{"id":1611,"date":"2018-11-03T00:00:00","date_gmt":"2018-11-02T23:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2018\/11\/03\/perche-si-fa-bdsm\/"},"modified":"2023-11-06T04:14:15","modified_gmt":"2023-11-06T03:14:15","slug":"perche-si-fa-bdsm","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/perche-si-fa-bdsm\/","title":{"rendered":"Lo scienziato pazzo mancato \u2013 Perch\u00e9 si fa BDSM?"},"content":{"rendered":"
[et_pb_section fb_built=”1″ admin_label=”section” _builder_version=”4.16″ global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_row admin_label=”row” _builder_version=”4.16″ global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”4.16″ custom_padding=”|||” global_colors_info=”{}” custom_padding__hover=”|||” theme_builder_area=”post_content”][et_pb_text admin_label=”Text” _builder_version=”4.16″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”post_content”]<\/p>\n
Puoi ascoltare questo articolo anche\u00a0nel mio podcast<\/a>! Al termine di una recente conferenza sul BDSM<\/a>, una specializzanda in sessuologia mi ha avvicinato\u00a0per fare qualche domanda di approfondimento. Fra cui una delle pi\u00f9 ricorrenti: \u00abma in fondo deriva sempre tutto da traumi infantili, no?\u00bb Facciamo un\u2019indispensabile premessa. La psicologia di oggi non \u00e8 pi\u00f9 da un pezzo quella di Sigmund Freud, per cui gran parte dei malanni dell\u2019umanit\u00e0 dipendeva dagli sconvolgimenti sessuali provocati da genitori repressivi, quando non del tutto maltrattanti. In effetti gi\u00e0 questa sarebbe un\u2019eccessiva semplificazione, ma un secolo di brutti pregiudizi e fraintendimenti anche peggiori ha fatto s\u00ec che, tanto negli stereotipi dei media quanto fra certi professionisti, si sia diffuso un riassunto micidiale. In buona sostanza: fai sesso \u201cperverso\u201d? Allora sei stato sicuramente vittima di traumi sessuali quand\u2019eri bambino \u2013 e se non te li ricordi peggio ancora, perch\u00e9 vuol dire che sono cos\u00ec gravi da averli rimossi. Anzi: vieni qui che ti curiamo.<\/p>\n Raccontate questa storia a qualcuno che con i giochi erotici di dominazione e sottomissione ci si diverte davvero, ed \u00e8 naturale che non la prenda bene. A parte il fatto che a nessuno fa piacere sentirsi diagnosticare turbe mentali, gli echi dei decenni in cui le sessualit\u00e0 non-normative venivano represse, condannate, o punite anche a livello clinico e legale continuano a risuonare scomodamente nella societ\u00e0. 50 sfumature di grigio<\/em><\/a> potr\u00e0 anche avere mezzo miliardo di fan appassionate, ma in un mondo che ancora poco velatamente discrimina perfino l\u2019omosessualit\u00e0, le marginalizzazioni pesano ancora parecchio. La questione in fondo \u00e8 semplice. Gli psicologi si occupano di persone problematiche, per cui \u00e8 ovvio che vengano a contatto con una quantit\u00e0 statisticamente fuori dal comune di individui dal passato difficile. La loro visione dei rapporti di dominazione erotica \u00e8 fortemente influenzata da questo \u2013 e dai loro studi \u2013 ma ignora il dato concreto pi\u00f9 evidente: quel tipo di sessualit\u00e0 viene praticato da circa il 10% della popolazione, ed \u00e8 improbabile che\u00a0tutti abbiano avuto un\u2019infanzia tanto atroce. Pi\u00f9 precisamente, un recente sondaggio<\/a> ha rilevato che la quantit\u00e0 di appassionati molestata prima dei 16 anni \u00e8 del 18% – un numero orrendamente elevato, ma purtroppo in linea<\/a> con gli abusi rilevati nella popolazione generale.\u00a0 Fior di studi scientifici confermano oltretutto che la maggior parte di chi fa BDSM stia benone<\/a>. Se c\u2019\u00e8 una cosa che la pratica del BDSM mi ha insegnato \u00e8 l\u2019importanza assoluta dell\u2019onest\u00e0 intellettuale: riconoscere le cose per come stanno realmente, senza ipocrisie anche quando farebbero tanto comodo per non doversi mettere in discussione. \u00c8 un approccio che alla fine arreca sempre grandi benefici\u2026 ma strada facendo pu\u00f2 far penare parecchio. Per esempio: quando ti piacerebbe poter affermare che il popolo kinky sia tutto perfettamente sereno, risolto ed equilibrato \u2013 ma anni di osservazione confermano purtroppo il contrario. Quindi siamo proprio sicuri che siamo tutti esenti da un passato traumatico?