancora pi\u00f9 oscure e inquietanti.\r\n\r\nPrima sono arrivate le fantasie di \u201cgenocidio razziale\u201d, in cui l\u2019ansia per gli sbarchi di migranti viene esorcizzata attraverso scenari grotteschi dove i maschi bianchi vengono sottomessi, esclusi o castrati mentre le donne venerano l\u2019Uomo Nero (ovviamente superdotato, come da clich\u00e9) e generano con compiacimento una nuova Europa dalla pelle sempre pi\u00f9 scura.\r\n\r\nPoco dopo \u00e8 spuntata una reazione agghiacciante: gruppi sempre pi\u00f9 numerosi in cui la fecondazione viene vista come una punizione estrema. Spesso le immagini sono banalissime, ma assumono tutto un altro significato grazie ai commenti o alle caption<\/em> - cio\u00e8 le scritte applicate da chi riposta il materiale come se si trattasse di memi da diffondere sui social.\r\nSi legge cos\u00ec di gravidanze usate come strumento per impedire alle donne di realizzarsi<\/a> sul lavoro o in altri modi, dato che saranno costrette a sprecare anni preziosi per prendersi cura di \u201cfigli dello stupro\u201d che inevitabilmente ricorderanno loro la natura di vittime predestinate. Da l\u00ec, un diluvio di farneticazioni in un crescendo di deliri misogini che non ha pi\u00f9 nulla a che fare col sesso \u2013 nemmeno quello pi\u00f9 deviante.\r\n\r\n
Si legge cos\u00ec di gravidanze usate come strumento per impedire alle donne di realizzarsi<\/a> sul lavoro o in altri modi, dato che saranno costrette a sprecare anni preziosi per prendersi cura di \u201cfigli dello stupro\u201d che inevitabilmente ricorderanno loro la natura di vittime predestinate. Da l\u00ec, un diluvio di farneticazioni in un crescendo di deliri misogini che non ha pi\u00f9 nulla a che fare col sesso \u2013 nemmeno quello pi\u00f9 deviante.<\/p>\n
Troppo folle? Certo, ma come dicevamo all\u2019inizio le tendenze partono dalle periferie estreme dell\u2019eros per tracimare nel mainstream, spesso un po\u2019 ripulite per adeguarsi ai gusti della massa. Infatti il risultato finale di questa traiettoria \u00e8 oggi una mutazione bella e buona (per modo di dire). Benvenuti nell\u2019era dell\u2019impregnation fetish<\/em>, un fenomeno tutto nuovo nel mondo del porno.
Anche in questo caso quel che si vede non ha nulla di speciale, anzi. A fare la differenza sono dialoghi e testi vari, che rivelano un\u2019ossessione per l\u2019atto stesso di mettere incinta una donna. Nella miglior tradizione della pornografia statunitense si tratta di solito di una serie infinita di cugine, figliastre, sorellastre, zie e matrigne, in un caos di improbabili parentele usate solo per negare l\u2019evidenza di un morboso immaginario d\u2019incesto. Ma pu\u00f2 trattarsi di qualsiasi personaggio stereotipato: la vicina, la studentessa, la cheerleader, la MILF\u2026 l\u2019unico elemento che davvero distingue tutto ci\u00f2 dai precedenti 150 anni di porno \u00e8 l\u2019attenzione alla fecondazione.<\/p>\n
Partito dai soliti Stati Uniti, questo bizzaro feticismo ha conquistato soprattutto Germania, Brasile e Russia, ma la diffusione continua. Valeva quindi la pena capire cosa ci fosse dietro.<\/p>\nFeticismi inquietanti<\/strong><\/h2>\n
Il problema non \u00e8 solo di un misconosciuto disegnatore novantenne francese: in un\u2019epoca di pandemia, crisi climatica, instabilit\u00e0 finanziaria e chi pi\u00f9 ne ha pi\u00f9 ne metta, sentirsi privi di controllo \u00e8 abbastanza comprensibile. E cosa pu\u00f2 invece dimostrare la propria capacit\u00e0 di gestire il corso degli eventi meglio di creare la vita stessa?<\/p>\n
