{"id":1378,"date":"2013-01-20T00:00:00","date_gmt":"2013-01-19T23:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2013\/01\/20\/problema-scena-bdsm\/"},"modified":"2023-08-21T00:49:47","modified_gmt":"2023-08-20T22:49:47","slug":"problema-scena-bdsm","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/problema-scena-bdsm\/","title":{"rendered":"Il problema del BDSM? \u00c8 la Scena BDSM."},"content":{"rendered":"

Come accade per ogni forma di sessualit\u00e0, anche il BDSM nella realt\u00e0 soffre di bei problemi che mai vedrete nelle sue rappresentazioni pi\u00f9 comuni, cio\u00e8 la pornografia.
\nL\u2019odio da parte dei moralisti? L\u2019incerto status legale? Il costo proibitivo di tante attrezzature? Le poche informazioni attendibili su certe pratiche? Macch\u00e9: come si pu\u00f2 leggere su qualsiasi sito a tema, ci\u00f2 con cui si scontrano quasi tutti gli appassionati \u00e8 un nemico molto pi\u00f9 terra terra e comune appunto a tutte le forme di sessualit\u00e0: trovare il partner ideale. O un qualunque <\/em>partner \u2013 proviamo a vedere perch\u00e9.<\/p>\n

Poco prima di Natale sulla pi\u00f9 attiva community BDSM italiana<\/a> \u00e8 comparso il messaggio di un nuovo iscritto. \u00abHo 28 anni, ho scoperto di essere attratto da queste cose ma non le ho mai fatte n\u00e9 ho ancora capito che ruolo mi si addica di pi\u00f9\u00bb diceva in buona sostanza. \u00abPotreste cortesemente dirmi dove possa trovare persone con cui provare questo tipo di esperienze?\u00bb
\nLa reazione \u00e8 stata impressionante. Solo nelle prime 24 ore sono stati pubblicati infatti settanta commenti carichi di ostilit\u00e0, accomunati da un solo concetto: \u00abcome ti permetti di venire qui a fare richieste simili? Frequenta a lungo questo forum come facciamo noi, e forse<\/em> qualcosa succeder\u00e0.\u00bb Le successive, educate obiezioni del poveretto hanno suscitato solo scherno.<\/p>\n

Alcuni mesi prima a un Sadistique<\/a> <\/em>una bella ragazza parlando dello stesso sito mi aveva raccontato incredula la propria esperienza. \u00abMi sono iscritta, ho compilato il mio profilo ed entro poche ore sono stata espulsa senza che avessi fatto nulla. Quando un amico anch\u2019egli membro ha chiesto spiegazioni, gli \u00e8 stato detto che \u2018era impossibile che una diciannovenne masochista si iscrivesse cos\u00ec, con tanto di foto. Essendo\u00a0evidentemente <\/em>un profilo falso, era stato rimosso come da regolamento\u2019.\u00bb
\nStrano, perch\u00e9 come tutti i partecipanti alla festa avevano appena potuto constatare, di falso la fanciulla non aveva proprio nulla.<\/p>\n

Ancora, una cara amica che pratica BDSM sin dall\u2019adolescenza e vorrebbe trovare il proprio compagno di vita mi ripeteva ci\u00f2 che sento dire da sempre da tutte le appassionate che conosco. \u00abLa soluzione pi\u00f9 logica per incontrare persone con i miei gusti sarebbe mettere un annuncio sui siti appositi<\/a>, ma dopo la prima esperienza non ci provo neanche pi\u00f9. In poche ore ho ricevuto infatti centinaia <\/em>di risposte: tutte incoerenti, offensive, da parte di tizi privi di contatto con la realt\u00e0 o che nemmeno avevano letto l\u2019annuncio.\u00bb<\/p>\n

Restando in tema di inserzioni, una coppia che ha richiesto il mio aiuto come personal coach<\/a> era invece sbigottita. \u00abCi piace molto il genere fetish e dopo tante belle esperienze all\u2019estero volevamo incontrare altre coppie come noi in Italia. Il nostro annuncio dichiarava massima disponibilit\u00e0 e dalla foto si poteva vedere che fossimo belli e con bell\u2019abbigliamento a tema; l\u2019unica richiesta che avevamo posto era che ci spedissero una foto \u2013 anche mascherati \u2013 e che dopo il primo contatto ci si sentisse tutti e quattro per telefono per organizzare una cena conoscitiva.\u00bb Risultato: solo due risposte con foto, altre quattro farneticanti e nessuno li ha mai richiamati.<\/p>\n

Ultimo aneddoto, questa volta personale. Da quando nel 2004 \u00e8 uscita la prima edizione del mio BDSM \u2013 Guida per esploratori dell\u2019erotismo estremo<\/em><\/a> io stesso sono diventato persona non grata su tutti i siti a tema italiani. Ogni qual volta intervenissi su un forum numerosi sconosciuti mi bersagliavano di accuse che andavano dall\u2019essere \u2018un approfittatore interessato solo a guadagnare sulla pelle degli appassionati\u2019 a vere diffamazioni che hanno richiesto interventi legali.
\nConsiderato che la principale motivazione nel mio lavoro consiste nella soddisfazione di aiutare il prossimo a realizzare le proprie fantasie e vivere meglio la propria sessualit\u00e0, per qualche anno mi sono incaponito a confutare queste aggressioni assurde con la logica e i fatti \u2013 finch\u00e9 mi sono reso conto di avere di meglio da fare, al punto che ormai non partecipo pi\u00f9 ad alcuno di quei siti.<\/p>\n

