{"id":1566,"date":"2013-05-14T00:00:00","date_gmt":"2013-05-13T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2013\/05\/14\/automobili-gay\/"},"modified":"2013-05-14T00:00:00","modified_gmt":"2013-05-13T22:00:00","slug":"automobili-gay","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/automobili-gay\/","title":{"rendered":"La sottocultura nascosta delle automobili gay"},"content":{"rendered":"
Tutto \u00e8 cominciato con una di quelle mail assurde che ricevo piuttosto spesso. Nel caso specifico si trattava dell\u2019invito alla presentazione di una nuova auto, e la cosa doppiamente sospetta \u00e8 che mi era stato spedito da una specie di agenzia di promozione orientata ai gay. Il volantino arcobaleno e le immagini di manzi seminudi non lasciavano molto spazio ai dubbi \u2013 e nemmeno il nome della macchina stessa: Opel Adam.
Io sono eterosessuale e del tutto ignorante di autoveicoli, ma l\u2019orientamento sessuale cos\u00ec esplicito della campagna mi ha incuriosito, cos\u00ec ho cercato un po\u2019 con Google<\/i>\u2026 e ho fatto una scoperta davvero sorprendente (per me). Lo sapevate che esistono davvero le auto gay?<\/p>\n
Mi spiego meglio. Abbiamo tutti presente il cinquantenne panciuto e col riporto che va in giro su una decapottabile rossa. O la virago sulla superbike, il cretino palesemente impotente al volante del fuoristrada gigantesco, e cos\u00ec via. La guida da compensazione \u00e8 un fenomeno reale. Ma pare proprio che sia reale anche il concetto di \u201cautomobile come simbolo gay\u201d, tanto che ha dato vita a un\u2019intera sottocultura. Reperto numero uno: questo sito specializzato<\/a> italiano e le sue numerose controparti internazionali, che si esaltano per la Adam gi\u00e0 da un anno abbondante.
Potremmo discutere tutto il giorno delle ragioni per cui la gente sente il bisogno di uniformarsi in tutti i modi agli stereotipi, e sarebbe interessante analizzare pure le considerazioni di business dietro l\u2019industria delle \u201cauto gay\u201d \u2013 ma resta un fatto. Secondo questi siti<\/a>, l\u00e0 fuori ci sono persone per cui guidare una Toyota Celica, Audi TT, BMW Z3 o Mercedes SLK equivale a dichiarare un orientamento sessuale. E ci sono campagne di boicottaggio contro Porsche, Hyundai e Kia perch\u00e9 si tratta di marchi non gay friendly \u2013 qualunque cosa possa significare.
Rimango perplesso. L\u2019unica cosa di cui sono certo dopo queste scoperte, tuttavia, \u00e8 che la simulazione di cielo stellato<\/a> sul tetto della Adam \u00e8 tanto assurda da sconfinare nella figata. Oh, un attimo: vorr\u00e0 mica dire che\u2026?<\/p>\n