Uno dei podcast che seguo conteneva un\u2019intervista con Cristiana Boido, autrice di un libro intitolato Pancine fantastiche<\/a><\/em>, sui risultati di un\u2019inchiesta compiuta infiltrandosi nelle comunit\u00e0 online delle terribili \u201cmamme pancine\u201d. E in una risposta diceva, come niente fosse: \u00abquelle donne sono feticiste della gravidanza\u00bb. Il termine era inteso ovviamente in un senso un po\u2019 diverso da quello di cui abbiamo parlato fin qui \u2013 ma ho voluto saperne di pi\u00f9.<\/p>\nNella tana delle Pancine<\/strong><\/h2>\n
<\/a>Salve, e grazie per avere accettato l\u2019intervista. Vogliamo cominciare con una sua presentazione, e una breve descrizione dello studio dietro\u00a0Pancine fantastiche<\/em>?<\/p>\n
<\/em><\/p>\nL\u2019importanza dell\u2019educazione<\/strong><\/h2>\n
Ci\u00f2 che distingue il popolo dei siti estremi da quello dei gruppi pancinisti forse \u00e8 soprattutto il rapporto che hanno con la sessualit\u00e0. I primi ci convivono abbastanza serenamente da ammettere l\u2019eccitazione che provano con questi scenari e scaricano le loro fantasie su un feticismo spregevole ma tutto sommato confinato a una dimensione personale e virtuale; per le altre il sesso \u00e8 invece solo un male necessario, e per sfogare le loro frustrazioni finiscono per davvero col devastare le vite di chi hanno attorno.<\/p>\n
Allo stesso modo, penso che ci stiamo chiedendo tutti anche quale impatto sociale avrebbe una vera educazione alla sessualit\u00e0 e all\u2019affettivit\u00e0<\/a> anche su fenomeni tanto pericolosi.<\/p>\n
Troppo folle? Certo, ma come dicevamo all\u2019inizio le tendenze partono dalle periferie estreme dell\u2019eros per tracimare nel mainstream, spesso un po\u2019 ripulite per adeguarsi ai gusti della massa. Infatti il risultato finale di questa traiettoria \u00e8 oggi una mutazione bella e buona (per modo di dire). Benvenuti nell\u2019era dell\u2019impregnation fetish<\/em>, un fenomeno tutto nuovo nel mondo del porno.\r\nAnche in questo caso quel che si vede non ha nulla di speciale, anzi. A fare la differenza sono dialoghi e testi vari, che rivelano un\u2019ossessione per l\u2019atto stesso di mettere incinta una donna. Nella miglior tradizione della pornografia statunitense si tratta di solito di una serie infinita di cugine, figliastre, sorellastre, zie e matrigne, in un caos di improbabili parentele usate solo per negare l\u2019evidenza di un morboso immaginario d\u2019incesto. Ma pu\u00f2 trattarsi di qualsiasi personaggio stereotipato: la vicina, la studentessa, la cheerleader, la MILF\u2026 l\u2019unico elemento che davvero distingue tutto ci\u00f2 dai precedenti 150 anni di porno \u00e8 l\u2019attenzione alla fecondazione.\r\n\r\nQuel che accadr\u00e0 dopo non ha importanza: l\u2019unica cosa che conta \u00e8 concentrarsi sulla fertilit\u00e0 dell\u2019utero di turno, sulla quantit\u00e0 di eiaculato, sul rifiuto di usare anticoncezionali, perfino sui risultati strabilianti degli esami fatti dall\u2019uomo, che hanno certificato sperma vitalissimo e motilissimo \u2013 praticamente una garanzia di pancione in arrivo. Roba da corso di ginecologia pi\u00f9 che da 120 giornate di Sodoma<\/em>, ma altrettanto perversa.\r\nPartito dai soliti Stati Uniti, questo bizzaro feticismo ha conquistato soprattutto Germania, Brasile e Russia, ma la diffusione continua. Valeva quindi la pena capire cosa ci fosse dietro.