{"id":1247,"date":"2015-10-02T00:00:00","date_gmt":"2015-10-01T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ayzad.com\/2015\/10\/02\/peccati-originali-diurno-venezia\/"},"modified":"2020-08-19T04:23:42","modified_gmt":"2020-08-19T02:23:42","slug":"peccati-originali-diurno-venezia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ayzad.com\/it\/peccati-originali-diurno-venezia\/","title":{"rendered":"I luoghi di Peccati originali: il diurno Venezia"},"content":{"rendered":"

Qualche giorno fa passeggiando per Milano ho avuto la bella sorpresa di scoprire un cantiere al lavoro per la ristrutturazione dell\u2019albergo diurno Venezia<\/a>. L\u2019entusiasmo non deriva da una perniciosa trasformazione in umarell<\/a><\/em>, ma dal fascino anacronistico di un luogo che mi aveva sempre colpito per quanto fosse \u201cfuori posto\u201d rispetto al resto della citt\u00e0. Ancora negli anni \u201990 il fatto che si nascondesse proprio sotto la piazza italiana con la pi\u00f9 alta densit\u00e0 di edicole specializzate in riviste a tema BDSM alimentava fosche fantasie sulla sua clientela passata \u2013 ma la realt\u00e0 \u00e8 che l\u2019ho sempre visto ridotto quasi a rudere, lontanissimo dai suoi antichi fasti.<\/p>\n

Proprio quell\u2019aura di mistero e tragedia aveva fatto guadagnare al \u201cDiurno\u201d un ruolo da comparsa anche nel mio romanzo Peccati originali<\/a><\/em>, che del resto \u00e8 incentrato proprio sulla scoperta di ci\u00f2 che si nasconde dietro le apparenze della quotidianit\u00e0. In attesa di potere visitare i suoi locali rinnovati, ecco il brano che lo riguarda:<\/p>\n

…]<\/em><\/p>\n

Lady Myrta scese alcuni gradini della scala che conduceva alla stazione della metropolitana e si ferm\u00f2 incerta a studiare l\u2019apertura sulla sua destra. Il luogo dell\u2019appuntamento con la dominatrice\u00a0amica di Zero le era stato descritto come una galleria d\u2019arte, ma al di l\u00e0 della serranda metallica sembrava esserci solo un cantiere abbandonato. Avvicinando il viso per guardare meglio venne colpita da un pesante odore di umidit\u00e0 e muffa, eppure sapeva di non essersi sbagliata: per quanto la citt\u00e0 continuasse a confonderla, quello era proprio l\u2019ingresso indicatole. Con gli occhi che cominciavano ad adattarsi al buio le parve di scorgere, sul fondo, una debole luce tremolante. \u00abEstrella!\u00bb prov\u00f2 a chiamare.<\/p>\n

\u00abHola<\/em>\u00bb le fece eco una voce di donna, \u00abarrivo subito, tesoro! Entra pure, il cancello \u00e8 aperto\u2026 Vado ad accenderti le luci!\u00bb Il forte accento spagnolo cancell\u00f2 ogni dubbio su chi si trovasse all\u2019interno. La ricercatrice fece un respiro profondo, cerc\u00f2 un punto non troppo impolverato da cui afferrare la grata d\u2019acciaio e con uno strattone la fece scorrere lateralmente aprendosi un passaggio.<\/p>\n

Pochi istanti dopo numerosi faretti colorati entrarono in funzione rivelando i resti di un salone rettangolare che nel passato doveva essere stato piuttosto elegante. Come in una chiesa, due file di colonnine dividevano l\u2019ambiente in una navata centrale affiancata da corridoi laterali pi\u00f9 piccoli che ospitavano una successione di nicchie in gran parte invase da detriti e calcinacci. I lucernari tondi al centro del soffitto erano anneriti dal tempo: tutta l\u2019illuminazione veniva da lampade a treppiede dall\u2019aspetto un po\u2019 instabile, a met\u00e0 strada fra gli impianti di fortuna degli scavi archeologici e un set fotografico. I loro riverberi arancione, verde e viola rendevano l\u2019ambiente ancora pi\u00f9 surreale, ed erano puntati su oggetti non meno strani disposti in corrispondenza delle colonne.<\/p>\n