<\/p>\n Stop! Tenete a bada l\u2019istinto di linciarmi per l\u2019ultima affermazione, o di strumentalizzarla per i vostri comodi. Come tutte le cose in natura, la questione \u00e8 complessa e non si pu\u00f2 ridurre a una sola frase. Vediamo pertanto di approfondire un po\u2019.<\/p>\n Innanzitutto: l\u2019osservazione che nel mondo BDSM ci sia una concentrazione superiore alla media di personaggi un po\u2019 stranucci non \u00e8 solo una mia impressione, ma risulta anche da studi etnografici<\/a> e antropologici che ne suggeriscono diversi possibili motivi. Inoltre non sto parlando di tutti <\/em>i kinkster \u2013 anche se su questo punto mancano dati oggettivi – e\u2026 s\u00ec, da qui in poi si entra nel campo delle mie osservazioni personali,\u00a0basate prevalentemente sulla scena italiana. Un fattore fondamentale sembra quindi essere il rapporto con le fantasie: pi\u00f9 familiarit\u00e0 si ha con i loro contenuti, meglio le si affronta. In effetti ha senso, e ne assume ancora di pi\u00f9 quando ripenso a tutte le volte in cui ho sentito o letto la frase \u00abPensavo di essere malato; poi ho scoperto i suoi libri<\/a> e ho capito di non essere solo, ma di avere desideri comuni\u2026 e finalmente adesso li vivo senza paura!\u00bb. Quando saranno abbastanza grandi per venire studiati, anche gli attuali minorenni probabilmente si riveleranno avvantaggiati dalla dimestichezza nativa con il Web. Nel loro caso probabilmente il problema sar\u00e0 la confusione fra pornografia e informazione sessuale attendibile<\/a>, ma chiss\u00e0 che il tempo non risolva anche quella difficolt\u00e0. Un modello valido per tutti probabilmente non esiste. La psicologia contemporanea propone una decina di teorie che a volte si sovrappongono e a volte si contraddicono, ben riassunte nel libro Parafilie e devianza<\/em><\/a> di Fabrizio Quattrini. Anche esaminandole tutte, per\u00f2, ho notato come ne manchi una \u2013 suppongo a causa della distorsione introdotta dalla preselezione dei casi esaminati di cui parlavamo prima \u2013 che descriva chiaramente proprio la dinamica che invece ho incontrato pi\u00f9 volte confrontandomi con chi pratica eros estremo.<\/p>\n Fra queste persone lo scenario generale \u00e8 il seguente: il bambino (o la bambina, ovviamente) si trova in una fase della vita orientata all\u2019esplorazione del mondo e di se stesso, compreso ci\u00f2 che genera piacere. Un piacere non prettamente sessuale, \u00e8 chiaro, ma nondimeno erotico nel senso di una gradevole stimolazione della sensorialit\u00e0. Un adulto non avrebbe grandi difficolt\u00e0 a risolvere questo tipo di problemi, ma da piccoli si \u00e8 sostanzialmente impotenti nei confronti del mondo. Come si pu\u00f2 ritrovare allora la propria felicit\u00e0? Se la realt\u00e0 ci \u00e8 preclusa, si usa ovviamente l\u2019immaginazione, costruendosi fantasie di controllo (\u00abSono il re della Terra, e tutti fanno quel che voglio io!\u00bb) o di resilienza (\u00abQualunque cosa mi facciate, non ceder\u00f2 e ne uscir\u00f2 pi\u00f9 forte di prima!\u00bb). Sogni a occhi aperti, implicitamente piacevoli e per questo archiviati mentalmente nella categoria \u2018godimento\u2019. La definizione di sadismo e masochismo patologici, ricordo, \u00e8 riservata ad atti autoreferenziali in cui il rapporto carnefice-vittima \u00e8 prettamente funzionale, senza legami empatici. In altre parole: situazioni in cui non ci frega nulla di cosa provi l\u2019altro, ma solo della soddisfazione che stiamo provando noi. Non pretendo certo di poter rivoluzionare la psicologia moderna\u2026 ma se come me aveste sentito centinaia di storie personali tutte accomunate dallo schema appena descritto credo che un po\u2019 di credito a questa teoria lo dareste anche voi. Visto che si \u00e8 parlato di traumi infantili, partiamo dal fattore scatenante di disagio. Il cane finito sotto un treno? Essere stato rapito da una gang di pornografi zoofili? La zia che mi marchiava a giorni alterni con un saldatore? Macch\u00e9. Semplicemente, alle elementari ero finito\u00a0nella scuola di un paesino piuttosto disagiato, dove un bimbo sottopeso e che usava i congiuntivi come me veniva non bullizzato e nemmeno deriso (ok, qualche volta s\u00ec), ma sostanzialmente escluso. \u00abSai che gran perdita!