Ciascuno di questi esempi \u2013 e ce ne sarebbero moltissimi altri \u2013 \u00e8 l\u2019espressione di un solo fenomeno di fondo, che in Italia ha raggiunto livelli assurdi ma \u00e8 presente un po\u2019 in tutto il mondo: la scissione dell\u2019eros estremo online da quello reale. O in altre parole: il peggior nemico del BDSM \u00e8 proprio il \u201cmondo BDSM\u201d, o per lo meno la sua manifestazione pi\u00f9 accessibile. Le cose per\u00f2 non sono andate sempre cos\u00ec, e capire cosa abbia condotto a tale situazione pu\u00f2 essere molto utile per comprendere anche alcuni meccanismi chiave della psicologia del sesso insolito.<\/p>\n

Dal viaggio iniziatico all\u2019orgasmo istantaneo<\/strong><\/p>\n

Se diamo uno sguardo al passato possiamo notare una dinamica rimasta inalterata per secoli. Chi si accorgeva di nutrire un\u2019attrazione verso qualsiasi forma di sessualit\u00e0 alternativa aveva due possibilit\u00e0: reprimerla cercando di far finta di nulla, oppure intraprendere un vero percorso iniziatico nel tentativo di realizzare le proprie fantasie.
\nIl primo passo era dare un nome alle proprie pulsioni. Un passaggio assai difficile, perch\u00e9 certi argomenti \u201csconvenienti\u201d erano condannati dalla societ\u00e0, che non solo non ne parlava, ma nemmeno ne ammetteva ufficialmente l\u2019esistenza. Un esempio eclatante anche perch\u00e9 relativamente recente \u00e8
Psychopathia sexualis<\/a> <\/em>di Krafft-Ebing: pur essendo stato considerato per decenni il testo di riferimento su questo tema era stato scritto in latino appositamente per scoraggiarne la lettura da parte della \u201cgente comune\u201d.<\/p>\n

La fase successiva consisteva nel superare i pregiudizi patologizzanti, comprendere di non essere un malato bisognoso di cure e accettarsi. Poi veniva il momento di cercare informazioni pi\u00f9 dettagliate: come si fanno i nodi del bondage? Dove mi procuro una frusta? Cosa si pu\u00f2 fare in sicurezza e cosa espone al rischio di finire in ospedale o in tribunale? Chi produce gli abiti e gli accessori che corrispondono ai miei feticismi?<\/p>\n

\"List<\/a>

La scarna lista di tutte le edicole che vendevano riviste BDSM in Italia nel 1982<\/p><\/div>\n

Prima del 1980 non esistevano manuali o riviste che spiegassero queste cose; nel ventennio successivo erano comunque di difficile reperibilit\u00e0. In Italia la fonte pi\u00f9 importante erano per esempio i mensili pubblicati dalle Edizioni Moderne, che tuttavia venivano venduti in meno di cento edicole su tutto il territorio nazionale.
\nA meno di avere la fortuna di conoscere qualcuno gi\u00e0 esperto dell\u2019argomento che svolgesse il ruolo di mentore si trattava quindi di un percorso tutto in salita, di cui comunque non abbiamo ancora nemmeno citato la parte pi\u00f9 complessa: trovare qualcuno con cui mettere in pratica le proprie fantasie.<\/p>\n

Di locali specializzati ed eventi aperti al pubblico<\/a> non se ne parlava neanche. Nel nord Europa c\u2019era qualche bordello pi\u00f9 o meno specializzato, tuttavia le possibilit\u00e0 erano sostanzialmente due. La prima consisteva nel convincere il proprio partner ufficiale a esplorare insieme questi piaceri insoliti \u2013 ma ben pochi (e poche) osavano rischiare un rifiuto che avrebbe potuto portare allo stigma sociale, l\u2019internamento in strutture psichiatriche, il divorzio o altre sciagure.<\/p>\n

L\u2019altra era affidarsi \u2013 ma solo dagli anni \u201950 in poi \u2013 ad equivoci servizi di annunci per \u201ccuori solitari\u201d nei quali comparivano occasionalmente termini potenzialmente rivelatori: \u2018remissiva\u2019, \u2018autoritario\u2019, \u2018amante abbigliamento insolito\u2019, \u2018di mentalit\u00e0 moderna\u2019\u2026 un vero codice segreto al quale si appigliavano migliaia di speranze. Chi ne trovava il coraggio rispondeva allora in maniera semi-anonima, utilizzando il lentissimo servizio di\u00a0fermo posta<\/a> per spedire e ricevere la corrispondenza all\u2019apposito banco degli uffici postali, intestandola non a persone ma a numeri di documenti personali.
\nPer arrivare al punto di scambiarsi un recapito pi\u00f9 tradizionale potevano passare mesi, e ancora non era finita. Chi sarebbe stato l\u2019interlocutore? La persona descritta nelle lettere, o un mitomane, un pazzo o un ricattatore? E anche nel migliore dei casi, quante potevano essere le probabilit\u00e0 che i suoi gusti corrispondessero davvero ai nostri?<\/p>\n