Ciascun pilastro era infatti affiancato da tre capsule cilindriche alte circa un metro e mezzo, chiuse alle estremit\u00e0 da massicce valvole industriali. Il corpo principale era trasparente e pieno di un liquido torbido in cui galleggiavano oggetti molto diversi fra loro. Lady Myrta riconobbe le mostrine di un\u2019uniforme militare, un crocifisso, delle banconote, le foto di un incontro fra uomini di stato, un televisore portatile\u2026<\/p>\n

\u00abTi piace?\u00bb la fece sobbalzare l\u2019altra donna sbucando con una torcia in mano da dietro gli specchi che chiudevano il fondo del locale, facendolo apparire ancora pi\u00f9 grande. \u00abSi chiama Dittature in formalina<\/em>: debuttiamo domani\u00bb.<\/p>\n

\u00abBe\u2019\u2026 \u00c8 molto particolare\u00bb azzard\u00f2 in risposta Myrta, gli occhi stretti per il bagliore della pila. \u00abPiacere di conoscerti, Estrella\u00bb.<\/p>\n

Con un tintinnio di bracciali la spagnola abbass\u00f2 il fascio luminoso. Il viso che comparve, incorniciato da una folta permanente nera, era curato e truccato con una tale attenzione che avrebbe potuto avere qualsiasi et\u00e0 fra i venticinque e i quarantacinque anni \u2013 cos\u00ec come il corpo decisamente atletico, che comunque poteva contare sull\u2019aiuto di un twinset perlato dal taglio perfetto. \u00abEstrella era il nome che usavo con i clienti, quando ho conosciuto il tuo perrito<\/em>\u00bb\u00a0puntualizz\u00f2 fermandosi come in posa, con la testa un po\u2019 inclinata e un sorrisetto fintamente ingenuo dipinto sulle labbra. Poi un battito di ciglia, uno svolazzare leggero della mano e i movimenti ripresero con la stessa affettazione da diva. \u00ab\u00c8 roba vecchia, scartata. Il mio nome vero \u00e8 Miranda. E tu sei\u2026?\u00bb<\/p>\n

\u00abBenedetta, piacere\u00bb.<\/p>\n

\u00abPiacere mio, tesoro\u00bb le strinse la mano sprizzando allegria. \u00abScusami se non sono venuta alla porta: quegli scemi degli operai non avevano collegato il quadro di controllo e ho dovuto pensarci io. Mi manca solo una cosa e poi possiamo andare a prendere un aperitivo insieme. Vieni con me\u00bb. Benedetta la segu\u00ec quasi di corsa attorno a una pozza fangosa formatasi dove il pavimento a mosaico aveva ceduto imbarcandosi. L\u2019ex dominatrice camminava nello stesso modo in cui parlava: con molta energia e una certa fretta, che rendevano impegnativo tenerle dietro.<\/p>\n

\u00abNon sapevo che fossi diventata un\u2019artista\u00bb.<\/p>\n

\u00abPerch\u00e9 non lo sono: faccio allestimenti per mostre e gallerie. Questo negli anni Trenta era un bellissimo albergo diurno, ma l\u2019hanno lasciato cadere in condizioni miserabili e tra poco finiranno di demolirlo. Visto che nessun altro lo amava pi\u00f9\u00bb illustr\u00f2 mentre regolava in altezza uno dei cavalletti, \u00abho pensato di regalargli almeno un ultimo momento di gloria. Per\u00f2 io tra quaranta minuti devo essere a un appuntamento e tu non sei venuta a parlare di esposizioni, perci\u00f2 dimmi: come mai ti interessa sapere delle prodomme?\u00bb<\/p>\n

L\u2019altra si allontan\u00f2 schifata da tre preservativi colorati che parevano nuotare come meduse nella formaldeide di una capsula. \u00abCome ti ho detto al telefono ho visto tutte quelle inserzioni e mi sono incuriosita\u2026\u00bb<\/p>\n

\u00abNo, voglio dire: \u00e8 una intervista o vuoi farne il tuo lavoro?\u00bb<\/p>\n

\u00abA essere sincera non lo so ancora. Mi sembra una cosa interessante e i guadagni di cui ho sentito parlare sono fantastici, ma prima vorrei capirci qualcosa di pi\u00f9\u00bb.<\/p>\n

Miranda le si par\u00f2 davanti, le afferr\u00f2 le braccia e la guard\u00f2 seria. \u00abAllora ascoltami, Benedetta. Se \u00e8 il denaro che vuoi non ti complicare la vita con quel mestiere l\u00e0: ci sono modi molto pi\u00f9 semplici per diventare ricca\u00bb.<\/p>\n