\u00bb posso dire con la saggezza di oggi, rendendomi conto di essere stato addirittura fortunato a non integrarmi in un ambiente tanto squallido. Ma, chiaramente, per l\u2019Ayzad sei-settenne si trattava di un dramma terribile.<\/p>\n Con tutta la maturit\u00e0 di quell\u2019et\u00e0, quindi, la reazione era \u00abgliela far\u00f2 vedere io\u00bb – almeno in teoria, perch\u00e9 scontrarsi davvero con tipi che gi\u00e0 all\u2019epoca giravano con il coltello in tasca o, nella migliore delle ipotesi, passavano tutti i giorni a studiare karate, era una soluzione da escludere. Nelle mie fantasie per\u00f2 potevo vendicarmi a piacere. Un piacere molto crudele come possono conceprilo i bambini,\u00a0privi di sovrastrutture etiche. Uh, che soddisfazione immaginarsi quegli antipatici dei gemelli Damato e la Chantal della Seconda B trafitti da spuntoni o abbandonati in cellette buie piene da ratti affamati! Per il 95% del tempo ero un ragazzino tranquillissimo \u2013 ma nei momenti bui la sociopatia criminale risultava un gran conforto. Qualche anno dopo, durante un\u2019esplorazione di luoghi \u201cproibiti\u201d arrivarono i fumetti porno di Lady Cruel<\/em><\/a> a confondere ulteriormente le idee, seguiti per fortuna dopo poco da un\u2019educazione alla sessualit\u00e0 di gran lunga pi\u00f9 tradizionale. Credetemi, questo coming out non \u00e8 pi\u00f9 strano di decine e decine sentiti nel corso degli anni da parte di amici e conoscenti, comunque complessivamente assai sereni nella loro sessualit\u00e0. \u00c8 a loro che penso quando sostengo \u2013 facendola un po\u2019 facile, d\u2019accordo \u2013 che \u00abil BDSM \u00e8 la cura del sadomasochismo\u00bb. [\/et_pb_text][\/et_pb_column][\/et_pb_row][\/et_pb_section]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Puoi ascoltare questo articolo anche\u00a0nel mio podcast!Listen to “E2E07 – Lo scienziato pazzo mancato – Perch\u00e9 si fa BDSM?” on Spreaker. 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La psicologia di oggi non \u00e8 pi\u00f9 da un pezzo quella di Sigmund Freud, per cui gran parte dei malanni dell\u2019umanit\u00e0 dipendeva dagli sconvolgimenti sessuali provocati da genitori repressivi, quando non del tutto maltrattanti. In effetti gi\u00e0 questa sarebbe un\u2019eccessiva semplificazione, ma un secolo di brutti pregiudizi e fraintendimenti anche peggiori ha fatto s\u00ec che, tanto negli stereotipi dei media quanto fra certi professionisti, si sia diffuso un riassunto micidiale. In buona sostanza: fai sesso \u201cperverso\u201d? Allora sei stato sicuramente vittima di traumi sessuali quand\u2019eri bambino \u2013 e se non te li ricordi peggio ancora, perch\u00e9 vuol dire che sono cos\u00ec gravi da averli rimossi. Anzi: vieni qui che ti curiamo.<\/p> Raccontate questa storia a qualcuno che con i giochi erotici di dominazione e sottomissione ci si diverte davvero, ed \u00e8 naturale che non la prenda bene. A parte il fatto che a nessuno fa piacere sentirsi diagnosticare turbe mentali, gli echi dei decenni in cui le sessualit\u00e0 non-normative venivano represse, condannate, o punite anche a livello clinico e legale continuano a risuonare scomodamente nella societ\u00e0. 50 sfumature di grigio<\/em><\/a> potr\u00e0 anche avere mezzo miliardo di fan appassionate, ma in un mondo che ancora poco velatamente discrimina perfino l\u2019omosessualit\u00e0, le marginalizzazioni pesano ancora parecchio. La questione in fondo \u00e8 semplice. Gli psicologi si occupano di persone problematiche, per cui \u00e8 ovvio che vengano a contatto con una quantit\u00e0 statisticamente fuori dal comune di individui dal passato difficile. La loro visione dei rapporti di dominazione erotica \u00e8 fortemente influenzata da questo \u2013 e dai loro studi \u2013 ma ignora il dato concreto pi\u00f9 evidente: quel tipo di sessualit\u00e0 viene praticato da circa il 10% della popolazione, ed \u00e8 improbabile che\u00a0tutti abbiano avuto un\u2019infanzia tanto atroce. Pi\u00f9 precisamente, un recente sondaggio<\/a> ha rilevato che la quantit\u00e0 di appassionati molestata prima dei 16 anni \u00e8 del 18% - un numero orrendamente elevato, ma purtroppo in linea<\/a> con gli abusi rilevati nella popolazione generale.