{"id":12967,"date":"2020-05-25T00:07:12","date_gmt":"2020-05-24T22:07:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.ayzad.com\/?p=12967"},"modified":"2020-05-31T19:04:27","modified_gmt":"2020-05-31T17:04:27","slug":"bdsm-oltre-le-sfumature-di-grigio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/bdsm-oltre-le-sfumature-di-grigio\/","title":{"rendered":"BDSM \u2013 Oltre le sfumature di grigio"},"content":{"rendered":"
Questo articolo \u00e8 stato scritto originariamente per la rivista Psicologia Contemporanea<\/em><\/a><\/p>\n <\/p>\n La saga di Cinquanta sfumature di grigio<\/em> – che conta cinque libri, tre film e ben due musical \u2013 ha raccolto a oggi un pubblico di mezzo miliardo di persone, e il merito non \u00e8 certo di uno stile letterario sopraffino. I giochi erotici di sottomissione si basano su un principio semplice<\/strong>. Uno dei partner si mette a disposizione dell\u2019altro impegnandosi ad accettare e assaporare tutto ci\u00f2 che accadr\u00e0; quest\u2019ultimo si prende invece la responsabilit\u00e0 di gestire la situazione e decidere quali sensazioni ed emozioni proveranno entrambi.<\/em> Poich\u00e9 la fantasia non ha limiti, le pratiche possono prendere centinaia di forme differenti che spaziano da sottili giochi mentali a stimolazioni molto intense che non escludono nemmeno il dolore. Tutto ci\u00f2 viene indicato sotto l\u2019acronimo generico di BDSM,\u00a0<\/em>dalle iniziali di bondage (immobilizzazione del partner), dominazione\/disciplina, sottomissione\/sadismo e masochismo.<\/p>\n <\/p>\n Una stranezza? Numericamente parlando, no. Incrociando diverse ricerche demografiche compiute negli ultimi 25 anni \u00e8 risultato che nei Paesi industrializzati un adulto su sei abbia fantasie erotiche di questo tipo, e uno su dieci le abbia messe in pratica in forme pi\u00f9 o meno intense. Quel 10% di popolazione, rapportato ai pi\u00f9 recenti dati ISTAT sugli italiani sessualmente attivi, rivela la presenza nel nostro Paese di un\u2019orda di oltre quattro milioni di appassionati<\/strong>. \u00c8 un numero pari agli abitanti del Veneto, di cui non si pu\u00f2 sottovalutare l\u2019importanza.<\/p>\n <\/p>\n Un dato di dimensioni simili non pu\u00f2 essere liquidato, come spesso accade, come un fenomeno da baraccone di cui parlare con sarcasmo o con la morbosit\u00e0 dei benpensanti in cerca di scandalo. Tale atteggiamento rivela semmai l\u2019inadeguatezza della societ\u00e0, ma anche dei professionisti e dei terapeuti, ad affrontare un tema tanto pervasivo quanto sommerso. Un\u2019altra osservazione chiave riguarda la distanza esistente fra il reale mondo BDSM e le sue rappresentazioni stereotipate, sia nei media (50 sfumature<\/em> compreso) che nella letteratura scientifica. Bench\u00e9 sia il DSM-V che l\u2019ICD-10 abbiano depatologizzato le parafile che non creino disagio al soggetto o a chi gli sia vicino, non pochi professionisti basano ancora la loro visione delle sessualit\u00e0 alternative sulla descrizione di casi clinici gravi, sovente studiati nella popolazione carceraria. <\/p>\n Osservando il fenomeno si nota facilmente come il fattore discriminante sia l\u2019esposizione a quella che \u00e8 a tutti gli effetti una cultura del BDSM<\/strong>, che oltre agli spazi di confronto virtuale consiste nel mondo fisico di una sterminata produzione internazionale di saggistica; di iniziative conviviali finalizzate alla pratica ma pi\u00f9 spesso alla discussione; di eventi di formazione con workshop concentrati sulla corretta esecuzione delle pratiche, e altro ancora. Tali risorse sono una necessit\u00e0 trattando di relazioni nelle quali un partner mette letteralmente la propria vita nelle mani dell\u2019altro e accetta di sperimentare \u2013 a volte senza possibilit\u00e0 di fuga \u2013 situazioni psico-sensoriali potenzialmente estreme. <\/p>\n Chi si avvicina la prima volta alla cultura BDSM pu\u00f2 restare sorpreso per esempio dall\u2019attenzione estrema verso il tema del consenso fra partner<\/strong>. Lungi dagli standard \u201cnormali\u201d da cui scaturiscono fenomeni quali lo scandalo Weinstein\/#MeToo, la violenza di genere e il femminicidio, i \u201cpervertiti\u201d adottano il meccanismo delle safeword<\/em>. Nel momento in cui uno dei partner usi questi segnali \u2013 verbali o meno \u2013 qualsiasi attivit\u00e0 in corso viene immediatamente interrotta senza questioni, recriminazioni o drammi. Quale che sia il problema, i partner eliminano la fonte di disagio, discutono del modo migliore per evitare che si ripresenti e in tutta serenit\u00e0 scelgono se riprendere o meno ci\u00f2 che stavano facendo, nell\u2019ottica di collaborare per offrirsi l\u2019un l\u2019altro la migliore esperienza possibile.