\u00c8 chiaro che in condizioni come queste prima di arrivare alla propria prima esperienza concreta potessero passare molti anni. Anni in cui le persone meno motivate abbandonavano l\u2019impresa rassegnandosi a una vita sessuale pi\u00f9 tradizionale, e quelle pi\u00f9 caparbie alimentavano invece una passione incredibilmente intensa, inarrestabile.
\nConcetti oggi dati per scontati come la
safeword<\/a> o negoziare limiti e pratiche prima di giocare erano semplicemente incomprensibili di fronte al desiderio ardente di sperimentare finalmente ci\u00f2 che aveva occupato i propri sogni per cos\u00ec tanto tempo. E se da una parte questo approccio aveva evidenti aspetti negativi, dall\u2019altro garantiva un entusiasmo senza pari.
\nChi aveva la costanza di percorrere tutte queste tappe fino in fondo, il coraggio di lanciarsi in un\u2019esperienza piena di incognite, la capacit\u00e0 di elaborare le sensazioni provate e la voglia di continuare a cercare nuovi incontri viveva per\u00f2 una vera e profonda trasformazione. Come uno sciamano sopravvissuto a un\u2019ordalia, diventava qualcosa di diverso dalla persona che aveva intrapreso inizialmente una via tanto impervia.<\/p>\n

L\u2019ultimo passo \u2013 e non per tutti \u2013 diveniva allora integrare questa nuova identit\u00e0 sociale. Divenute troppo grandi per i panni stretti dei normali ruoli civili, queste persone sentivano il bisogno di trovare i propri simili, scambiarsi esperienze, costruire una cultura comune che per quanto marginale permettesse loro di sentirsi parte di una trib\u00f9 anzich\u00e9 solitarie schegge impazzite.
\nPiano piano, con ulteriori anni di ricerche, si entrava cos\u00ec a far parte di circoli privati, club clandestini, microcomunit\u00e0 che mantenevano i contatti attraverso gli strumenti lenti dell\u2019era analogica.<\/p>\n

E poi \u00e8 arrivata Internet, e ancora pi\u00f9 rivoluzionario il Web.<\/p>\n

Da un giorno all\u2019altro tutte le informazioni sono diventate accessibili nell\u2019arco di secondi anzich\u00e9 anni. Tutta l\u2019oggettistica divenne disponibile senza sforzo a prezzi anche cinquanta volte inferiori a prima. Tutta la letteratura, la cultura e la pornografia per cui fino a poco prima si poteva rischiare la galera \u00e8 arrivata in massa, gratuita, facilmente mimetizzabile proprio sulla nostra scrivania. Ma soprattutto si \u00e8 aperto un universo di contatti immediati.
\nSe fino al 1970 gli appassionati di BDSM potevano sperare di conoscere al massimo una decina di loro simili e fino al 1995 non pi\u00f9 di un centinaio, con la Rete sono divenuti immediatamente accessibili centinaia di migliaia di uomini e donne di tutto il mondo \u2013 una rivoluzione cos\u00ec epocale da non essere nemmeno descrivibile a parole.<\/p>\n

Ma a che prezzo?<\/p>\n

Fra biochimica e antropologia<\/strong><\/p>\n

\u00c8 chiaro che solo un pazzo potrebbe trovare negativo l\u2019avvento di Internet. L\u2019accesso all\u2019informazione ha permesso sviluppi fondamentali nella cultura dell\u2019eros estremo: nella sicurezza innanzitutto, dalla profilassi per le malattie a trasmissione sessuale al concetto di \u2018sano, sicuro e consensuale\u2019 delle varie pratiche di cui si compone il BDSM. Il Web ci ha permesso di affrontare le nostre fantasie pi\u00f9 oscure senza timore, fornendo gli strumenti per compiere l\u2019indispensabile percorso di introspezione in maniera serena e positiva. Una rete di persone prima ancora che di computer consente la creazione di punti di incontro virtuali e reali, di eventi, di corsi, di arte tematica\u2026 di certo nessuno vorrebbe tornare alle difficolt\u00e0 del passato.<\/p>\n

\"Muscular<\/a><\/p>\n

Eppure anche la medaglia pi\u00f9 splendente ha il suo rovescio. Quello dell\u2019era digitale \u00e8 paradossalmente proprio la facilit\u00e0 di accesso a tutta quest\u2019abbondanza. Non si tratta di un\u2019osservazione personale, ma di pura biochimica: quando le proprie fantasie possono essere soddisfatte istantaneamente l\u2019organismo non ha il tempo materiale di produrre tutta una serie di neurotrasmettitori che alimentano l\u2019eccitazione e permettono di sperimentare elevati livelli di emozione. Soprattutto, il rilascio di serotonina<\/a> generato dal raggiungere il proprio obiettivo \u2013 non solo l\u2019orgasmo, ma anche il semplice trovare lo stimolo esatto che si andava cercando \u2013 fa precipitare immediatamente l\u2019interesse.
\nPerch\u00e9 impegnarsi a ricercare e creare l\u2019incontro dei propri sogni, se per quanto concerne il nostro organismo si pu\u00f2 ottenere lo stesso effetto molto pi\u00f9 semplicemente facendo un breve giro su
Youporn<\/em><\/a>?<\/p>\n