\r\n\r\n \r\nFeticismi inquietanti<\/strong><\/h2>\r\nUna delle prime cose che mi sono tornate in mente dopo avere identificato il boom di interesse per le fecondazioni \u00e8 stato un pezzo dell\u2019intervista al biografo di Joseph Farrel<\/a>, il disegnatore erotico pi\u00f9 estremo di tutti i tempi. In una conversazione rimasta fuori dall\u2019articolo, parlando della presenza ricorrente di personaggi femminili gravidi era venuto fuori che fossero il simbolo di un curioso ragionamento. \u00abLa Francia \u00e8 andata a pallino dopo i tempi d\u2019oro del dopoguerra,\u00bb pare avesse dichiarato Farrel. \u00abIl presente \u00e8 uno schifo e il futuro sar\u00e0 peggio, quindi tu che osi mettere al mondo nuove vite meriti qualsiasi punizione\u00bb.\r\n\r\nA ben guardare poteva essere un buon punto di partenza. Molte parafilie nascono infatti dal tentativo di compensare una mancanza di controllo \u2013 reale o anche solo percepita. Possono cos\u00ec prendere la forma di una opposizione (per esempio: se ti senti anziano e vittima del tempo che passa, \u00e8 facile che abbia fantasie sessuali con partner molto pi\u00f9 giovani di te) o un\u2019accettazione totale. Sempre restando nel campo delle pi\u00f9 recenti tendenze pornografiche, quest\u2019ultimo caso si manifesta per esempio con il feticismo per le ineguaglianze sociali<\/a> o per la distruzione dell\u2019ecologia<\/a>.\r\nIl problema non \u00e8 solo di un misconosciuto disegnatore novantenne francese: in un\u2019epoca di pandemia, crisi climatica, instabilit\u00e0 finanziaria e chi pi\u00f9 ne ha pi\u00f9 ne metta, sentirsi privi di controllo \u00e8 abbastanza comprensibile. E cosa pu\u00f2 invece dimostrare la propria capacit\u00e0 di gestire il corso degli eventi meglio di creare la vita stessa?\r\n\r\nNaturalmente non ho certezze al riguardo, ma la sensazione di essere sulla strada giusta era piuttosto netta. Poi \u00e8 accaduta una coincidenza magnifica.\r\nUno dei podcast che seguo conteneva un\u2019intervista con Cristiana Boido, autrice di un libro intitolato Pancine fantastiche<\/a><\/em>, sui risultati di un\u2019inchiesta compiuta infiltrandosi nelle comunit\u00e0 online delle terribili \u201cmamme pancine\u201d. E in una risposta diceva, come niente fosse: \u00abquelle donne sono feticiste della gravidanza\u00bb. Il termine era inteso ovviamente in un senso un po\u2019 diverso da quello di cui abbiamo parlato fin qui \u2013 ma ho voluto saperne di pi\u00f9.\r\n\r\nEcco quindi la chiacchierata che ci siamo fatti.\r\n\r\n \r\n
Nella tana delle Pancine<\/strong><\/h2>\r\n
<\/a>Salve, e grazie per avere accettato l\u2019intervista. Vogliamo cominciare con una sua presentazione, e una breve descrizione dello studio dietro\u00a0Pancine fantastiche<\/em>?\r\n\r\n\u00a0<\/em>\u00c8 stato uno studio abbastanza lungo perch\u00e9 si \u00e8 trattato di seguire costantemente i gruppi e tentare di profilare alcune delle Pancine per evitare che partisse la polemica, gi\u00e0 sorta con Maisto, il Signor Distruggere<\/a>, che le Pancine fossero un\u2019un\u2019invenzione. La profilazione, invece, ci ha dimostrato che sono persone esistenti e che sono molte. Il lavoro di analisi si \u00e8 basato sullo stile della fenomenologia: attraverso le parole chiave ricorrenti, ho cercato di comprendere quale fosse \u201cil massimo dell\u2019esperienza possibile\u201d, il modello sia linguistico, sia relazionale, sia culturale al quale le Pancine sono legate. Intendo una sorta di narrazione \u201ctipo\u201d che potremmo definire una moderna mitologia che ho analizzato dal punto di vista di molti possibili modelli di riferimento. <\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>\r\n\r\nQuindi, tanto per chiarire\u2026 le mamme pancine sono proprio come in quei post assurdi?