<\/p>\n Chi si diverte con corde e fruste coltiva inoltre l\u2019arte della negoziazione<\/strong>, in modo da stabilire chiaramente i desideri, le curiosit\u00e0 e i limiti di entrambi. Questo processo, che nella realt\u00e0 non assomiglia affatto alla fiaccante formalit\u00e0 descritta in 50 sfumature<\/em>, ha il pregio di essere anch\u2019esso collaborativo e non competitivo. Le parti non si rassegnano a piccole, sgradevoli concessioni pur di ottenere un vantaggio, ma studiano insieme quale possa essere un obbiettivo comune e il modo per raggiungerlo col massimo piacere di entrambi. <\/p>\n L\u2019efficacia di questa estrema attenzione alla sicurezza e al benessere reciproco \u00e8 testimoniata dalla rarit\u00e0 di casi di cronaca gravi connessi al mondo BDSM<\/strong>. Non a caso, analizzandone i dettagli si scopre come la quasi totalit\u00e0 degli incidenti riportati riguardi soggetti estranei alla cultura di cui sopra, che si improvvisavano esperti di eros estremo. Tipicamente: sex worker istigati dai clienti; persone in stato di coscienza alterato; soggetti gravemente disturbati; individui dediti a pratiche autoerotiche ad alto rischio (restrizione del respiro).<\/p>\n Anche sotto questo aspetto appare allora evidente l\u2019importanza di poter accedere facilmente a informazioni attendibili<\/strong>, ben distinte dalle iperboli dell\u2019immaginario pornografico. Solo cos\u00ec chi \u00e8 attratto da fantasie erotiche di dominazione pu\u00f2 infatti comprenderle, elaborarle ed eventualmente realizzarle in modo sicuro senza esser vittima di negativit\u00e0 interiorizzate o provenienti dall\u2019esterno. Le stesse informazioni risultano altres\u00ec preziose per i terapeuti e per chiunque interagisca con persone dalla sessualit\u00e0 BDSM, al fine di inquadrare correttamente concetti abitualmente distorti dagli stereotipi mediatici. <\/p>\n L\u2019esperienza nello studio delle sessualit\u00e0 alternative rivela l\u2019esistenza di un\u2019infinit\u00e0 di sottoculture erotiche<\/strong> di norma molto pi\u00f9 circoscritte di quella BDSM, ma con dinamiche sostanzialmente analoghe. L\u2019invito a una maggiore apertura mentale e a un approccio non giudicante si estende pertanto a ogni forma di parafilia non patologica \u2013 per il benessere tanto dei diretti interessati quanto di chi vi interagisce. Poich\u00e9 conoscerle tutte \u00e8 pressoch\u00e9 impossibile, pu\u00f2 essere utile rifarsi ai principi di sex positivity <\/em>descritti dal Manifesto degli esploratori sessuali<\/em><\/a>, un\u2019iniziativa nata appunto per combattere le ricadute sociali negative<\/strong> di un approccio normativo all\u2019eros.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Questo articolo \u00e8 stato scritto originariamente per la rivista Psicologia Contemporanea La saga di Cinquanta sfumature di grigio – che conta cinque libri, tre film e ben due musical \u2013 ha raccolto a oggi un pubblico di mezzo miliardo di persone, e il merito non \u00e8 certo di uno stile letterario sopraffino. 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\nQuando intervistai E.L. James, l\u2019autrice della saga, lei stessa confess\u00f2 un sincero stupore per il successo di \u00abun romanzo rosa qualunque, forse solo un po\u2019 pi\u00f9 esplicito della media\u00bb. Tanto fenomeno globale \u00e8 frutto semmai di un\u2019impressionante campagna di marketing<\/strong>, ma soprattutto del tema dell\u2019opera: la dominazione erotica, verso cui vige evidentemente un grande interesse.<\/p>\nI numeri del BDSM<\/h2>\n
L’inadeguatezza della societ\u00e0 e di alcuni professionisti<\/h2>\n
\nUn po\u2019 come accadeva con l\u2019omosessualit\u00e0 negli anni \u201940 del secolo scorso, moltissimi individui sentono in loro pulsioni generalmente irrise o condannate dall\u2019opinione pubblica – quando non addirittura criminalizzate \u2013 che quindi temono di rivelare<\/strong>. Questi soggetti non hanno nemmeno risorse istituzionali alle quali rivolgersi: la maggior parte degli psicologi e sessuologi italiani riceve a malapena un paio d\u2019ore di formazione generica sul tema delle parafilie, ed \u00e8 impreparata ad affrontare questioni che possono divenire molto complesse.
