Se ne parlo al passato \u00e8 perch\u00e9 Jeff Gord \u00e8 purtroppo morto<\/a> marted\u00ec scorso, a 67 anni. Penso sia stata una cosa improvvisa: in questi giorni avrebbe dovuto tenere un seminario di bondage, e di recente era addirittura pi\u00f9 attivo che mai, furente<\/a> per lo stesso declino del mondo BDSM dovuto a Internet di cui anche io mi lamento<\/a> spesso. La sua azienda ha informato i fan che continueranno a uscire nuovi video, come sempre \u2013 ma non \u00e8 questo che mi ha turbato.
Solo poche settimane fa avevo sfogliato il mio BDSM \u2013 Guida per esploratori dell\u2019erotismo estremo<\/i><\/a>, i cui capitoli terminano con brevi contributi scritti dalle pi\u00f9 note celebrit\u00e0 dell\u2019ambiente italiano. Nei dieci anni intercorsi dalla prima edizione gi\u00e0 sei di loro ci hanno lasciato. Insieme alla notizia di oggi ci\u00f2 mi ha portato a notare come per la prima volta nella storia delle sessualit\u00e0 insolite gli appassionati si debbano confrontare spesso con simili perdite. Prima che Internet arrivasse a connetterci con persone di tutto il mondo che condividono i nostri gusti, cose come il BDSM e altre pratiche sessuali bizzarre venivano vissute in una dimensione di spazio e tempo immacolata, del tutto separata dalla routine e dalle preoccupazioni quotidiane. L\u2019eros aveva un carattere quasi onirico: lo cercavi, ti preparavi a viverlo, lo sperimentavi e con la stessa semplicit\u00e0 lo potevi riporre in un cassetto fino alla prossima volta \u2013 mescolarlo alla quotidianit\u00e0 risultava impossibile anche per chi ci provasse. L\u2019effetto collaterale era che ogni esperienza fosse in un certo qual modo \u201cperfetta\u201d. Non nel senso di andare sempre bene \u2013 anzi, accadeva proprio il contrario \u2013 ma in quello di esistere in forma pura, non diluita.
In questa epoca di collegamenti continui tramite dozzine di guinzagli sociali digitali, invece, i confini si sono fatti confusi. Per fare un esempio concreto: la notizia della perdita di Gord mi \u00e8 arrivata immediatamente, ripetuta cento volte da telefonini, computer, tablet e cos\u00ec via. Oggi ci vengono ricordate ovunque banali crudelt\u00e0 come malattie e decessi, problemi famigliari e rogne sul lavoro \u2013 e riescono a comparire nei posti pi\u00f9 improbabili, come durante party erotici o mentre leggiamo un forum per depravati online. Come le interviste post-gioco della House of Gord riescono benissimo a riportarci coi piedi per terra e fanno ritrovare l\u2019equilibrio, ma tolgono anche qualcosa alle fantasie. Che differenza dal modo nel quale i nostri genitori e i nostri nonni vivevano l\u2019eros!
Non riesco bene a decidere se tutto ci\u00f2 sia un vantaggio o meno. Quel che posso fare \u00e8 riguardare questo splendido programma svedese<\/a> che descrive le invenzioni e la filosofia di Gord (in inglese, per fortuna) o l\u2019intervista seguente, e godermi i ricordi che ho di quell\u2019uomo. Voi, invece, potete come sempre scrivere i vostri commenti qui sotto.<\/p>\n