Beh, per esempio per risolvere quel bisogno di appartenenza sociale di cui parlavamo prima. Ma anche questo aspetto viene abbondantemente servito dalla Rete e dalle sue community virtuali. Difficile sentirsi un outsider maledetto quando in pochi minuti \u00e8 possibile iscriversi a sei o sette forum su cui comparire con un\u2019identit\u00e0 \u201cperfetta\u201d.
\nFino a quindici anni fa definirsi \u2018master\u2019 per esempio era una discreta impresa. Bisognava incontrare qualcuno che riconoscesse il ruolo, dimostrare la propria competenza, meritare il rispetto altrui. Per fregiarsi del titolo di \u2018schiavo\u2019 era necessario essersi messi concretamente a disposizione di qualcuno, avere subito il suo sadismo, essere stato in grado di accettare ed elaborare la sofferenza che ci\u00f2 comportava.<\/p>\n

Tutto ci\u00f2 \u00e8 scomparso come le proverbiali lacrime nella pioggia. Nella maggior parte dei casi per conquistare queste e altre cariche oggi \u00e8 sufficiente selezionarle in un comodo menu a tendina. Online nessuno potr\u00e0 mai costringerci a dover dimostrare alcunch\u00e9. In effetti, la maggior parte di chi \u201cpratica\u201d BDSM in Rete non ha alcuna esperienza concreta di ci\u00f2 di cui discute, n\u00e9 alcuna voglia di mettersi davvero in gioco nel mondo reale.
\nAnche la civilissima tolleranza tipica degli ambienti virtuali
\u00e8 un boomerang<\/a>. Senza nessuno che scacci gli indesiderabili, in qualsiasi community \u00e8 fisiologico che siano proprio i pi\u00f9 squilibrati a prevalere \u2013 diffondendo a volte teorie e informazioni che se messe in pratica risulterebbero addirittura pericolose.<\/p>\n

Il problema, a ben vedere, non \u00e8 nemmeno questa scissione fra virtualit\u00e0 e realt\u00e0. Pensiamo al mondo dello sport: nessuno si \u00e8 mai lamentato se a una partita di calcio<\/a>\u00a0partecipano solo 22 atleti rispetto alle centinaia di migliaia di tifosi che seguono l\u2019incontro dalla comodit\u00e0 dei loro divani. L\u2019esistenza di una comunit\u00e0 di simpatizzanti \u00e8 perfino un complimento.
\nIl guaio \u00e8 che nel caso del BDSM la tifoseria \u00e8 cos\u00ec mostruosamente numerosa, cos\u00ec caciarona, cos\u00ec violenta da avere invaso completamente il campo in cui quei
poveri calciatori<\/a> avrebbero tanto voluto poter giocare tranquilli la loro partita. Non c\u2019\u00e8 da stupirsi se questi ultimi a un certo punto si siano stufati e siano andati altrove a tirare due calci al pallone.
\nSe per\u00f2 in questo modo tifosi e atleti hanno trovato la propria serenit\u00e0, che dire di quelle poche anime candide che nutrono ancora il sogno di giocare in serie A? Uscendo di metafora, cosa succede oggi a chi desideri avvicinarsi davvero al mondo dell\u2019eros estremo?<\/p>\n

La risposta l\u2019abbiamo vista all\u2019inizio dell\u2019articolo. Persone piene di ottime intenzioni fanno la cosa pi\u00f9 logica: cercano su Google<\/em>, trovano un\u2019infinit\u00e0 di siti a tema\u2026 e si scontrano con la \u201ccultura\u201d della virtualit\u00e0. Arrivati a questo punto potranno avere due possibili reazioni. La prima, pi\u00f9 frequente, \u00e8 di pensare \u00abquesta gente e questo mondo sono del tutto diversi da come me li ero immaginati, e non ci voglio avere niente a che fare\u00bb, passando subito ad altri interessi.<\/p>\n