\u00a0 Fior di studi scientifici confermano oltretutto che la maggior parte di chi fa BDSM stia benone<\/a>. Se c\u2019\u00e8 una cosa che la pratica del BDSM mi ha insegnato \u00e8 l\u2019importanza assoluta dell\u2019onest\u00e0 intellettuale: riconoscere le cose per come stanno realmente, senza ipocrisie anche quando farebbero tanto comodo per non doversi mettere in discussione. \u00c8 un approccio che alla fine arreca sempre grandi benefici\u2026 ma strada facendo pu\u00f2 far penare parecchio. Per esempio: quando ti piacerebbe poter affermare che il popolo kinky sia tutto perfettamente sereno, risolto ed equilibrato \u2013 ma anni di osservazione confermano purtroppo il contrario. Quindi siamo proprio sicuri che siamo tutti esenti da un passato traumatico?<\/p> Stop! Tenete a bada l\u2019istinto di linciarmi per l\u2019ultima affermazione, o di strumentalizzarla per i vostri comodi. Come tutte le cose in natura, la questione \u00e8 complessa e non si pu\u00f2 ridurre a una sola frase. Vediamo pertanto di approfondire un po\u2019.<\/p> Innanzitutto: l\u2019osservazione che nel mondo BDSM ci sia una concentrazione superiore alla media di personaggi un po\u2019 stranucci non \u00e8 solo una mia impressione, ma risulta anche da studi etnografici<\/a> e antropologici che ne suggeriscono diversi possibili motivi. Inoltre non sto parlando di tutti <\/em>i kinkster \u2013 anche se su questo punto mancano dati oggettivi - e\u2026 s\u00ec, da qui in poi si entra nel campo delle mie osservazioni personali,\u00a0basate prevalentemente sulla scena italiana. Un fattore fondamentale sembra quindi essere il rapporto con le fantasie: pi\u00f9 familiarit\u00e0 si ha con i loro contenuti, meglio le si affronta. In effetti ha senso, e ne assume ancora di pi\u00f9 quando ripenso a tutte le volte in cui ho sentito o letto la frase \u00abPensavo di essere malato; poi ho scoperto i suoi libri e ho capito di non essere solo, ma di avere desideri comuni\u2026 e finalmente adesso li vivo senza paura!\u00bb. Quando saranno abbastanza grandi per venire studiati, anche gli attuali minorenni probabilmente si riveleranno avvantaggiati dalla dimestichezza nativa con il Web. Nel loro caso probabilmente il problema sar\u00e0 la confusione fra pornografia e informazione sessuale attendibile<\/a>, ma chiss\u00e0 che il tempo non risolva anche quella difficolt\u00e0. Un modello valido per tutti probabilmente non esiste. La psicologia contemporanea propone una decina di teorie che a volte si sovrappongono e a volte si contraddicono, ben riassunte nel libro Parafilie e devianza<\/em><\/a> di Fabrizio Quattrini. Anche esaminandole tutte, per\u00f2, ho notato come ne manchi una \u2013 suppongo a causa della distorsione introdotta dalla preselezione dei casi esaminati di cui parlavamo prima \u2013 che descriva chiaramente proprio la dinamica che invece ho incontrato pi\u00f9 volte confrontandomi con chi pratica eros estremo.<\/p> Fra queste persone lo scenario generale \u00e8 il seguente: il bambino (o la bambina, ovviamente) si trova in una fase della vita orientata all\u2019esplorazione del mondo e di se stesso, compreso ci\u00f2 che genera piacere. Un piacere non prettamente sessuale, \u00e8 chiaro, ma nondimeno erotico nel senso di una gradevole stimolazione della sensorialit\u00e0. Un adulto non avrebbe grandi difficolt\u00e0 a risolvere questo tipo di problemi, ma da piccoli si \u00e8 sostanzialmente impotenti nei confronti del mondo. Come si pu\u00f2 ritrovare allora la propria felicit\u00e0? Se la realt\u00e0 ci \u00e8 preclusa, si usa ovviamente l\u2019immaginazione, costruendosi fantasie di controllo (\u00abSono il re della Terra, e tutti fanno quel che voglio io!\u00bb) o di resilienza (\u00abQualunque cosa mi facciate, non ceder\u00f2 e ne uscir\u00f2 pi\u00f9 forte di prima!