\r\n\r\nEsistono e condividono davvero quel tipo di pensiero. Ne abbiamo profilate 42, e ci \u00e8 voluto molto tempo per creare il genere di confidenza che permette di ottenere dati personali approfonditi. <\/em>\r\n\r\n \r\n\r\nChe tipo di persone fa parte di una sottocultura del genere?\r\n\r\nIn realt\u00e0, questo non sono riuscita a scoprirlo. Ho fatto diverse ipotesi: manie religiose, superstizione, famiglie disfunzionali. In linea generale, non esiste un ambiente sociale unico che crei le Pancine, perch\u00e9 quelle analizzate provengono dal Nord e dal Sud, dalla campagna e dalla citt\u00e0, hanno diversi livelli di istruzione, dalle elementari alla laurea. Anche le confessioni religiose sono tutte rappresentate.<\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>Ho ipotizzato che si tratti di confini invisibili ma cos\u00ec profondamente radicati da costituire un limite all\u2019evoluzione del comportamento. Se ci pensa, nella nostra societ\u00e0, sono molti i limiti invisibili ma invalicabili: se si viene da una certa parte di un agglomerato urbano si avr\u00e0 a che fare con persone tutte dello stesso tipo, che frequentano le stesse scuole e che sono portate ad adeguarsi alle aspettative future del gruppo. Sappiamo bene che la scuola, lungi dal permettere un\u2019effettiva ascesa sociale, se non in casi rari, non elimina ma mantiene le differenze di classe. L\u2019emancipazione da modelli visti nell\u2019infanzia (per questo teorizzo che queste donne siano cresciute in famiglie disfunzionali, che abbiano avuto pochissimo capitale sociale al quale relazionarsi e grazie al quale progredire), nonostante gli studi, diventa impossibile e queste giovani donne continuano a ripetere i modelli acquisiti durante l\u2019infanzia. Ma, davvero, non si pu\u00f2 parlare di un certo tipo di persona.<\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>\r\n\r\nQuando si incontrano fenomeni cos\u00ec radicalizzati \u00e8 difficile capire quale sia la loro effettiva entit\u00e0. Mi vengono in mente le TERF, pseudofemministe che odiano le donne transessuali: online sembra un esercito potentissimo, ma\u00a0analizzando lucidamente i dati<\/a>\u00a0si scopre che ce ne sono appena poche centinaia in tutto il mondo. Non \u00e8 che anche le mamme pancine siano solo assoluta minoranza, ma molto \u201crumorosa\u201d? C\u2019\u00e8 una stima di quante siano in Italia, e quante eventualmente ve ne sono all\u2019estero?\r\n\r\nCi sono anche all\u2019estero e il termine che usano per descrivere s\u00e9 stesse \u00e8 lo stesso. Non posso fare una quantificazione precisa del numero perch\u00e9 le vere Pancine appartengono a gruppi chiusi: tuttavia, i gruppi aperti dove maturano la radicalizzazione in Pancine sono centinaia.<\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>\r\n\r\nUn\u2019osservazione che mi ha colpito molto nel suo libro \u00e8 quella che definisce le pancine \u00abfeticiste del pancione\u00bb, per le quali perfino il marito e i figli rappresentano solo un accessorio della condizione idealizzata di poter sfoggiare il pancione. Potrebbe approfondire un poco questo concetto?