La seconda \u00e8 tentare di comprendere quella mentalit\u00e0, fino a che o si rinuncia o la si accetta. Risultato: ogni giorno che passa la \u201cScena\u201d online si arricchisce di nuovi proseliti che contribuiranno a tenere lontani coloro che vorrebbero concretizzare le proprie fantasie. Cio\u00e8 proprio coloro di cui chi frequenta i siti stessi lamenta costantemente la mancanza. \u00c8 brutto dirlo, ma la risposta alla domanda \u00abdove sono tutte le ventenni in calore e gli stalloni raffinati e bellissimi?\u00bb \u00e8 solo: \u00abaltrove, perch\u00e9 li hai scacciati tu\u00bb.
\nA questo punto resta da capire come risolvere questa impasse<\/em>\u2026 ma da bravo sadico preferisco lasciarvi un po\u2019 col fiato sospeso. Ne riparliamo qui, tra un po\u2019.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Come accade per ogni forma di sessualit\u00e0, anche il BDSM nella realt\u00e0 soffre di bei problemi che mai vedrete nelle sue rappresentazioni pi\u00f9 comuni, cio\u00e8 la pornografia. L\u2019odio da parte dei moralisti? L\u2019incerto status legale? Il costo proibitivo di tante attrezzature? Le poche informazioni attendibili su certe pratiche? Macch\u00e9: come si pu\u00f2 leggere su qualsiasi […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":4764,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_et_pb_use_builder":"off","_et_pb_old_content":"Come accade per ogni forma di sessualit\u00e0, anche il BDSM nella realt\u00e0 soffre di bei problemi che mai vedrete nelle sue rappresentazioni pi\u00f9 comuni, cio\u00e8 la pornografia.\nL\u2019odio da parte dei moralisti? L\u2019incerto status legale? Il costo proibitivo di tante attrezzature? Le poche informazioni attendibili su certe pratiche? Macch\u00e9: come si pu\u00f2 leggere su qualsiasi sito a tema, ci\u00f2 con cui si scontrano quasi tutti gli appassionati \u00e8 un nemico molto pi\u00f9 terra terra e comune appunto a tutte le forme di sessualit\u00e0: trovare il partner ideale. O un qualunque <\/em>partner \u2013 proviamo a vedere perch\u00e9.\n\nPoco prima di Natale sulla pi\u00f9 attiva community BDSM italiana<\/a> \u00e8 comparso il messaggio di un nuovo iscritto. \u00abHo 28 anni, ho scoperto di essere attratto da queste cose ma non le ho mai fatte n\u00e9 ho ancora capito che ruolo mi si addica di pi\u00f9\u00bb diceva in buona sostanza. \u00abPotreste cortesemente dirmi dove possa trovare persone con cui provare questo tipo di esperienze?\u00bb\nLa reazione \u00e8 stata impressionante. Solo nelle prime 24 ore sono stati pubblicati infatti settanta commenti carichi di ostilit\u00e0, accomunati da un solo concetto: \u00abcome ti permetti di venire qui a fare richieste simili? Frequenta a lungo questo forum come facciamo noi, e forse<\/em> qualcosa succeder\u00e0.\u00bb Le successive, educate obiezioni del poveretto hanno suscitato solo scherno.\n\nAlcuni mesi prima a un Sadistique<\/a> <\/em>una bella ragazza parlando dello stesso sito mi aveva raccontato incredula la propria esperienza. \u00abMi sono iscritta, ho compilato il mio profilo ed entro poche ore sono stata espulsa senza che avessi fatto nulla. Quando un amico anch\u2019egli membro ha chiesto spiegazioni, gli \u00e8 stato detto che \u2018era impossibile che una diciannovenne masochista si iscrivesse cos\u00ec, con tanto di foto. Essendo evidentemente <\/em>un profilo falso, era stato rimosso come da regolamento\u2019.\u00bb\nStrano, perch\u00e9 come tutti i partecipanti alla festa avevano appena potuto constatare, di falso la fanciulla non aveva proprio nulla.\n\nAncora, una cara amica che pratica BDSM sin dall\u2019adolescenza e vorrebbe trovare il proprio compagno di vita mi ripeteva ci\u00f2 che sento dire da sempre da tutte le appassionate che conosco. \u00abLa soluzione pi\u00f9 logica per incontrare persone con i miei gusti sarebbe mettere un annuncio sui siti appositi<\/a>, ma dopo la prima esperienza non ci provo neanche pi\u00f9. In poche ore ho ricevuto infatti centinaia <\/em>di risposte: tutte incoerenti, offensive, da parte di tizi privi di contatto con la realt\u00e0 o che nemmeno avevano letto l\u2019annuncio.\u00bb\n\nRestando in tema di inserzioni, una coppia che ha richiesto il mio aiuto come personal coach<\/a> era invece sbigottita. \u00abCi piace molto il genere fetish e dopo tante belle esperienze all\u2019estero volevamo incontrare altre coppie come noi in Italia. Il nostro annuncio dichiarava massima disponibilit\u00e0 e dalla foto si poteva vedere che fossimo belli e con bell\u2019abbigliamento a tema; l\u2019unica richiesta che avevamo posto era che ci spedissero una foto \u2013 anche mascherati \u2013 e che dopo il primo contatto ci si sentisse tutti e quattro per telefono per organizzare una cena conoscitiva.\u00bb Risultato: solo due risposte con foto, altre quattro farneticanti e nessuno li ha mai richiamati.