\u00bb). Sogni a occhi aperti, implicitamente piacevoli e per questo archiviati mentalmente nella categoria \u2018godimento\u2019. La definizione di sadismo e masochismo patologici, ricordo, \u00e8 riservata ad atti autoreferenziali in cui il rapporto carnefice-vittima \u00e8 prettamente funzionale, senza legami empatici. In altre parole: situazioni in cui non ci frega nulla di cosa provi l\u2019altro, ma solo della soddisfazione che stiamo provando noi. Non pretendo certo di poter rivoluzionare la psicologia moderna\u2026 ma se come me aveste sentito centinaia di storie personali tutte accomunate dallo schema appena descritto credo che un po\u2019 di credito a questa teoria lo dareste anche voi. Visto che si \u00e8 parlato di traumi infantili, partiamo dal fattore scatenante di disagio. Il cane finito sotto un treno? Essere stato rapito da una gang di pornografi zoofili? La zia che mi marchiava a giorni alterni con un saldatore? Macch\u00e9. Semplicemente, alle elementari ero finito\u00a0nella scuola di un paesino piuttosto disagiato, dove un bimbo sottopeso e che usava i congiuntivi come me veniva non bullizzato e nemmeno deriso (ok, qualche volta s\u00ec), ma sostanzialmente escluso. \u00abSai che gran perdita!\u00bb posso dire con la saggezza di oggi, rendendomi conto di essere stato addirittura fortunato a non integrarmi in un ambiente tanto squallido. Ma, chiaramente, per l\u2019Ayzad sei-settenne si trattava di un dramma terribile.<\/p> Con tutta la maturit\u00e0 di quell\u2019et\u00e0, quindi, la reazione era \u00abgliela far\u00f2 vedere io\u00bb - almeno in teoria, perch\u00e9 scontrarsi davvero con tipi che gi\u00e0 all\u2019epoca giravano con il coltello in tasca o, nella migliore delle ipotesi, passavano tutti i giorni a studiare karate, era una soluzione da escludere. Nelle mie fantasie per\u00f2 potevo vendicarmi a piacere. Un piacere molto crudele come possono conceprilo i bambini,\u00a0privi di sovrastrutture etiche. Uh, che soddisfazione immaginarsi quegli antipatici dei gemelli Damato e la Chantal della Seconda B trafitti da spuntoni o abbandonati in cellette buie piene da ratti affamati! Per il 95% del tempo ero un ragazzino tranquillissimo \u2013 ma nei momenti bui la sociopatia criminale risultava un gran conforto. Qualche anno dopo, durante un\u2019esplorazione di luoghi \u201cproibiti\u201d arrivarono i fumetti porno di Lady Cruel<\/em><\/a> a confondere ulteriormente le idee, seguiti per fortuna dopo poco da un\u2019educazione alla sessualit\u00e0 di gran lunga pi\u00f9 tradizionale. Credetemi, questo coming out non \u00e8 pi\u00f9 strano di decine e decine sentiti nel corso degli anni da parte di amici e conoscenti, comunque complessivamente assai sereni nella loro sessualit\u00e0. \u00c8 a loro che penso quando sostengo \u2013 facendola un po\u2019 facile, d\u2019accordo \u2013 che \u00abil BDSM \u00e8 la cura del sadomasochismo\u00bb.
Listen to “E2E07 – Lo scienziato pazzo mancato – Perch\u00e9 si fa BDSM?” on Spreaker.<\/a><\/p>\n
Di fronte a un quesito simile molti psicologi risponderebbero di s\u00ec. Quasi tutti i praticanti di eros estremo sbotterebbero risentiti \u00abMa neanche per sogno!\u00bb. Io, dopo tanti anni di full immersion nella questione, sono arrivato a pensare che il responso giusto sia: \u00abdipende\u00bb. E visto che \u00e8 uno di quegli argomenti di cui non si parla mai, mi sembra il caso di affrontare la questione una volta per tutte.<\/p>\n
Il termine stesso \u2018BDSM\u2019 si \u00e8 diffuso proprio per disassociare l\u2019eros estremo dal sadomasochismo patologico, e la comunit\u00e0 internazionale dei praticanti si impegna tutti i giorni per chiarire come i giochi di scambio di potere in camera da letto non c\u2019entrino niente con l\u2019essere stati stuprati da piccoli.<\/p>\n
Il ragionamento \u00e8 talmente cristallino che, nel giro dei divulgatori e attivisti, sostenere altre posizioni \u00e8 sostanzialmente anatema, una sorta di inaccettabile tradimento della buona causa. Ma c\u2019\u00e8 un problema.<\/p>\n
La prima, che mi ha dato molto da pensare, \u00e8 che in generale chi si \u00e8 avvicinato ai giochi erotici di dominazione in et\u00e0 adulta sembra pi\u00f9 sereno di chi abbia cominciato ad avere fantasie di questo genere da giovanissimo, come capita peraltro molto spesso. Secondo il sondaggio citato prima, infatti, l\u201989% di chi vi ha risposto ha sentito il richiamo del BDSM prima dei 15 anni, il 28% prima dei 9, e il 9,4% addirittura prima del sesto compleanno.