\u00abPer esempio?\u00bb<\/p>\n

\u00abIl modo pi\u00f9 vecchio del mondo\u00bb fece spallucce la gallerista spalancando gli occhioni verdi e recuperando il suo atteggiamento sopra le righe. \u00abFai come me: ti tiri un pochino a lucido, sposi un uomo di successo e fai la moglie porca a letto e impeccabile in societ\u00e0. In cambio ti fai regalare un bel lavoro, una casa e sei a posto per tutta la vita. Si risparmia tanta fatica, ti assicuro\u00bb. La reazione suscitata dalle sue parole fu cos\u00ec palese da farle subito aggiungere: \u00abChe c\u2019\u00e8? Delusa?\u00bb<\/p>\n

Benedetta si sciolse dalla stretta, incupita. \u00abBe\u2019, non \u00e8 proprio il consiglio che mi aspettavo, anche se non faccio fatica a crederti\u00bb.<\/p>\n

\u00abSe vuoi ti dico che fare la prodomme \u00e8 la cosa pi\u00f9 semplice del mondo, che non ci vuole niente e vissero tutti felici e contenti, s\u00ec? Lo pensavo anche io\u00bb raccont\u00f2 la donna intanto che si avviavano all\u2019uscita, \u00abma per quanto mi piaccia dominare gli uomini, dopo cinque anni di quella vita ho rinunciato. La verit\u00e0 \u00e8 che si tratta di un lavoro vero, dove devi starci tutto il giorno con la testa e impegnarti come una manager, forse anche di pi\u00f9\u00bb. La durezza esotica delle sue erre, le esse sibilanti e una strana incertezza con le consonanti doppie sembravano essersi fatti, se possibile, ancora pi\u00f9 marcati.<\/p>\n

\u00abCon quello che ho sentito raccontare di te credevo fosse stata un\u2019esperienza pi\u00f9 piacevole\u00bb.<\/p>\n

\u00abTesoro, non \u00e8 che non mi sia piaciuta, anzi. Ma io in Italia ero venuta per specializzarmi in arte rinascimentale dopo la laurea, non per diventare la Domina Estrella. Mi \u00e8 servito per sopravvivere, e anche bene, ma quando ho avuto l\u2019occasione di sistemarmi e tornare ai miei veri interessi l\u2019ho presa al volo. \u00c8 per questo che ti ho chiesto cosa \u00e8 che cerchi davvero nella vita\u00bb.<\/p>\n

L\u2019altra rest\u00f2 in silenzio per tutto il tempo necessario a chiudere la serranda dietro di loro, risalire in strada e accomodarsi al bar sull\u2019angolo del grande corso su cui si trovavano. Quando rispose era ancora pensierosa, ma molto meno indispettita. \u00abNon so cosa dirti. Adesso come adesso mi basterebbe un po\u2019 di stabilit\u00e0\u2026 per\u00f2 non \u00e8 solo per i soldi. Vedi, gioco a fare la padrona da sempre ma ora che ho visto che si pu\u00f2 vivere davvero cos\u00ec, non solo per poche ore, non riesco a pensare ad altro. \u00c8 quello che ho sempre sognato sin da bambina, capisci?\u00bb<\/p>\n

\u00abCerto che capisco. Dico solo che devi chiederti quanto \u00e8 importante il sadomaso per te. Io penso che se non \u00e8 fra le tre cose che ti piacciono di pi\u00f9 nella vita \u00e8 meglio se lasci perdere\u00bb.<\/p>\n

\u00abOh, per questo non credo proprio di avere problemi. Per\u00f2 non ho capito perch\u00e9 mi vuoi convincere a rinunciare. \u00c8 per la malavita?\u00bb<\/p>\n

\u00abCon quella non ho mai avuto guai: basta avere cervello per restare lontane da quel giro. No, \u00e8 che devi capire che essere padrona di professione non \u00e8 come giocare col tuo uomo, ma una cosa completamente diversa. Le professioniste non dominano: sono attrici che interpretano il ruolo che vuole il cliente. Tu ascolti le loro fantasie, le rendi fattibili e realizzi i loro desideri, anche se l\u2019impressione \u00e8 che sei sempre tu a comandare. \u00c8 un lavoro da psicologhe, non da ninfomani\u00bb.<\/p>\n