\n\nUltimo aneddoto, questa volta personale. Da quando nel 2004 \u00e8 uscita la prima edizione del mio BDSM \u2013 Guida per esploratori dell\u2019erotismo estremo<\/em><\/a> io stesso sono diventato persona non grata su tutti i siti a tema italiani. Ogni qual volta intervenissi su un forum numerosi sconosciuti mi bersagliavano di accuse che andavano dall\u2019essere \u2018un approfittatore interessato solo a guadagnare sulla pelle degli appassionati\u2019 a vere diffamazioni che hanno richiesto interventi legali.\nConsiderato che la principale motivazione nel mio lavoro consiste nella soddisfazione di aiutare il prossimo a realizzare le proprie fantasie e vivere meglio la propria sessualit\u00e0, per qualche anno mi sono incaponito a confutare queste aggressioni assurde con la logica e i fatti \u2013 finch\u00e9 mi sono reso conto di avere di meglio da fare, al punto che ormai non partecipo pi\u00f9 ad alcuno di quei siti.\n\nCiascuno di questi esempi \u2013 e ce ne sarebbero moltissimi altri \u2013 \u00e8 l\u2019espressione di un solo fenomeno di fondo, che in Italia ha raggiunto livelli assurdi ma \u00e8 presente un po\u2019 in tutto il mondo: la scissione dell\u2019eros estremo online da quello reale. O in altre parole: il peggior nemico del BDSM \u00e8 proprio il \u201cmondo BDSM\u201d, o per lo meno la sua manifestazione pi\u00f9 accessibile. Le cose per\u00f2 non sono andate sempre cos\u00ec, e capire cosa abbia condotto a tale situazione pu\u00f2 essere molto utile per comprendere anche alcuni meccanismi chiave della psicologia del sesso insolito.\n\nDal viaggio iniziatico all\u2019orgasmo istantaneo<\/strong>\n\nSe diamo uno sguardo al passato possiamo notare una dinamica rimasta inalterata per secoli. Chi si accorgeva di nutrire un\u2019attrazione verso qualsiasi forma di sessualit\u00e0 alternativa aveva due possibilit\u00e0: reprimerla cercando di far finta di nulla, oppure intraprendere un vero percorso iniziatico nel tentativo di realizzare le proprie fantasie.\nIl primo passo era dare un nome alle proprie pulsioni. Un passaggio assai difficile, perch\u00e9 certi argomenti \u201csconvenienti\u201d erano condannati dalla societ\u00e0, che non solo non ne parlava, ma nemmeno ne ammetteva ufficialmente l\u2019esistenza. Un esempio eclatante anche perch\u00e9 relativamente recente \u00e8 Psychopathia sexualis<\/a> <\/em>di Krafft-Ebing: pur essendo stato considerato per decenni il testo di riferimento su questo tema era stato scritto in latino appositamente per scoraggiarne la lettura da parte della \u201cgente comune\u201d.\n\nLa fase successiva consisteva nel superare i pregiudizi patologizzanti, comprendere di non essere un malato bisognoso di cure e accettarsi. Poi veniva il momento di cercare informazioni pi\u00f9 dettagliate: come si fanno i nodi del bondage? Dove mi procuro una frusta? Cosa si pu\u00f2 fare in sicurezza e cosa espone al rischio di finire in ospedale o in tribunale? Chi produce gli abiti e gli accessori che corrispondono ai miei feticismi?\n\ncaption id=\"attachment_3023\" align=\"alignleft\" width=\"407\"]\"List<\/a> La scarna lista di tutte le edicole che vendevano riviste BDSM in Italia nel 1982 \/caption]\n\nPrima del 1980 non esistevano manuali o riviste che spiegassero queste cose; nel ventennio successivo erano comunque di difficile reperibilit\u00e0. In Italia la fonte pi\u00f9 importante erano per esempio i mensili pubblicati dalle Edizioni Moderne, che tuttavia venivano venduti in meno di cento edicole su tutto il territorio nazionale.\nA meno di avere la fortuna di conoscere qualcuno gi\u00e0 esperto dell\u2019argomento che svolgesse il ruolo di mentore si trattava quindi di un percorso tutto in salita, di cui comunque non abbiamo ancora nemmeno citato la parte pi\u00f9 complessa: trovare qualcuno con cui mettere in pratica le proprie fantasie.\n\nDi locali specializzati ed eventi aperti al pubblico<\/a> non se ne parlava neanche. Nel nord Europa c\u2019era qualche bordello pi\u00f9 o meno specializzato, tuttavia le possibilit\u00e0 erano sostanzialmente due. La prima consisteva nel convincere il proprio partner ufficiale a esplorare insieme questi piaceri insoliti \u2013 ma ben pochi (e poche) osavano rischiare un rifiuto che avrebbe potuto portare allo stigma sociale, l\u2019internamento in strutture psichiatriche, il divorzio o altre sciagure.\n\nL\u2019altra era affidarsi \u2013 ma solo dagli anni \u201950 in poi \u2013 ad equivoci servizi di annunci per \u201ccuori solitari\u201d nei quali comparivano occasionalmente termini potenzialmente rivelatori: \u2018remissiva\u2019, \u2018autoritario\u2019, \u2018amante abbigliamento insolito\u2019, \u2018di mentalit\u00e0 moderna\u2019\u2026 un vero codice segreto al quale si appigliavano migliaia di speranze. Chi ne trovava il coraggio rispondeva allora in maniera semi-anonima, utilizzando il lentissimo servizio di fermo posta<\/a> per spedire e ricevere la corrispondenza all\u2019apposito banco degli uffici postali, intestandola non a persone ma a numeri di documenti personali.