Un\u2019altra categoria che apparentemente vive la sessualit\u00e0 kinky con meno patemi della media \u00e8 quella degli attuali 18-22enni. Perch\u00e9?
La risposta che accomuna i due gruppi \u00e8 avere avuto un accesso facilitato alle informazioni sull\u2019eros estremo, principalmente grazie a Internet. Tutti gli altri sono cresciuti in un\u2019epoca in cui le risorse online erano meno diffuse, cos\u00ec come la conoscenza delle lingue straniere necessaria per leggere molti libri e siti sull\u2019argomento.<\/p>\n
\u00c8 un fenomeno che si ritrova anche in tutto ci\u00f2 che riguarda la sessualit\u00e0 in generale, pure quella pi\u00f9 \u201cnormale\u201d che ci sia. Basti pensare agli adolescenti preoccupati dai cambiamenti del loro corpo o da misteri incomprensibili come la prima eiaculazione\u2026 se nessuno glieli ha mai spiegati. Inoltre in questo caso la presenza di aspetti apparentemente violenti nei sogni erotici rende le cose ancor pi\u00f9 conflittuali \u2013 almeno fino a che non si viene a contatto con concetti quali l\u2019SSC<\/a>, le safeword<\/a> e cos\u00ec via, che rendono tutto molto pi\u00f9 accettabile.<\/p>\n
Fino ad allora comunque dobbiamo fare i conti con quell\u2019ottantanove per cento di persone che nutrono desideri BDSM fin da piccole, e chiederci una volta per tutte: se il motivo non sono traumi e abusi, da dove spuntano idee del genere?<\/p>\n
In questo momento cos\u00ec particolare incontra\u2026 s\u00ec, un trauma. Ma non necessariamente del tipo drammatico cui pensiamo noi adulti: per i nostri standard \u2018trauma\u2019 \u00e8 venire violentati, restare scioccati dal sorprendere i genitori che fanno sesso, essere vittima di gravi incidenti. Nell\u2019universo limitato, autoreferenziale e spesso incomprensibile sperimentato da un bambino, invece, basta molto meno per rimanere segnati da una catastrofe. Forse il gelato che si desiderava tanto cade a terra ed \u00e8 \u201cperduto per sempre\u201d; forse gli adulti ci separano a forza \u201cper una interminabile settimana\u201d dal compagno di giochi con cui ci divertiamo tanto; forse veniamo rimproverati e ci conviciamo che quella persona non ci vorr\u00e0 mai pi\u00f9 bene\u2026<\/p>\n
A volte capita poi che tale godimento coincida con quello di altre esplorazioni sensoriali e piaceri pi\u00f9 direttamente sessuali. In mancanza degli strumenti per comprendere ci\u00f2 che sta accadendo, \u00e8 un attimo allora che tutto confluisca in fantasie erotiche di stampo sadomasochista, ispirate magari dalla vastissima e diffusissima simbologia di questo tipo. Provate a fare caso a quante immagini di personaggi legati, torturati, picchiati o umiliati si incontrino in una giornata-tipo, anche in prodotti per l\u2019infanzia come disegni animati, favole, videogiochi e cos\u00ec via!<\/p>\n
Vi ricorda niente? Gi\u00e0: sono proprio quelle \u201cfantasie non spiegate\u201d che causano tanti conflitti e disagi a chi non ha avuto occasione di conoscere la cultura BDSM, che ricontestualizza questi istinti in una dinamica fortemente empatica, tutta orientata al benessere di entrambi i partner ed epurata dagli elementi pericolosi.<\/p>\n
Arrivati a questo punto, se fossi un ricercatore serio dovrei supportare tutto con alcuni casi di studio. Il mio mestiere per\u00f2 \u00e8 fare divulgazione e oltretutto non ho il permesso di raccontare i cavoli privati di altre persone \u2013 quindi posso offrire solo la mia storia, ricostruita nel corso di tanti anni di autoanalisi.<\/p>\n