\u00abNon l\u2019avevo mai vista da questo lato\u00bb concesse Benedetta. \u00abSembra interessante, per\u00f2\u00bb.<\/p>\n

\u00abS\u00ec che \u00e8 interessante, ma anche frustrante, credimi. L\u2019altra cosa importante \u00e8 avere tanta preparazione tecnica per sapere sempre cosa stai facendo, come farlo e come mantenere tutto in sicurezza\u2026 Ma mi sembri una ragazza sveglia, e se giochi col perrito devi essere anche brava\u00bb. Le due si interruppero per dare all\u2019anziano gestore del locale le ordinazioni: acqua frizzante per l\u2019italiana e un centrifugato di verdure per Miranda, che sotto la luce naturale rivelava qualche ruga in pi\u00f9.<\/p>\n

\u00abTi ringrazio. Veramente dopo aver visto certe cose mi sa che devo imparare ancora tanto, ma studiare non mi ha mai spaventata\u00bb.<\/p>\n

\u00abBrava, tesoro. Impegno \u2013 e umilt\u00e0 \u2013 prima di tutto. Poi vediamo\u2026 Ah s\u00ec: se vuoi lavorare bene sappi che si guadagna molto, ma soprattutto all\u2019inizio si investe tantissimo. Abiti, instrumenti<\/em>, pubbliche relazioni\u2026 Se ti muovi bene, sui giornalini e i siti degli annunci ci resti solo un anno o due, poi il tema del lavoro diventa farsi tante conoscenze di altro livello. Metti in conto dei bei sacrifici\u00bb.<\/p>\n

\u00abBe\u2019, a quelli sono abituata, fidati. Per\u00f2 c\u2019\u00e8 un\u2019altra cosa che non ho mica capito: come si fa per cominciare? Non saprei nemmeno da che parte iniziare\u00bb.<\/p>\n

La donna le prese una mano fra le sue. \u00abD\u00ec grazie al nostro benemerito governo, tesoro\u00bb dichiar\u00f2 sarcastica. \u00abIn tutto il resto del mondo le ragazze fanno apprendistato negli studi di professioniste pi\u00f9 esperte, senza rischi. In Italia invece si fa ancora finta che queste cose non esistano e quindi \u00e8 tutto illegale, nell\u2019ombra. Pertanto o ti fai un viaggio di studio all\u2019estero, o ti arrangi da sola. Oppure\u2026\u00bb<\/p>\n

\u00abOppure?\u00bb<\/p>\n

Una cameriera dai tratti orientali port\u00f2 loro le bevande e un misero piattino d\u2019olive. \u00abOppure non ti ho detto niente, non mi hai mai vista e non mi prendo nessuna responsabilit\u00e0, per\u00f2 potresti provare a chiamare una persona. Ma \u00e8 solo perch\u00e9 il perrito mi ha aiutata tanto quando ero appena arrivata in questo paese e so che gli fa piacere se ti d\u00f2 una mano\u00bb.<\/p>\n

\u00abDi che persona si tratta?\u00bb<\/p>\n

Miranda si esib\u00ec nel suo miglior sorriso misterioso. \u00abDi una molto, molto particolare, vedrai\u00bb.<\/p>\n

…]<\/em><\/p>\n

Il resto della storia lo trovate naturalmente nel libro, che potete acquistare subito qui<\/a>. Buona lettura!<\/p>\n

 <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Qualche giorno fa passeggiando per Milano ho avuto la bella sorpresa di scoprire un cantiere al lavoro per la ristrutturazione dell\u2019albergo diurno Venezia. L\u2019entusiasmo non deriva da una perniciosa trasformazione in umarell, ma dal fascino anacronistico di un luogo che mi aveva sempre colpito per quanto fosse \u201cfuori posto\u201d rispetto al resto della citt\u00e0. Ancora […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12350,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_et_pb_use_builder":"","_et_pb_old_content":"","_et_gb_content_width":"","footnotes":""},"categories":[18,14,22,13,10],"tags":[],"class_list":["post-1247","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-cronaca","category-libri-ed-ebook","category-luoghi","category-mass-media","category-notizie"],"yoast_head":"\nI luoghi di Peccati originali: il diurno Venezia - Ayzad<\/title>\n<meta name=\"description\" content=\"Uno dei luoghi pi\u00f9 strani di Milano \u00e8 l'albergo diurno Venezia, oggi in ristrutturazione. 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