\nAbbandonati a se stessi, gli appassionati di BDSM ricorrono allora alle risorse online approntate da altre persone con le stesse inclinazioni \u2013 la cui qualit\u00e0 \u00e8 spesso scarsa. Le esperienze dirette convivono con confabulazioni pornografiche; le informazioni fornite in buona fede sono per lo pi\u00f9 aneddotiche, e possono risultare addirittura pericolose. Ne consegue l\u2019utilit\u00e0, oltre che l\u2019opportunit\u00e0, di formare dei professionisti in grado di fornire supporto psicologico<\/strong> come dimostrato anche dal successo dell\u2019unico sportello di consulenza sul tema in Italia, attivo presso l\u2019Istituto di Sessuologia Clinica di Roma.<\/p>\n
\nLa realt\u00e0 del fenomeno, fortunatamente, \u00e8 che esiste una grande differenza fra disturbo parafilico – su cui \u00e8 necessario intervenire – e semplice parafilia<\/strong>, cio\u00e8 lo spostamento dell\u2019interesse erotico su forme di sessualit\u00e0 statisticamente meno comuni. La stragrande maggioranza dei praticanti di BDSM appartiene a questa seconda categoria, e vive le proprie inclinazioni in modo sostanzialmente egosintonico come dimostra anche l\u2019incidenza irrisoria di casi preoccupanti. Addirittura, diversi studi fra cui quelli di Wismeijer (2013) e di Calderoni (2015) hanno riscontrato in loro caratteristiche psicologiche pi\u00f9 favorevoli della media.<\/p>\nLa cultura del BDSM<\/h2>\n
\nLa sottocultura BDSM ha quindi sviluppato una serie di nozioni, regole, accorgimenti e financo precetti filosofici<\/strong> volti a ridurre al minimo i rischi per i partecipanti. Nel complesso, questi elementi tendono anche involontariamente a nutrire l\u2019empatia fra i partner e a reindirizzare l\u2019istinto sadomasochista \u2013 dettato dalla tendenza innata dei mammiferi ad adottare comportamenti egoistici di dominazione e sottomissione \u2013 verso un\u2019espressione basata sulla sicurezza<\/strong> e focalizzata al benessere dell\u2019altro<\/strong>. In un certo senso, il BDSM pu\u00f2 essere considerato una \u201ccura\u201d dal sadomasochismo patologico.
\nDimentichiamo le rappresentazioni esasperate, violente tipiche della pornografia: nella quasi totalit\u00e0 dei casi la dominazione erotica \u00e8 quello che il sessuologo John Money definiva \u00abun drago di velluto\u00bb: un\u2019idea spaventosa ma innocua all\u2019atto pratico. Cos\u00ec innocua, in effetti, da avere addirittura dato origine a una serie di strumenti relazionali che cominciano a essere integrati anche in ambito terapeutico.<\/p>\nConsenso, negoziazione, aftercare, conoscenza<\/h2>\n
\nAncora, il cosiddetto aftercare <\/em><\/strong>\u00e8 la fase di conforto e coccole reciproche che ci si concede dopo un\u2019esperienza particolarmente intensa \u2013 non una cortesia occasionale, ma una parte integrante degli incontri BDSM. Quante coppie tradizionali hanno l\u2019accortezza di ritagliarsi simili momenti di debriefing, <\/em>contatto ed empatia?
\nNon parliamo poi dell\u2019attenzione tecnica posta nelle pratiche vere e proprie. \u00c8 facile che la necessit\u00e0 di prevenire incidenti e lesioni faccia sviluppare negli appassionati di bondage una conoscenza della fisiologia<\/strong> migliore di quella di tanti studenti di Medicina. Chi ama la flagellazione impara dove e come colpire per non provocare danni, ma anche le basi del primo soccorso per rimediare a possibili errori.<\/p>\nLa sicurezza e benessere nel mondo BDSM<\/h2>\n
\nNon bisogna infatti dimenticare che, nonostante la passione per il BDSM sia generalmente innocua, una sessualit\u00e0 improntata ad archetipi cos\u00ec intensi e spesso totalizzanti possa colorare altre aree della quotidianit\u00e0. Fra queste vi sono le comuni problematiche psicologiche e relazionali, e in questo caso \u00e8 fondamentale padroneggiare gli strumenti per distinguere se e quanto l\u2019eros parafilico le influenzi.<\/p>\nIl Manifesto degli esploratori sessuali<\/h2>\n