\nPer arrivare al punto di scambiarsi un recapito pi\u00f9 tradizionale potevano passare mesi, e ancora non era finita. Chi sarebbe stato l\u2019interlocutore? La persona descritta nelle lettere, o un mitomane, un pazzo o un ricattatore? E anche nel migliore dei casi, quante potevano essere le probabilit\u00e0 che i suoi gusti corrispondessero davvero ai nostri?\n\n\u00c8 chiaro che in condizioni come queste prima di arrivare alla propria prima esperienza concreta potessero passare molti anni. Anni in cui le persone meno motivate abbandonavano l\u2019impresa rassegnandosi a una vita sessuale pi\u00f9 tradizionale, e quelle pi\u00f9 caparbie alimentavano invece una passione incredibilmente intensa, inarrestabile.\nConcetti oggi dati per scontati come la safeword<\/a> o negoziare limiti e pratiche prima di giocare erano semplicemente incomprensibili di fronte al desiderio ardente di sperimentare finalmente ci\u00f2 che aveva occupato i propri sogni per cos\u00ec tanto tempo. E se da una parte questo approccio aveva evidenti aspetti negativi, dall\u2019altro garantiva un entusiasmo senza pari.\nChi aveva la costanza di percorrere tutte queste tappe fino in fondo, il coraggio di lanciarsi in un\u2019esperienza piena di incognite, la capacit\u00e0 di elaborare le sensazioni provate e la voglia di continuare a cercare nuovi incontri viveva per\u00f2 una vera e profonda trasformazione. Come uno sciamano sopravvissuto a un\u2019ordalia, diventava qualcosa di diverso dalla persona che aveva intrapreso inizialmente una via tanto impervia.\n\nL\u2019ultimo passo \u2013 e non per tutti \u2013 diveniva allora integrare questa nuova identit\u00e0 sociale. Divenute troppo grandi per i panni stretti dei normali ruoli civili, queste persone sentivano il bisogno di trovare i propri simili, scambiarsi esperienze, costruire una cultura comune che per quanto marginale permettesse loro di sentirsi parte di una trib\u00f9 anzich\u00e9 solitarie schegge impazzite.\nPiano piano, con ulteriori anni di ricerche, si entrava cos\u00ec a far parte di circoli privati, club clandestini, microcomunit\u00e0 che mantenevano i contatti attraverso gli strumenti lenti dell\u2019era analogica.\n\nE poi \u00e8 arrivata Internet, e ancora pi\u00f9 rivoluzionario il Web.\n\nDa un giorno all\u2019altro tutte le informazioni sono diventate accessibili nell\u2019arco di secondi anzich\u00e9 anni. Tutta l\u2019oggettistica divenne disponibile senza sforzo a prezzi anche cinquanta volte inferiori a prima. Tutta la letteratura, la cultura e la pornografia per cui fino a poco prima si poteva rischiare la galera \u00e8 arrivata in massa, gratuita, facilmente mimetizzabile proprio sulla nostra scrivania. Ma soprattutto si \u00e8 aperto un universo di contatti immediati.\nSe fino al 1970 gli appassionati di BDSM potevano sperare di conoscere al massimo una decina di loro simili e fino al 1995 non pi\u00f9 di un centinaio, con la Rete sono divenuti immediatamente accessibili centinaia di migliaia di uomini e donne di tutto il mondo \u2013 una rivoluzione cos\u00ec epocale da non essere nemmeno descrivibile a parole.\n\nMa a che prezzo?\n\nFra biochimica e antropologia<\/strong>\n\n\u00c8 chiaro che solo un pazzo potrebbe trovare negativo l\u2019avvento di Internet. L\u2019accesso all\u2019informazione ha permesso sviluppi fondamentali nella cultura dell\u2019eros estremo: nella sicurezza innanzitutto, dalla profilassi per le malattie a trasmissione sessuale al concetto di \u2018sano, sicuro e consensuale\u2019 delle varie pratiche di cui si compone il BDSM. Il Web ci ha permesso di affrontare le nostre fantasie pi\u00f9 oscure senza timore, fornendo gli strumenti per compiere l\u2019indispensabile percorso di introspezione in maniera serena e positiva. Una rete di persone prima ancora che di computer consente la creazione di punti di incontro virtuali e reali, di eventi, di corsi, di arte tematica\u2026 di certo nessuno vorrebbe tornare alle difficolt\u00e0 del passato.\n\n\"Muscular<\/a>\n\nEppure anche la medaglia pi\u00f9 splendente ha il suo rovescio. Quello dell\u2019era digitale \u00e8 paradossalmente proprio la facilit\u00e0 di accesso a tutta quest\u2019abbondanza. Non si tratta di un\u2019osservazione personale, ma di pura biochimica: quando le proprie fantasie possono essere soddisfatte istantaneamente l\u2019organismo non ha il tempo materiale di produrre tutta una serie di neurotrasmettitori che alimentano l\u2019eccitazione e permettono di sperimentare elevati livelli di emozione. Soprattutto, il rilascio di serotonina<\/a> generato dal raggiungere il proprio obiettivo \u2013 non solo l\u2019orgasmo, ma anche il semplice trovare lo stimolo esatto che si andava cercando \u2013 fa precipitare immediatamente l\u2019interesse.