\r\n\r\nLa cosa straordinaria, secondo me, \u00e8 che le pancine, una volta madri, pur attribuendo ai figli doti e diritti speciali, pur proteggendoli da qualsiasi influenza del buon senso (per esempio gli interventi degli insegnanti), non sono poi cos\u00ec interessate ai figli. Non ne descrivono l\u2019aspetto o il carattere: sono semplicemente \u00abil mio Principino, la mia Principessa\u00bb. Stereotipi. Quello che sembra interessare queste donne \u00e8 l\u2019emblema della gravidanza, il pancione, che mostra a tutti il raggiungimento di una condizione privilegiata. \u00c8 il Pancione che cercano di eternare in stampi di gesso, cuscini della nascita, orecchini fatti con il cordone ombelicale. Ci\u00f2 che le lega ai figli \u00e8 una condizione di gravidanza perenne: il fatto, per esempio, di indicare l\u2019et\u00e0 in mesi, \u00abcome fossero forme di parmigiano\u00bb, dice Maisto, \u00e8 un\u2019impressionante forma di voracit\u00e0 e, davvero, molte sembrano sul punto di volersi mangiare i figli per riportarli nel grembo materno, insomma, alla condizione visibile dello status di madre. Anche l\u2019allattamento, protratto sino ad et\u00e0 ridicole, \u00e8 il tentativo di non sganciare i figli dal proprio corpo.<\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>\r\n\r\nDal mio punto di vista di studioso delle sessualit\u00e0 insolite, tutto ci\u00f2 mi ha fatto naturalmente pensare a feticismi \u2013 intesi in senso prettamente erotico \u2013 relativi alla gravidanza. Un classico \u00e8 quello appunto per il pancione, ma ce ne sono altri che si sono diffusi soprattutto negli ultimi anni: per la cosiddetta \u201cfamiglia tradizionale\u201d in cui la donna \u00e8 solamente fattrice e casalinga; per l\u2019inseminazione come punizione sociale che costringe le vittime a essere madri frustrate anzich\u00e9 donne emancipate; per l\u2019uomo rozzo (tipicamente trumpiano, con tanto di cappellino rosso) visto come \u201cmaschio alfa\u201d e padre ideale\u2026\r\n\r\n\u00c8 possibile che ci sia un elemento psicosessuale anche nella dottrina delle mamme pancine?\r\n\r\nNon conoscevo queste parafilie e ci ho riflettuto molto. L\u2019idea che queste donne giochino \u201ceroticamente\u201d alla sottomissione mi pare troppo sofisticata, anche perch\u00e9 non c\u2019\u00e8 in loro alcuna malizia, nessuna eccitazione, che sarebbe comunque necessaria per un gioco erotico: sembrano semplicemente del tutto ignoranti su quale sia una normale sessualit\u00e0. Il sesso sono \u201ci doveri\u201d: l\u2019uomo li pretende, la donna si presta \u00abalmeno lui non pu\u00f2 andare a dire a sua madre che non ti concedi\u00bb oppure rischiare di non ricevere \u201cla paghetta\u201d, ovvero i soldi che i mariti consegnano alla moglie per le spese di famiglia. \u00abSe non ti concedi tutte le volte che te lo chiede, \u00e8 ovvio che non ti dia la paghetta\u00bb. \u00c8 raccapricciante e non ci vedo alcun gioco sessuale, solo un comportamento stereotipato che sembra venire, pi\u00f9 che dagli Stati Uniti, da sacche profondissime di malessere famigliare.<\/em>\r\n\r\n\u00a0<\/em>\r\n\r\nE cosa mi dice allora di una sublimazione dell\u2019eccitazione nel gioco di potere di gestire nientemeno che la creazione di una nuova vita? Dopotutto, anche le parafilie citate prima sono innanzitutto fantasie di rivincita nei confronti di un mondo troppo difficile da tenere sotto controllo.\r\n\r\nEcco, questo s\u00ec: in fondo, per chi non ha avuto modo di giocare, nella vita, altro ruolo che quello tradizionale, sposarlo, enfatizzarlo, renderlo fanatico e tribale pu\u00f2 essere una rivincita. L\u2019odio nei riguardi delle donne emancipate, \u00able maestrine laureate al classico\u00bb, \u00able faciline\u00bb, ne sembrerebbe una dimostrazione. La maternit\u00e0 per la maternit\u00e0, procreativa e non genitoriale, possessiva e non di accudimento, non necessita di studi. E non mi riferisco all\u2019essere madre, che \u00e8 invece una autorealizzazione matura e creativa. Essere incinte pu\u00f2 essere una rivincita nei riguardi delle aspettative disilluse, nei riguardi di madri sfinite ed emotivamente assenti, di contesti famigliari poco accudenti. Mi sono fatta l\u2019idea di donne sposate troppo giovani, per scappare dalla famiglia, forse malmaritate con uomini a loro volta troppo giovani per essere veri padri: per queste giovani donne, la diade mitologica Madre-Figlio, che esclude, di fatto, l\u2019entit\u00e0 maschile, sembra segno di una grande sofferenza, di grandi privazioni affettive.