L\u2019idea di come fare tanto male ai miei \u201cnemici\u201d era un confuso mix dei vari stimoli che mi circondavano. Le metafore sadomaso della controcultura<\/a> degli anni \u201970, gli articoli della Domenica del Corriere <\/em>sulle atrocit\u00e0 perpetrate dai colonnelli argentini<\/a>, il bondage per ridere dei disegni animati di Penelope Pitstop<\/em><\/a> o perfino i nonni, che ogni tanto si lasciavano scappare un ricordo delle torture nazifasciste della guerra. In sostanza: nel mio immaginario da scienziato pazzo da cartoon, era chiaro <\/em>che andassero tutti torturati nei modi pi\u00f9 efferati possibili.<\/p>\n
Disinnescate le fantasie pi\u00f9 selvagge, restai comunque con la curiosit\u00e0 verso quelle strane robe con fruste e pinzette e – da tipico nerd – cominciai a leggere tutto quel che riuscissi a trovare sull\u2019argomento. Capendone poco, ma fra quel materiale c\u2019erano anche i primi libri sul BDSM \u201csano, sicuro e consensuale\u201d importati dagli Stati Uniti. Da l\u00ec a farmi un\u2019idea pi\u00f9 realistica del sesso insolito, che integrasse etica e pratiche particolari, il passo fu abbastanza breve. A quel punto ero diventato anche abbastanza grande da poter girare il mondo e sperimentare di persona quella cultura\u2026 e adesso eccomi qua.<\/p>\n
La cosa che pi\u00f9 mi stupisce, comunque, \u00e8 come questo tipo di percorsi sia assente nelle teorie che cercano di spiegare l\u2019origine della predilezione per i giochi erotici di dominazione e sottomissione. O sono io ad avere incontrato un gruppo estremamente particolare di soggetti, o l\u2019ambiente kinky censura qualsiasi cosa possa ricordare anche alla lontana le vecchie teorie freudiane, o c\u2019\u00e8 qualcosa che non va.
Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate lasciandomi un commento?<\/p>\n
Di fronte a un quesito simile molti psicologi risponderebbero di s\u00ec. Quasi tutti i praticanti di eros estremo sbotterebbero risentiti \u00abMa neanche per sogno!\u00bb. Io, dopo tanti anni di full immersion nella questione, sono arrivato a pensare che il responso giusto sia: \u00abdipende\u00bb. E visto che \u00e8 uno di quegli argomenti di cui non si parla mai, mi sembra il caso di affrontare la questione una volta per tutte.<\/p>
Il termine stesso \u2018BDSM\u2019 si \u00e8 diffuso proprio per disassociare l\u2019eros estremo dal sadomasochismo patologico, e la comunit\u00e0 internazionale dei praticanti si impegna tutti i giorni per chiarire come i giochi di scambio di potere in camera da letto non c\u2019entrino niente con l\u2019essere stati stuprati da piccoli.<\/p>
Il ragionamento \u00e8 talmente cristallino che, nel giro dei divulgatori e attivisti, sostenere altre posizioni \u00e8 sostanzialmente anatema, una sorta di inaccettabile tradimento della buona causa. Ma c\u2019\u00e8 un problema.<\/p>
La prima, che mi ha dato molto da pensare, \u00e8 che in generale chi si \u00e8 avvicinato ai giochi erotici di dominazione in et\u00e0 adulta sembra pi\u00f9 sereno di chi abbia cominciato ad avere fantasie di questo genere da giovanissimo, come capita peraltro molto spesso. Secondo il sondaggio citato prima, infatti, l\u201989% di chi vi ha risposto ha sentito il richiamo del BDSM prima dei 15 anni, il 28% prima dei 9, e il 9,4% addirittura prima del sesto compleanno.
Un\u2019altra categoria che apparentemente vive la sessualit\u00e0 kinky con meno patemi della media \u00e8 quella degli attuali 18-22enni. Perch\u00e9?