\nPerch\u00e9 impegnarsi a ricercare e creare l\u2019incontro dei propri sogni, se per quanto concerne il nostro organismo si pu\u00f2 ottenere lo stesso effetto molto pi\u00f9 semplicemente facendo un breve giro su Youporn<\/em><\/a>?\n\nBeh, per esempio per risolvere quel bisogno di appartenenza sociale di cui parlavamo prima. Ma anche questo aspetto viene abbondantemente servito dalla Rete e dalle sue community virtuali. Difficile sentirsi un outsider maledetto quando in pochi minuti \u00e8 possibile iscriversi a sei o sette forum su cui comparire con un\u2019identit\u00e0 \u201cperfetta\u201d.\nFino a quindici anni fa definirsi \u2018master\u2019 per esempio era una discreta impresa. Bisognava incontrare qualcuno che riconoscesse il ruolo, dimostrare la propria competenza, meritare il rispetto altrui. Per fregiarsi del titolo di \u2018schiavo\u2019 era necessario essersi messi concretamente a disposizione di qualcuno, avere subito il suo sadismo, essere stato in grado di accettare ed elaborare la sofferenza che ci\u00f2 comportava.\n\nTutto ci\u00f2 \u00e8 scomparso come le proverbiali lacrime nella pioggia. Nella maggior parte dei casi per conquistare queste e altre cariche oggi \u00e8 sufficiente selezionarle in un comodo menu a tendina. Online nessuno potr\u00e0 mai costringerci a dover dimostrare alcunch\u00e9. In effetti, la maggior parte di chi \u201cpratica\u201d BDSM in Rete non ha alcuna esperienza concreta di ci\u00f2 di cui discute, n\u00e9 alcuna voglia di mettersi davvero in gioco nel mondo reale.\nAnche la civilissima tolleranza tipica degli ambienti virtuali \u00e8 un boomerang<\/a>. Senza nessuno che scacci gli indesiderabili, in qualsiasi community \u00e8 fisiologico che siano proprio i pi\u00f9 squilibrati a prevalere \u2013 diffondendo a volte teorie e informazioni che se messe in pratica risulterebbero addirittura pericolose.\n\nIl problema, a ben vedere, non \u00e8 nemmeno questa scissione fra virtualit\u00e0 e realt\u00e0. Pensiamo al mondo dello sport: nessuno si \u00e8 mai lamentato se a una partita di calcio<\/a> partecipano solo 22 atleti rispetto alle centinaia di migliaia di tifosi che seguono l\u2019incontro dalla comodit\u00e0 dei loro divani. L\u2019esistenza di una comunit\u00e0 di simpatizzanti \u00e8 perfino un complimento.\nIl guaio \u00e8 che nel caso del BDSM la tifoseria \u00e8 cos\u00ec mostruosamente numerosa, cos\u00ec caciarona, cos\u00ec violenta da avere invaso completamente il campo in cui quei poveri calciatori<\/a> avrebbero tanto voluto poter giocare tranquilli la loro partita. Non c\u2019\u00e8 da stupirsi se questi ultimi a un certo punto si siano stufati e siano andati altrove a tirare due calci al pallone.\nSe per\u00f2 in questo modo tifosi e atleti hanno trovato la propria serenit\u00e0, che dire di quelle poche anime candide che nutrono ancora il sogno di giocare in serie A? Uscendo di metafora, cosa succede oggi a chi desideri avvicinarsi davvero al mondo dell\u2019eros estremo?\n\nLa risposta l\u2019abbiamo vista all\u2019inizio dell\u2019articolo. Persone piene di ottime intenzioni fanno la cosa pi\u00f9 logica: cercano su Google<\/em>, trovano un\u2019infinit\u00e0 di siti a tema\u2026 e si scontrano con la \u201ccultura\u201d della virtualit\u00e0. Arrivati a questo punto potranno avere due possibili reazioni. La prima, pi\u00f9 frequente, \u00e8 di pensare \u00abquesta gente e questo mondo sono del tutto diversi da come me li ero immaginati, e non ci voglio avere niente a che fare\u00bb, passando subito ad altri interessi.\n\nLa seconda \u00e8 tentare di comprendere quella mentalit\u00e0, fino a che o si rinuncia o la si accetta. Risultato: ogni giorno che passa la \u201cScena\u201d online si arricchisce di nuovi proseliti che contribuiranno a tenere lontani coloro che vorrebbero concretizzare le proprie fantasie. Cio\u00e8 proprio coloro di cui chi frequenta i siti stessi lamenta costantemente la mancanza. \u00c8 brutto dirlo, ma la risposta alla domanda \u00abdove sono tutte le ventenni in calore e gli stalloni raffinati e bellissimi?\u00bb \u00e8 solo: \u00abaltrove, perch\u00e9 li hai scacciati tu\u00bb.\nA questo punto resta da capire come risolvere questa impasse<\/em>\u2026 ma da bravo sadico preferisco lasciarvi un po\u2019 col fiato sospeso. Ne riparliamo qui, tra un po\u2019.","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[12,19,10,11],"tags":[],"class_list":["post-1378","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-bdsm","category-cultura","category-notizie","category-parafilie"],"yoast_head":"\nIl problema del BDSM? \u00c8 la Scena BDSM. - Ayzad<\/title>\n<meta name=\"description\" content=\"Ci si lamenta spesso che la maggior parte di chi fa BDSM sia odioso. 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