<\/em>\r\n\r\nQuando i figli saranno grandi, cosa sar\u00e0 di queste donne? Ricominceranno da capo fagocitando i nipotini oppure, terminata l\u2019et\u00e0 della procreazione, si troveranno in balia di una solitudine alla quale non sono preparate e che non hanno gli strumenti per affrontare?<\/em>\r\n\r\n
<\/em>\r\nL\u2019importanza dell\u2019educazione<\/strong><\/h2>\r\nSpero non vi attendeste una spiegazione perfetta, ma del resto non ci troviamo in un film. Nel mondo reale \u00e8 improbabile che qualcuno si svegli all\u2019improvviso strillando \u00abeureka!\u00bb e agitando uno schemino ben ordinato di fenomeni complessi. Perfino la scienza vera procede un passettino alla volta \u2013 figuriamoci la semplice osservazione di comportamenti tanto strani!\r\n\r\nI paralleli sono per\u00f2 evidenti: categorie differenti di persone si sentono insignificanti, e in un impeto di hybris da trofeo giocano addirittura a interpretare dio, ciascuno a suo modo.\r\nCi\u00f2 che distingue il popolo dei siti estremi da quello dei gruppi pancinisti forse \u00e8 soprattutto il rapporto che hanno con la sessualit\u00e0. I primi ci convivono abbastanza serenamente da ammettere l\u2019eccitazione che provano con questi scenari e scaricano le loro fantasie su un feticismo spregevole ma tutto sommato confinato a una dimensione personale e virtuale; per le altre il sesso \u00e8 invece solo un male necessario, e per sfogare le loro frustrazioni finiscono per davvero col devastare le vite di chi hanno attorno.\r\n\r\nCi\u00f2 non esclude naturalmente che qualche individuo disturbato possa lasciarsi influenzare anche dal porno. Tuttavia diversi studi hanno confermato che la pornografia ha quasi sempre l\u2019effetto di disarmare le fantasie pi\u00f9 devianti \u2013 perch\u00e9, detto in soldoni, dopo essersi masturbati in genere si ha pi\u00f9 voglia di fare un pisolino che di passare all\u2019azione. La natura aspirazionale della sottocultura pancinista ha verosimilmente un decorso opposto, come accade con altri estremismi fanatici fondati sulla propaganda.\r\n\r\nSuppongo che a questo punto ci starebbe bene un gran ragionamento sul concetto di perversione, sulla sua percezione e sulla sua accettabilit\u00e0 sociale \u2013 ma credo che ci stiate gi\u00e0 pensando da un pezzo, e posso risparmiarvi questo ulteriore tormento.\r\nAllo stesso modo, penso che ci stiamo chiedendo tutti anche quale impatto sociale avrebbe una vera educazione alla sessualit\u00e0 e all\u2019affettivit\u00e0<\/a> anche su fenomeni tanto pericolosi.\r\n\r\nUna cosa che mi piacerebbe, invece, \u00e8 sapere cosa pensiate di tutto ci\u00f2. \u00c8 possibile che stia prendendo una gran cantonata, o che qualcuno possa offrire interpretazioni pi\u00f9 puntuali e circostanziate. Nel caso, sono solo a una email di distanza.","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[19,25,11,15],"tags":[],"class_list":["post-16409","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-cultura","category-interviste","category-parafilie","category-web","et-has-post-format-content","et_post_format-et-post-format-standard"],"yoast_head":"\n