La risposta che accomuna i due gruppi \u00e8 avere avuto un accesso facilitato alle informazioni sull\u2019eros estremo, principalmente grazie a Internet. Tutti gli altri sono cresciuti in un\u2019epoca in cui le risorse online erano meno diffuse, cos\u00ec come la conoscenza delle lingue straniere necessaria per leggere molti libri e siti sull\u2019argomento.<\/p>
\u00c8 un fenomeno che si ritrova anche in tutto ci\u00f2 che riguarda la sessualit\u00e0 in generale, pure quella pi\u00f9 \u201cnormale\u201d che ci sia. Basti pensare agli adolescenti preoccupati dai cambiamenti del loro corpo o da misteri incomprensibili come la prima eiaculazione\u2026 se nessuno glieli ha mai spiegati. Inoltre in questo caso la presenza di aspetti apparentemente violenti nei sogni erotici rende le cose ancor pi\u00f9 conflittuali \u2013 almeno fino a che non si viene a contatto con concetti quali l\u2019SSC<\/a>, le safeword<\/a> e cos\u00ec via, che rendono tutto molto pi\u00f9 accettabile.<\/p>
Fino ad allora comunque dobbiamo fare i conti con quell\u2019ottantanove per cento di persone che nutrono desideri BDSM fin da piccole, e chiederci una volta per tutte: se il motivo non sono traumi e abusi, da dove spuntano idee del genere?<\/p>
In questo momento cos\u00ec particolare incontra\u2026 s\u00ec, un trauma. Ma non necessariamente del tipo drammatico cui pensiamo noi adulti: per i nostri standard \u2018trauma\u2019 \u00e8 venire violentati, restare scioccati dal sorprendere i genitori che fanno sesso, essere vittima di gravi incidenti. Nell\u2019universo limitato, autoreferenziale e spesso incomprensibile sperimentato da un bambino, invece, basta molto meno per rimanere segnati da una catastrofe. Forse il gelato che si desiderava tanto cade a terra ed \u00e8 \u201cperduto per sempre\u201d; forse gli adulti ci separano a forza \u201cper una interminabile settimana\u201d dal compagno di giochi con cui ci divertiamo tanto; forse veniamo rimproverati e ci conviciamo che quella persona non ci vorr\u00e0 mai pi\u00f9 bene\u2026<\/p>
A volte capita poi che tale godimento coincida con quello di altre esplorazioni sensoriali e piaceri pi\u00f9 direttamente sessuali. In mancanza degli strumenti per comprendere ci\u00f2 che sta accadendo, \u00e8 un attimo allora che tutto confluisca in fantasie erotiche di stampo sadomasochista, ispirate magari dalla vastissima e diffusissima simbologia di questo tipo. Provate a fare caso a quante immagini di personaggi legati, torturati, picchiati o umiliati si incontrino in una giornata-tipo, anche in prodotti per l\u2019infanzia come disegni animati, favole, videogiochi e cos\u00ec via!<\/p>
Vi ricorda niente? Gi\u00e0: sono proprio quelle \u201cfantasie non spiegate\u201d che causano tanti conflitti e disagi a chi non ha avuto occasione di conoscere la cultura BDSM, che ricontestualizza questi istinti in una dinamica fortemente empatica, tutta orientata al benessere di entrambi i partner ed epurata dagli elementi pericolosi.<\/p>
Arrivati a questo punto, se fossi un ricercatore serio dovrei supportare tutto con alcuni casi di studio. Il mio mestiere per\u00f2 \u00e8 fare divulgazione e oltretutto non ho il permesso di raccontare i cavoli privati di altre persone \u2013 quindi posso offrire solo la mia storia, ricostruita nel corso di tanti anni di autoanalisi.<\/p>
L\u2019idea di come fare tanto male ai miei \u201cnemici\u201d era un confuso mix dei vari stimoli che mi circondavano. Le metafore sadomaso della controcultura<\/a> degli anni \u201970, gli articoli della Domenica del Corriere <\/em>sulle atrocit\u00e0 perpetrate dai colonnelli argentini<\/a>, il bondage per ridere dei disegni animati di Penelope Pitstop<\/em><\/a> o perfino i nonni, che ogni tanto si lasciavano scappare un ricordo delle torture nazifasciste della guerra. In sostanza: nel mio immaginario da scienziato pazzo da cartoon, era chiaro <\/em>che andassero tutti torturati nei modi pi\u00f9 efferati possibili.<\/p>
Disinnescate le fantasie pi\u00f9 selvagge, restai comunque con la curiosit\u00e0 verso quelle strane robe con fruste e pinzette e - da tipico nerd - cominciai a leggere tutto quel che riuscissi a trovare sull\u2019argomento. Capendone poco, ma fra quel materiale c\u2019erano anche i primi libri sul BDSM \u201csano, sicuro e consensuale\u201d importati dagli Stati Uniti. Da l\u00ec a farmi un\u2019idea pi\u00f9 realistica del sesso insolito, che integrasse etica e pratiche particolari, il passo fu abbastanza breve. A quel punto ero diventato anche abbastanza grande da poter girare il mondo e sperimentare di persona quella cultura\u2026 e adesso eccomi qua.<\/p>
La cosa che pi\u00f9 mi stupisce, comunque, \u00e8 come questo tipo di percorsi sia assente nelle teorie che cercano di spiegare l\u2019origine della predilezione per i giochi erotici di dominazione e sottomissione. O sono io ad avere incontrato un gruppo estremamente particolare di soggetti, o l\u2019ambiente kinky censura qualsiasi cosa possa ricordare anche alla lontana le vecchie teorie freudiane, o c\u2019\u00e8 qualcosa che non va.
Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate lasciandomi un commento?<\/p>","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[37,12,53,35,10,11,36,21],"tags":[],"class_list":["post-1611","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-bdsm-paraphilias","category-bdsm","category-health","category-news","category-notizie","category-parafilie","category-paraphilias","category-salute","et-has-post-format-content","et_post_format-et-post-format-standard"],"yoast_head":"\n